15. ONDE

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"Ovviamente....certo, ma non me ne frega nulla...ora sono a Napoli, quindi che lei continui a parlare è veramente una cosa di cui non mi importa...può chiamare in ufficio domattina e chiedere di Antonella, ora si occuperà lei dell'attività quando io non ci sarò e domani non ci sarò...no, e certo non devo rendere conto a lei di quando sono in ufficio o meno..." sento la voce di Martina già prima di scendere l'ultima rampa di scale assieme a Lorenzo...poco prima mi hanno avvisato che lei mi stava aspettando nella hall dell'albergo che ci ospita...io ed il mio compagno stiamo assistendo ad un autentico cazziatone nei confronti di qualcuno di cui non vorrei mai prendere il posto ovviamente...ho visto già Martina incazzata per il lavoro e non è un bellissimo spettacolo, ancor meno per chi è il bersaglio della sua incazzatura "Merda, se si incazza così con te cerca di non farle mai girare i coglioni" annuisco in direzione di Lorenzo sorridendo..quando scendiamo l'ultima rampa di scale lei è seduta ad un tavolino, con davanti un caffè ed un succo di frutta...comico il fatto che abbia tablet in mano e telefono attaccato all'orecchio ma sia vestita in jeans, maglietta larga e scarpe da ginnastica...questa sua versione sportiva ma allo stesso tempo da donna in carriera mi piace un sacco...è un mix di quello che era lei prima di conoscere me e quello che sta diventando...dire che la porterei subito in un posto dove possa stare stare un pochino da solo con lei è superfluo "Se vuoi ti copro per una mezz'oretta, tanto Di Francesco non inizia a girare per i controlli prima di un'ora e passa"
"Ti sembro uno che non può aspettare stasera per stare da solo con la sua fidanzata?"
"Assolutamente si...e non posso darti torto...cioè ti capisco benissimo" so che me lo dice per farmi incazzare e gli faccio il dito medio...ormai ce lo facciamo a vicenda una roba tipo 30 volte al giorno...è il nostro modo per dirci che ci vogliano bene "Sicuro che poi non ti metti nei casini anche te?"
"Ma no tranquillo...puoi sempre dire che le stavi facendo vedere la stanza...ometti che poi avete collaudato anche il letto" mi fa l'occhiolino ed io sorrido abbassando la testa. Siamo quasi arrivati accanto a Martina...Lorenzo mi dice che va a prendersi un caffè mentre io poso la mano sulla spalla della mia fidanzata che sta continuando a parlare al telefono. Compatisco chi si trova dall'altra parte dell'apparecchio. Martina si volta e mi sorride prima di chiudere la chiamata e sbuffare "Ciao amore...chiamo velocemente la mia segretaria e poi sono tutta tua" si allunga per darmi un bacio prima di iniziare a parlare con Antonella, mi pare si chiami....perdo il filo del discorso dopo un secondo, perché sinceramente sono troppo impegnato a guardarla "Se la fissi troppo rischi di sciuparla El Shaarawy"
"Pellegrini la smetti? Ti ricordo che fai venire il voltastomaco da quanto fissi Veronica quando è nei paraggi" è il suo turno di arrossire, anche se so che alla fine lui ha perfettamente ragione...è che non riesco a toglierle gli occhi di dosso e non mi è mai capitato con nessun'altra ragazza, neppure con la mia ex. Pensavo che difficilmente avrei trovato una persona che mi piacesse tanto quanto l'unica ragazza che ho mai veramente amato prima di Martina ma mi ero dovuto ricredere "Dai retta a me, approfitta della mia proposta che altrimenti non ci arrivi a stasera che poi dovete tornare fino a Roma e rischiate che vi dovete fermare a metà strada...non che se lo fate adesso poi questa opzione la potete escludere dato che sembra che non vi riusciate a togliere le mani di dosso"
"Così mi fai sembrare.."
"....uno che starebbe appiccicato 24 ore su 24 alla sua ragazza...so come ci si sente..." sto per rispondere a Lorenzo quando Martina chiude la telefonata e sbatte il telefono sul tavolo "Scusate...ciao Lorenzo, come stai?" si alza salta sedia e va a dare i classici due baci sulle guance al mio compagno "Bene tu? Problemi a lavoro?"
"Nulla che la mia segretaria non possa risolvere domani dato che ieri le ho passato le redini dello studio quando io non ci sono. Sono in vacanza fino a martedì mattina quindi se la smazzerà lei..." il modo in cui guarda Lorenzo mentre parla mi fa stringere i pugni sotto al tavolo..so che è completamente folle essere geloso di uno dei miei migliori amici ma ho questa insana ed assolutamente immotivata gelosia nei suoi confronti che non mi fa pensare lucidamente a volte...decido di mettere i classici paletti anche se so che Pellegrini è felicemente sposato e quindi non guarderebbe mai Martina come altro che la mia compagna e al massimo un'amica..la faccio sedere in braccio e le circondo la vita con il braccio "Tu come stai amore?"
"Bene...alla fine sono partita una mezz'oretta prima e quindi sono arrivata in perfetto orario...poi mi cambio, metto la tua maglia e vado pian piano allo stadio...dopo puoi tornare in macchina con me o dovete per forza tornare in pullman?"
"Posso tornare con te...magari ci fermiamo a mangiare qualcosa e poi torniamo tranquillamente a casa..." è bello dire 'casa' intendendo un posto dove non devo stare da solo poi ma dove ci sarà sempre lei accanto a me...sorrido involontariamente e Lorenzo alza gli occhi al cielo "Stephan segui il mio consiglio per quella cosa che altrimenti stasera ammazzi qualcuno durante il riscaldamento.." annuisco e faccio alzare Martina dicendole che la porto a fare un giro dell'hotel. Quando lei dice a Lorenzo che magari si vedranno dopo rispondo che si vedranno direttamente quella sera dopo la partita..quando ci allontaniamo lei ridacchia "Ma sei per caso geloso nei miei confronti anche se parlo con Lorenzo?"
"Sono geloso di te...punto....ora vieni con me" la prendo per mano e le faccio fare di corsa i quattro piani che ci separano dalla stanza che abbiamo condiviso io e il numero 7 giallorosso...è severamente vietato portare lì qualsiasi persona estranea ma è già capitato che ci coprissimo a vicenda...io è in assoluto la prima volta che porto una ragazza nella mia stanza d'albergo..e poi Lorenzo ha perfettamente ragione...ho così tanta adrenalina in corpo che rischio di uccidere qualcuno con una pallonata "Dove cazzo stiamo andando?"
"Stiamo facendo una cosa assolutamente proibita ma non ce la faccio ad aspettare stasera per stare un pochino da solo con te"
"Stephan...se ci beccano finisci nei casini"
"E non lo scopriranno.. basta che ti muovi e non fai troppo casino" la porto fino alla stanza e poi passo velocemente il badge sul lettore ottico..quando la porta scatta leggermente la apro e faccio entrare Martina chiudendo velocemente il battente dietro di lei. La spingo contro il muro e poso le mani ai lati del suo viso "Ciao amore mio"
"Ciao...come stai? Sei agitato vero?" annuisco e poso la fronte sulla sua respirandole sul viso "Mi gioco un sacco di cose quest'anno e poi voglio che tu sia orgogliosa di me...a volte penso che rispetto a te che gestisci da sola un ufficio e tutto quanto non so fare proprio un cazzo..."
"Ma quanto sei deficiente da uno a dieci? Smettila di dire cazzate Stephan.. io sono molto orgogliosa di te...e poi anche se io stessi su un campo da calcio noi saprei che cazzo fare, come se tu dovessi occuparti del mio ufficio..anche se ti troverei molto sexy in giacca e cravatta dietro la mia scrivania ma quello è un altro discorso...tornando alla cosa principale che hai detto è una gran cazzata ok?" annuisco ma credo che quel senso di insicurezza e di non sapere fare un cazzo oltre a portare avanti e calciare una palla mi accompagnerà per sempre "Ho voglia di stare con te..anzi diciamo che ho estremamente bisogno di stare con te"
"Sei sicuro che non sia contro qualche sacro regolamento? Perché non vorrei mai essere la causa di una tua prestazione sotto la sufficienza stasera...magari possiamo stare semplicemente abbracciati un attimo"
"Io e te semplicemente abbracciati su un letto? Sei seria?" Martina cerca di fare la seria ma sotto sotto ride "Ora che siamo fidanzati dobbiamo cercare di fare i bravi...anche se per quanto mi riguarda è difficilissimo fare la brava con te con questa divisa rossa...chi è che le disegna?"
"Una ragazza che viene personalmente a prenderci le misure in spogliatoio..." scherzo ovviamente e anche Martina lo sa ma questo non le impedisce di stringere le mani sul tessuto della mia maglietta "Col cazzo che viene a prenderti le misure nello spogliatoio...può farlo con tutti gli altri ma con te no...chiaro?"
"Chiarissimo...anche io sono gelosissimo di te quindi vedi di fare la brava bambina mia..." Martina sorride al mio nomignolo e lascia che l'abbracci...indietreggio portandola con me anche se lei tenta di opporre resistenza...so che finiremo a fare l'amore fra poco però perché nessuno dei due riesce a resistere all'altro "Stephan...non possiamo dai...devi giocare una partita importantissima fra poche ore" cado sul letto e faccio sbilanciare anche lei "Amore mio...ti assicuro che stare con te mi farebbe solo bene..." le poso le mani sul fondoschiena e glielo pizzico leggermente facendola ridere "Coglione"
"Bellissima amore mio....ti amo da morire sai?"
"Anche io ti amo..." mi bacia e in quel momento so perfettamente di averla convinta ad assecondarmi in quella sveltina "Tieniti e non urlare" Martina incastra il viso nell'incavo del mio collo e si mette a ridere mentre la faccio ribaltare e mi metto sopra di lei "Allora...ci stai o no?"
"Basta che mi dici che se stiamo assieme non sarai troppo stanco durante la partita di stasera..non voglio che..." la blocco baciandola mentre la mia mano corre sotto la sua maglietta...mi è mancato un sacco toccarla e sentire il suo profumo "Non sarò troppo stanco...anzi, diciamo che stare con te migliorerà le mie prestazioni sportive...perché credo che delle altre mie prestazioni tu non ti possa certo lamentare"
"Mah...potrei obiettare in realtà....diciamo che ho avuto amanti migliori a dirla tutta"
"Bugiarda che sei...." mi alzo e le tolgo le scarpe da ginnastica poi mi dedico ai jeans e alle mutandine "Dubito fortemente che tu abbia mai avuto amanti migliori di me...e poi mi pare che tu in tempi non sospetti mi abbia detto che avevi avuto più orgasmi negli ultimi tre giorni che negli ultimi tre anni..o sbaglio?" scalcio via le scarpe da ginnastica e tolgo velocemente i pantaloni della tuta ed i boxer "Era solo per dire..." annuisco e la prendo per le caviglie quando lui tenta di sgusciare via "Dove cavolo credi di scappare? Vieni qua..e non urlare che altrimenti chi c'è nella camera accanto pensa che io e Pellegrini chissà cosa stiamo facendo da questa parte" mi rimetto sopra di lei e finalmente Martina rimane ferma passandomi le dita fra i capelli "E quindi durante i ritiri in hotel cosa fate? Interminabili partite alla play, chiacchiere sulle rispettive fidanzate o mogli....parlate di quante volte lo fate, le posizioni preferite...."
"Ma anche no" divento rosso però facendole capire che quegli argomenti rientrano fra quelli di cui parliamo soprattutto la notte, prima di prendere sonno "Hai parlato di me ieri sera?"
"Può essere...ho detto ai miei compagni del nostro primo incontro al parco, di quanto eri odiosa...scassacazzo...con la tua aria da maestrina..." entro dentro di lei ed inizio a muovermi chiudendo momentaneamente gli occhi "Piuttosto hai detto ai tuoi compagni che avresti voluto scoparmi in quell'esatto momento? Perché scommetto che lo avresti fatto molto volentieri sui sedili della tua macchina quella sera....continuavi a guardarmi il culo e le gambe"
"Perché eri praticamente mezza nuda dannazione...e anche tu mi avresti scopato subito...o no?" Martina scuote la testa ma so benissimo che sta dicendo una cazzata enorme...entrambi ci saremmo strappati i vestiti di dosso subito..anche se era scassacazzo..anche se io ero decisamente rompicoglioni quella sera "Bugiarda...io ammetto di aver deciso di salire con le scale a casa mia perché in ascensore ti sarei saltata addosso"
"E quindi cosa hai detto ai tuoi compagni? Che non riesci a tenere le mani a posto quando sono nei paraggi" annuisco mentre affondo dentro di lei "Guardami stasera ok? Non te ne andrai prima che inizi la partita come martedì vero?"
"No Stephan...starò sugli spalti per ogni tua partita da adesso in poi ok? Non pensare a quello, all'enorme cazzata che ho fatto martedì.. e non pensare a dovermi per forza dedicare un gol..io rimarrò con te sia che tu segni sia che tu non lo faccia...io ti amo...punto..."
"Anche io ti amo" Martina sorride poi mi sussurra che non per forza dovrò dedicare a lei tutti i miei gol da quel momento in poi...ma io aspetto quel momento da un sacco e quindi so perfettamente che quando la palla andrà in rete, quella sera o in qualsiasi altra occasione, il mio sguardo salirà fino a dove sta lei e lì si fermerà un attimo...in quell'attimo il tempo si arresterà per un secondo, un infinitesimale secondo dove tutto il resto scomparirà ed esisteremo solo io e lei....aspetto da sempre di avere la mia donna, quella giusta, che mi guarda giocare...so che da quella sera ogni partita, che io segni o meno, che io giochi 90 minuti o solo due, che giochi bene o no, sarà dedicata interamente a lei...la aspettavo da una vita intera...e la realtà sarebbe stata ancora migliore di ogni più rosea aspettativa....

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