New stories and Daniel.

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Capitolo 26.-

Mi svegliai grazie al fastidioso rumore della sveglia che suona insistentemente sul comodino. Allungai la mano verso l'oggetto cercando di spegnerla,le mie dita furono a contatto con la superficie ruvida e premetto ripetutamente dei tasti cercando di riuscire nel mio intento. Sospirai sollevata del risultato, accoccolandomi nuovamente sotto le lenzuale.

"Hei." Delle dita fredde furono premute contro la mia guancia facendomi rilasciare dei mugolii dalle labbra.

"Dobbiamo andare a lavoro." Cercó di tirare giù le coperte ma le mie mani strinsero saldamente la fonte di calore.

Scossi il capo. "No."

"Mad." Cercó di essere convincente.

"Sei già mancata per una settimana." Mi fece notare.

Sospirai aprendo gli occhi. Ammirai il bel sorriso presente sulle labbra della mia migliore amica non capendone realmente la causa.

"Quindi ora alza il tuo bel culo e va' a farti una doccia." Si avvió a piccoli passi verso l'armadio, afferrando un paio di jeans stretti e un maglioncino rosso scuro. Intrappoló le mie adorate convers bianche, scuotendole verso di me.

"Ottima scelta." Ammiccai un sorriso legando i capelli in una coda alta. Tanto non li avrei dovuto lavare e andavano bene così.

"Ti ho conservato dei muffin al cioccolato, sono nel microonde."

"Grazie anche se non ho tanta fame." Tirai fuori dal mobile dell'intimo in pizzo bianco. Adoro il pizzo.

"Voglio averti mio, ma solo mio. Voglio lasciarti andare a delle stupide feste con la certezza che non andrai a letto con nessuna, con la certezza che tornerai da me."

"Non posso farlo." E mi lasció andare via, senza dire altro. Lui non voleva essere mio e non potevo di certo obbligarlo.

"Va' a farti la doccia."

La voce di Rosalie mi riportó alla realtà.

Decisi di fare come disse ed entrai in bagno, ancora assonnata. Erano appena le sei di mattina e la sbornia non era ancora passata. Una volta giunta in bagno, sospirai poggiando le mani attorno alla maniglia incerta se chiudermi a chiave o meno. Sentii il rumore dell'acqua scorrere e fui grata a Lie per aver riscaldato l'ambiente con del calore caldo. Cominciai a sfilare i jeans che non avevo tolto la sera precedente, ero troppo stanca e sbronza. Dopo le parole di Zayn decisi di rientrare nell'appartamento e dimenticare tutto con l'aiuto di molti drink. Risultato?Poche ore di sonno, un gran mal di testa, qualche bacio a dei ragazzi sconosciuti e un'intera notte con le immagini di Zayn che apparivano nella mia mente e sembrano non darmi pace. Il nostro primo bacio, le sue labbra, il suo corpo sul mio, il mio nome che veniva pronunciato come bisbiglio pieno di amore, potevo mai dimenticarmi di tutto questo? Zayn sembrava averlo fatto ma io, non ci riuscivo affatto. Mi voltai, decidendo di entrare nella doccia. Mi ci vollero alcuni minuti prima di capire ció che stava avvenendo: occhi scuri contro occhi verdi.

"Oh mio dio." Riuscii a dire. Corsi via dal bagno con addosso solo una maglia blu.

"Lie!" Urlai in cerca della mia conquiilina. Camminai a piedi nudi per la casa, trovandola a sorseggiare del latte.

"Mhh?" Muguló.

"Cazzo Lie! C'é Harry, Harry Styles nel nostro bagno."

Mi guardó come se fosse la cosa meno innocente del mondo.

"Ha addosso solo un paio di box! C'é Harry semi nudo nel nostro appartamento." Sottolineai le ultime parole ancora incredula.Solo guardandola attentamente notai che indossava una maglia poca familiare, abbastanza maschile. Oh diamine.

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