Colored walls and film.

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Capitolo 28.-

Il tragitto in macchina fu molto silenzioso. Ignorai lo sguardo duro di Zayn e decisi di non creare polemiche con delle domande che, sicuro come la morte, l'avrebbero solo fatto arrabbiare di più di quanto già lo fosse. Avevo cercato di iniziare un dialogo ma il ragazzo dalla pelle marchiata di tatuaggi neri, mi ingnorò totalmente, aumentando di tanto in tanto il volume di quella assurda e terribile musica che ascoltava. Con grande sorpresa, lo notai canticchiare alcune parole delle canzoni e scoprii che infondo, non era un pessimo cantante.

"Fun?" Scrutai uno dei molti cd che custodiva nel scruscotto della maccina.

Zayn mi lanció uno sguardo, riportando poi gli occhi alla strada.

"Non frugare nella mia roba." Borbottó.

Alzai gli occhi al cielo. Certe volte era davvero intrattabile.

Ignorai le sue parole, continuando a frugare nei vari spazi della macchina.

"Mad, smettila." Mi ordinò a denti stretti.

"Sei davvero insopportabile."

"Giuro che se non la smetti di muoverti sul tuo sedile, parcheggio la macchina in una fottuta stradina e ti scoperó proprio su quei sedili posterioli."

Indicó i posti liberi dietro di noi. Cercai di manterere la calma: Zayn Malik manteneva sempre le sue promesse.

"Okay.." Mi finsi indifferente, come se il mio cuore non stesse battendo più veloce del solito.

"Okay cosa? -corrugó la fronte.- posso scoparti quindi?"

Sbarrai gli occhi, arrossendo com'era mio solito fare.

"Smettila di prenderti gioco di me. Non é divertente."

Solo in quel momento mi resi conto di quanto perfetto fosse Zayn.Gli occhi, color caramello, contornati perfettamente dalle lunghe ciglie nere. Le labbra carnose erano pressate in una sottile linea e ogni tanto abbozzava un sorriso, rivolgendomi qualche sguardo. Sarei potuta morire anche solo per un suo sguardo.

"Perché mi guardi?"

Distolsi subito lo sguardo dai suoi occhi, concentrandomi sul panorama che mostrava le strade della città.

"N-Non ti stavo guardando."

Zayn ridacchió leggermente, poggiando la sua calda mano sul mio ginocchio.

"Non devi vergognarti." Creó piccoli cerchi immaginari con le dita e notai come il mio corpo, nonostante tutto, rispondesse ai suoi comandi.

____

Zayn aprì la porta, dopo aver infilato lentamente le chiavi nella serratura.

"Vieni." Catturó le nostre mani, unendole insieme.

Dopo che ebbe acceso la luce, riuscii ad ammirare l'appartamento: diversamente da quello che pensavo era abbastanza pulito e ordinato. Una grande tv era al centro del salone e un grande lampadario illuminava la stanza. C'erano dei divanetti di stoffa nera che contrastavano perfettamente con il rosso scuro delle pareti. Mi domandai come facesse, un ragazzo di vent'anni, a vivere con tale comodità. La mia piccola casa era arredata semplicemente con il necessario che occorreva. Questo, non si poteva dire anche di Zayn.

"Questa é la mia stanza."

Dopo un lungo corridoio dipinto di blu scuro, svoltammo a destra, dove vì era una delle camere più grande dell'appartamento.

"Wow." Fu tutto quello che riuscii a dire.

Dei grandi disegni bianchi decoravano le pareti nere. Su alcune di esse, c'erano anche delle scritte di origine diversa: alcune era state create con della semplice pittura pianca che contrastava perfettamente con il nero cupo che adornava un pó tutta la camera, altre invece erano state create con delle bombolette colorate. Vari colori e disegni attirarono la mia attenzione e sentendo Zayn ridere leggermente, mi avvicinai ad essi per scrutarli al meglio.

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