Se non altro, devo dire che davvero Alec si sforza di avere un atteggiamento amichevole.
Passeggiamo uno accanto all'altra nel ninfeo, separati da una debita distanza. Stavolta, più cortese che diffidente. L'acqua del ruscello artificiale ci accompagna col suo sciabordio gentile e a ogni respiro incamero un po' del profumo fresco che impregna l'aria.
Alzo lo sguardo sul palazzo. Da qui ne scorgo la curva irregolare del fianco, baciata dal riflesso luminoso della barriera. Un mio pensiero peregrino, come un uccello che si allontana dallo stormo, corre a Bevin, il ragazzo di diciotto anni perso nello stomaco di questa bestia di pietra bianca.
L'immagine mi suscita una scarica sotto pelle, liquore su una ferita aperta.
"Il ninfeo è il luogo preferito della principessa Morrigan" commenta il capitano della guardia, come se l'informazione potesse interessarmi.
"È un posto gradevole" concedo.
Il nostro lento camminare ci conduce di fronte a una nicchia ricavata in una piccola grotta artificiale. I riflessi danzanti dell'acqua animano le concrezioni calcaree e le curve levigate della statua della loro Dea senza nome posta all'interno.
"Anche io lo apprezzo" continua Alec, indifferente allo sguardo della sua divinità. "Io... forse noi due abbiamo cominciato con il piede sbagliato. È stata colpa mia, me ne rendo conto."
"Sei diffidente e hai le tue ragioni. Non è una colpa."
Il capitano si schiarisce la gola. È a disagio. "Il re vuole che collaboriamo. Tu sei arrivata più vicina al Lupo di chiunque altro, anche se in circostanze piuttosto peculiari. Noi della guardia, invece... sarò schietto, non sappiamo da che parte cominciare."
"Ys è troppo piccola per accogliere tutti quelli che lo chiedono, ma troppo grande per trovare un criminale?" Non trattengo la punta di sarcasmo.
L'uomo incassa. "Esattamente. Abbiamo individuato sette nomi nei registri delle entrate. Falsi, con ogni probabilità."
"Quindi non avete niente."
"Hai un ottimo talento per cogliere il punto, ragazza."
"Vi ho detto quello che ho visto e che so. Se mi lasciaste un attimo di respiro, potrei continuare le mie indagini in pace."
Una ruga segna l'ampia fronte del capitano. "Noi dobbiamo sapere dove vivono gli irregolari di Ys. Quello che fanno."
"Li avete ammassati come bestie nei recinti, ignorati e maltrattati. Adesso che un lupo si nasconde tra le pecore avete paura?" Mi mordo la lingua un attimo dopo, ma un attimo dopo è sempre troppo tardi.
"Attenta a come parli."
"Scusa, ma se vogliamo collaborare la schiettezza è fondamentale."
"Allora sii schietta fino in fondo. Dove sei stata il giorno dell'incontro con il Lupo?"
Chiudo la bocca. Non voglio tradire Yanna e Charlez, non importa quanto sia meschino il giro in cui si sono incastrati. "Non è importante. Ti basti sapere che il Lupo non può trovarsi lì."
"Chi stai proteggendo?"
Queste domande, l'aria inquisitoria. Fanno ribollire il magma dei miei pensieri, cibo per i poteri del telepate.
Ma io non sono più la ragazzina di un tempo, pronta a farsi intimorire. "Qualcuno che non è il Lupo, e tanto ti deve bastare."
"Le guardie che ti avevano arrestata per errore sono state trovate in una zona del quartiere basso vicina al portale e lontana dall'area a loro assegnata" insiste Alec.
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Descent
Fantasy[COMPLETA] La caccia è aperta Una schiava in fuga. Un re prigioniero del suo fato. Una città sottomarina, ultimo baluardo scampato all'apocalisse che ha trasformato l'Europa in una landa barbara e desolata. Un nemico senza volto che si fa chiamare i...