34. PASSIONE

581 14 0
                                    

"A che pensi tutto assorto?" mi avvicino a Stephan che sta guardando fuori dall'enorme porta finestra della nostra suite che da direttamente su Piazza Duomo a Milano...lo abbraccio da dietro e gli poso un bacio al centro esatto della schiena...diciamo che lui come al solito ha voluto leggermente strafare e ha prenotato nell'hotel che probabilmente costa di più nel capoluogo lombardo. Sono quei posti che la maggior parte delle persone possono solo sognarsi, guardare da fuori ed immaginare di entrarci solo vincendo una cifra esagerata alla lotteria...oppure puoi ritrovarti in una suite di 40 metri quadrati quando tuo marito decide che un comune 4 stelle non basta e decide di trattarti da regina. Non che mi dispiaccia ovviamente, anche perché io non è che sia di quelle che non ha mai speso un euro in qualche follia, come la mia Porsche. E so che lui non lo fa assolutamente per farsi notare ma perché ci tiene che io abbia il meglio..peccato che per me il meglio sia lui, e solo lui...la suite è qualcosa che viene dopo e che acquista un significato tutto particolare proprio perché accanto a me c'è lui...se ci fosse Giulio o qualsiasi altro ragazzo non apprezzerei nella stesso modo nessuna delle cose che sto vivendo assieme a Stephan "Che voglio portarti a vedere una cosa..." si volta e mi sorprende baciandomi di slancio "O sei troppo stanca?" scuoto la testa perché si, sono stanca ma posso benissimo seguirlo dovunque lui voglia portarmi. E poi dobbiamo ancora cenare nonostante siano le dieci passate...abbiamo lasciato Parma alle sei circa, dopo aver salutato tutti i suoi compagni...quando ci siamo lasciati dietro la squadra l'ho visto sorridere...ovviamente Stephan sta benissimo con gli altri giocayori  e so che Lorenzo ed altri gli mancheranno in quella settimana ma credo che staccarsi da tutto gli servirà e ci servirà. Abbiamo bisogno di viverci senza nessuno attorno perché negli ultimi due mesi e mezzo non abbiamo praticamente mai potuto tirare veramente il fiato ma soprattutto non ci siamo mai realmente vissuti come desideriamo entrambi. Da quella sera in cui ci siamo scontrati siamo entrati in un vortice di mille cose da fare, di mille persone che anche non intenzionalmente hanno però messo bocca e hanno giudicato il nostro rapporto. E per due come noi che hanno due caratteri del cazzo i motivi di scontro sono emersi quasi quotidianamente "No possiamo fare quello che vuoi...basta che mi dici che andiamo anche a mangiare qualcosa perché ho fame.." lui annuisce e poi mi aiuta a rimettermi il giubbotto pesante. Lui ovviamente indossa un giubbottino che non è assolutamente indicato per il freddo di fine Dicembre a Milano ma mi sono stufata di dirgli di vestirsi più pesante, come mi sono stufata di dirgli di non guardarsi in ogni specchio che incrocia per controllare se i suoi capelli siano a posto "Che ora abbiamo il volo domani?"
"Primo pomeriggio...quindi domattina non mettiamo sveglie...hai tolto la sveglia al cellulare vero?" annuisco e lo seguo fuori...Stephan mi prende la mano ed intreccia saldamente le mie dita alle sue "Ti piace questo posto?" annuisco perché obiettivamente è favoloso. Il Town House Hotel con affaccio diretto su Piazza del Duomo è uno di quegli hotel che pensi siano anche pacchiani ed eccessivi quando ci passi davanti ma che all'interno ti stupiscono per l'arredamento caldo nei toni del marrone chiaro e del beige e per i mille dettagli studiati nei minimi particolari. Nulla è lasciato al caso e nulla è eccessivamente lussuoso....è tutto perfetto "A chi non piacerebbe? Insomma faresti capitolare qualunque ragazza portandola qui, anche quelle che cercano di resistere al tuo fascino sarebbe conquistate dall'accoppiata hotel vista Duomo e Stephan El Shaarawy in versione principe azzurro"
"Ma a me interessa solo di continuare a conquistare te ogni giorno...e so che non serve necessariamente un hotel a 5 stelle ma la mia regina deve stare in un posto degno..." gli do una spallata perché a volte sembra fin troppo perfetto per essere vero..ma poi ti accorgi che lui non è perfetto e che ci sono tanti piccoli particolari che lo rendono imperfetto ma ancora più bello...ci sono le mani che tremano e la voce che vacilla e quegli occhi che a volte cercano di sfuggire al contatto...non è uno sguardo per tutti, perché alla fine Stephan, quello vero, non è per tutti. A volte lo strozzeresti, a volte ti chiedi che cazzo tu ci abbia visto in lui, perché ti fa incazzare così tanto che pensi che la tua vita prima di lui fosse notevolmente più semplice. Ma quando ti stupisce portandoti su un'ascensore panoramico che ti lascia direttamente in cima alla Galleria Vittorio Emanuele, su una passerella in cui ti sembra di essere veramente a diretto contatto con il cielo capisci che quegli occhi e quel sorriso e quelle mani che tremano e quella voce che vacilla sono le cose di cui non puoi più fare a meno. Stephan mi guarda aspettando una mia reazione ma per un attimo io mi guardo solo attorno. I pazzi che alle dieci del 29 dicembre con due gradi sottozzero sono in cima alla galleria più famosa di Milano si contano sulle dita di una mano. Oltre a noi solo altre tre persone sono lì e questo fa capire il grado di pazzia di mio marito "Hai freddo?"
"Leggermente...se magari mi abbracci passa no?" e allora lui mi abbraccia e passiamo almeno mezz'ora lì in cima, camminando sulla passerella sospesa lunga 250 metri dove puoi toccare con mano la cupola della Galleria e dove ti sembra di poter toccare anche il cielo. E passa anche il freddo, perché le sue braccia bastano a scaldarmi anche lì sopra dove la vista spazia fino alle Alpi "Ora ti porto a mangiare...una pizza va bene?"
"Perfetto direi..." una pizza va benone, perché non ho assolutamente voglia di stuzzichini minuscoli ma ho bisogno di mettere qualcosa di sostanzioso nello stomaco. Come al solito quel giorno non sono riuscita a mangiare, come capita sempre quando lui deve giocare. Che poi non abbia giocato ma si sia solo scaldato è un piccolo particolare...mi basta che lui sia in panchina e lo stomaco mi si attorciglia e mi si chiude "Ci sei rimasto male per oggi?" facciamo il percorso a ritroso fino a ritrovarci all'entrata del "12 gatti", la pizzeria che ovviamente non ti aspetti assolutamente di trovare lì in cima. Il ristorante è piccolino, accogliente e famigliare, con tavolini di legno e un'offerta di pizze che occupa tre pagine fitte fitte. Dopo un attento esame io e Stephan decidiamo di prendere il menù degustazione per due, che comprende l'assaggio di una cosa come una ventina di pizze diverse. Che il pizzaiolo si metta all'opera con un sorriso anche se sono quasi le undici di sera mi fa capire che Stephan ha pensato proprio a tutto, anche al tavolino angolare con al centro una candela e tre rose "Che figata..ma come li scovi sti posti? Hai già portato qui qualche altra tua conquista?"
"Assolutamente no...nulla di quello che faccio con te l'ho mai fatto con un'altra...tutti i posti dove ti porto, ogni hotel o ristorante è un'assoluta novità anche per me...non voglio che qualche mio ricordo precedente con un'altra persona si mischi a un nuovo ricordo che voglio vivere con te...ovviamente Milano mi fa venire in mente molte cose e dopo quello che è successo con la mia ex ragazza non sapevo se venire qui sarebbe stato l'ideale ma mi sono detto che questa città fa parte di me ed io voglio mostrarti ogni lato di me quindi..."
"Cosa provi a tornare qui?" sono stata a Milano per lavoro, spesso ci ho anche passato una settimana perché i complementi d'arredo che si trovano in questa città difficilmente li puoi scovare da altre parti. Ci sono laboratori e negozi favolosi ma la mia città italiana preferita per eccellenza rimarrà sempre la mia città, anche con i suoi mille difetti ed imperfezioni.. so che però Milano farà sempre parte di Stephan e voglio imparare a conoscerla un pochino di più anche grazie ai suoi racconti "È strano tornare qui insieme a te...bho credo che la mia percezione ora sia diversa proprio perché ci sei tu...rimarrà sempre parte di me ma ora la mia città è un'altra" sorrido mentre il cameriere ci mette davanti la prima parte dei nostri assaggi. Superfluo dire che la pizza è favolosa "Ti manca anche solo in minima parte?"
"Ora no...mi è mancata per un sacco di tempo ma ormai sono tre anni e mezzo che me ne sono andato e sono andato oltre. Ovviamente quando nell'estate del 2015 ho lasciato questa città non l'ho mica fatto con il sorriso...Milano mi ha dato molto ma mi ha anche preso parecchio.." so che non ama molto parlare di quel periodo ma pian piano sta capendo che il mio non è un interrogatorio o un terzo grado ma semplicemente un voler sapere qualcosa di lui, conoscere una parte del suo passato che inevitabilmente lo ha plasmato "E la tua ex ragazza dove si colloca in tutto questo?"
"Fa parte delle cose che mi hanno cambiato e anche lei ha preso molto da me..ovviamente io le ho permesso di prendere una bella fetta dello Stephan che ero...per parecchio tempo quella parte di me che si fidava ciecamente degli altri non è più esistita e parte della colpa è sua...ma è passato" non so se essere grata o meno alla sua ex ragazza. So che non è stato facile per lui staccarsi da lei e dal ricordo della loro storia ma allo stesso tempo credo che ogni delusione ci aiuti a creare e plasmare il nostro carattere. La morte di mia madre e l'abbandono di mio padre prima hanno plasmato la Martina che sono stata fino a due mesi prima, Stephan sta plasmando la Martina che sta pian piano emergendo da quando lo conosco. Quello che è successo a Milano ha cambiato Stephan, lo ha reso meno ragazzino e più uomo e spero che anche il nostro incontro lo abbia cambiato. Forse se non avessimo avuto le nostre esperienze precedenti non avremmo saputo creare quell'alchimia pazzesca che ci unisce "Cosa facevate quando stavi qui? Locali? Discoteche?"
"Si..e si...ero più piccolo e mi sono divertito parecchio" non dubito che per un ragazzo di 20 anni la metropoli milanese abbia rappresentato la massima aspirazione per un periodo di tempo...ora ce lo immagino poco a ballare in un locale o a scatenarsi in discoteca dato che poi è negato...mi lascio scappare un sorrisino che cerco di mascherare mangiando un pezzo di pizza "Che ti ridi?" scuoto la testa "Nulla amore....stavo solo pensando a te mentre balli, tutto qua...dato che non sei proprio portato per questa particolare attività mi è venuto semplicemente da ridere..." me lo immagino poco non solo a ballare ma a girare per discoteche in generale dato che ora preferisce stare a casa...usciamo poco in generale e quando lo facciamo preferiamo andare in qualche ristorante carino oppure a fare un giro in centro "Guarda che io sono bravissimo a ballare..." stavolta rido di gusto e Stephan si finge offeso "Amore mio...già il tuo modo di correre in campo è riconoscibile a centinaia di chilometri di distanza...ti assicuro che a parte su un campo da calcio diciamo che la tua capacità di muoverti lascia molto a desiderare"
"Stronza...mica ti lamenti quando mi muovo in determinate situazioni...." stavolta sono io a sgranare gli occhi "Insomma...ho avuto di meglio eh"
"Si certo...infatti ieri notte ti sei lamentata un sacco..probabilmente mi sono sbagliato ma le tue urla erano di apprezzamento e non certo per lamentarsi..."
"Che scemo che sei....senti ma sai come sta Davide? Mi è dispiaciuto non poterlo salutare...gli manderò un messaggio domani" gli occhi di Stephan mi fissano cercando di capire se stia scherzando...sa che sento Davide per questioni riguardanti il suo appartamento e sembra che la sua gelosia non accenni a diminuire "Sta benone...basta che stia lontano da te e starà bene tranquilla...guarda che il sequestro del cellulare vale anche per te eh...a parte lavorare solo in determinati momenti non puoi assolutamente prendere in mano il telefono, soprattutto se devi sentire come sta Davide"
"A proposito di lavoro...è la prima volta che mi prendo una vera vacanza dall'ufficio e sono leggermente in ansia...abbiamo un sacco di progetti in ballo e fra gennaio e febbraio ci saranno un miliardo di scadenze"
"Cioè non hai mai lasciato l'ufficio in mano ad un'altra persona?" scuoto la testa "Assolutamente no..la mia piccola creazione non può certo gestirla la prima persona che passa...so che Antonella sta facendo un lavoro favoloso e continuerà a farlo e poi è solo per una settimana e poi siamo sotto le feste e quasi tutti gli uffici sono chiusi ma il mio lavoro è stata l'unica cosa stabile per un sacco di tempo. Da quando ho aperto l'ufficio fino ad ora se avessi dovuto cercare un qualcosa che mi facesse pensare alla stabilità avrei pensato immediatamente al lavoro. Non c'era nient'altro che potessi associare a quella sensazione di avere qualcosa che mi sarei portata avanti nel tempo, probabilmente per sempre...ora ovviamente ci sei tu e tutte le mie prospettive sono cambiate ma fino a due mesi e mezzo fa non avevo altro che il mio lavoro..." Stephan mi stupisce prendendomi il viso fra le mani e schioccandomi un bacio sonoro sulle labbra "Quando dici ste cose posso pensare di riuscire ad amarti leggermente di più di quanto ti ami già...ogni giorno penso che sia praticamente impossibile amarti di più di quanto faccia ma mi accorgo che a volte riesco ad amarti ancora di più....quindi tieni più a me che al tuo lavoro?"
"Non esageriamo eh" in effetti credo di amare notevolmente più Stephan che il mio lavoro e non lo avrei mai creduto possibile "Ammettilo"
"Siete due cose diverse ed ovviamente riuscite a darmi sensazioni e soddisfazioni diverse. Fino a quando non mi sono innamorata di te avevo solo quello...ora che ho anche te diciamo che sono notevolmente più felice e soddisfatta sotto tutti i punti di vista...sono anche meno stronza..me lo dicono tutti...non so se sia merito tuo e di quello che facciamo assieme"
"È decisamente merito di quello che facciamo assieme..sei meno acida e stronza Martina..."
"Se è per quello pure tu non è che sia stato proprio amichevole quella sera eh quindi.."
"Ma se tutte le mie fan hanno sempre apprezzato il mio sorriso e la mia disponibilità..."
"Allora hai riservato tutta la tua stronzaggine per me....mi piace anche quel lato comunque...è quello che mi ha attirato all'inizio oltre a tutto il resto ovviamente"
"Io sinceramente ti ho guardato il culo e le gambe...poi il tuo essere stronza diciamo che mi ha intrigato parecchio...e poi baciarti era oggettivamente il solo modo per farti stare zitta...poi da lì non mi sono più staccato..."
"Meglio per te che non ti sia più staccato...senti ma mi dai un indizio di dove andiamo domani?" sono troppo curiosa per questo viaggio. Non sono mai stata una che ha girato il mondo, perché mia madre e mio padre non è che amassero molto portare me e mia sorella in giro. Quando lui se ne era andato poi mia madre non avrebbe neppure saputo come arrivare alla fermata dell'autobus davanti a casa quindi viaggiare era assolutamente fuori discussione. Da quando avevo aperto l'ufficio avevo viaggiato solo per lavoro ed il massimo che avevo visto erano state Londra, Parigi e Barcellona. Non ero mai stata una che amasse stare sdraiata al sole immobile per ore ed ore, perché obiettivamente avevo sempre pensato che lavorare fosse più interessante che non fare nulla. Ora invece la prospettiva di stare una settimana accanto a Stephan a non fare fondamentalmente nulla non mi pareva così male dopotutto "A te dove piacerebbe andare?"
"Dovunque...non ho visitato nulla di particolare se non qualche città europea per lavoro quindi mi andrebbe bene anche il deserto"
"Magari quello lo visitiamo un'altra volta...sinceramente avevo pensato di portarti in Egitto ma la situazione politica e di sicurezza non è il massimo e non vorrei mai passare una vacanza con la costante paura che ti succeda qualcosa quindi aspetteremo un momento in cui le acque saranno leggermente più calme..vorrei portarti dove è nato mio padre, farti vedere Il Cairo e poi fare la classica crociera sul Nilo...ho sempre voluto andare in Egitto con la mia donna e quindi ci andremo, sicuramente...e andremo anche nel deserto...avevo pensato anche a Dubai perché è oggettivamente favolosa. Ho fatto un ritiro invernale con il Milan a Dubai e mi sarebbe piaciuto molto tornarci con te ma in questo periodo è troppo frequentata e non voglio dividerti con molte persone in questa vacanza...ma andremo anche lì...e poi ci sono un sacco di altri posti dove voglio portarti...credo che anche se saremo in tre ci faremo almeno due viaggi all'anno...fosse per me ne farei molti di più ma non ho molto tempo libero e mi spiace un sacco perché..." è il mio turno di sporgermi e di prendergli il viso fra le mani per poggiare le mie labbra sulle sue "...mi stai chiedendo veramente scusa perché hai poco tempo libero? Sei serio?" lui annuisce ed io lo bacio di nuovo...mi alzo e mi siedo in braccio a lui dato che abbiamo quasi finito anche la seconda teglia di assaggi di pizza "Ora che vivo in prima persona il tuo mondo con i suoi pregi ed i suoi difetti posso dire che non è tutto oro quello che luccica in fondo o forse dipende anche dal modo in cui uno vive il calcio. Non so se tutti i tuoi compagni vivono nel tuo stesso modo questo mondo che può essere favoloso Stephan ma che può anche rivelarsi molto duro a volte. Per quel poco che vivo attraverso di te ci sono anche aspetti che non tutti vedono o non tutti capiscono...e sicuramente gli allenamenti quotidiani e le partite che a volte si susseguono una dopo l'altra sono qualcosa che ti mette a dura prova...nel nostro caso poi io lavoro e sono anche una rompicoglioni allucinante e questo non aiuta di certo...non è facile incastrare i rispettivi impegni e so che a volte sbaglieremo Stephan...a volte lo farò io e a volte lo farai tu ma non devi assolutamente scusarti se avremo poco tempo libero per fare un viaggio o anche solo uno o due giorni fuori. Parli con una che non si è mai presa un giorno libero per anni e anni quindi non mi importa se la prossima vacanza sarà fra un anno o anche di più. E non voglio sapere dove andremo...va bene qualsiasi cosa...voglio solo che ci sia il sole, il caldo e che tu abbia molte meno cose addosso...ma soprattutto che ti possa vedere solo io...ti potrò vedere solo io vero? Non dovrò cavare gli occhi a qualche tipa del posto vero?"
"No, ci sarai solo te...o meglio magari ci potrà essere qualche altra ragazza ma in quel caso mi metterò una maglia per coprirmi...va bene?"
"Può andare...dimmi solo quante ore di volo dovremo fare...poi giuro che non ti chiederò più nulla...solo che sono troppo curiosa..."
"Faremo 9 ore e mezza di volo perché ho scelto il volo diretto, quello senza scalo e conta che dove andremo c'è un'ora di fuso, un'ora in più..basta informazioni che altrimenti poi la sorpresa non riesce..." batto le mani come una bimba "Nove ore di volo...merda.. cosa facciamo per nove ore di volo? Non riuscirò sicuramente a dormire...magari ti guarderò per la maggior parte del tempo che non è poi una prospettiva così brutta alla fine" Stephan ride mentre il cameriere mette davanti a noi l'ultima teglia. Nonostante sia piena alla fine mi faccio imboccare da Stephan e finiamo per mangiare ogni minuscolo quadratino di pizza "Sei felice bambina? Si, so di chiedertelo spesso ma ho bisogno di sapere se sto facendo tutto nel modo giusto...cioè so di non fare tutto nel modo giusto ma devo sapere se...non lo so Martina..."
"No, non sono felice Stephan..." lo vedo rabbuiarsi ma è solo una frazione di secondo perché poco dopo avvicino la bocca al suo orecchio e gli sussurro che quello che provo va molto oltre la felicità "Credo che quella cosa di rimanere da soli possiamo anzi dobbiamo metterla già in pratica sai? Però prima andiamo a vedere i due alberi di Natale?" lui annuisce e come al solito insiste per pagare. Per ora abbiamo deciso di mantenere separati i nostri due conti correnti, ma Stephan paga sempre per entrambi a parte quando sono io a superarlo nella corsa alla cassa ma succede veramente di rado. Mi ha detto che vuole che io abbia la mia indipendenza economica legata anche alla mia attività ma ha anche ventilato l'ipotesi che tornati dalla nostra vacanza il mio nome vada ad aggiungersi al suo nel suo conto corrente. A volte non so veramente come lui abbia fatto a rimanere single per così tanto tempo ma ovviamente questo è molto positivo per me dato che non so come avrei reagito se lo avessi incontrato in un momento in cui lui fosse stato impegnato. Lui dice sempre che si sarebbe ugualmente innamorato perdutamente di me ed io come al solito mi sciolgo letteralmente alle sue parole. I due alberi di Natale che obbligo Stephan a vedere da vicino sono quello di Swarovski a cui faccio circa tremila foto e quello enorme direttamente in piazza del Duomo che visto a quell'ora con tutte le luci che mettono in risalto le palline blu è qualcosa di unico "Ora possiamo andare..."
"Un bacio sotto l'Albero di Natale me lo dai?" annuisco perché non posso certo negargli un bacio in quel posto magico anche se battiamo i denti dal freddo e ormai in Piazza ci sono solo pochissime persone "Ti amo mia piccolo stronzetta"
"Anche io ti amo.." si, sono stronza ma quel mio lato lo ha fatto innamorare di me e quindi alla fine non deve essere tanto male...solo lui ha saputo guardare oltre il mio lato stronzo...o forse solo a lui ho fatto vedere molto di più del mio lato stronzo...in qualunque caso da quando sono accanto a Stephan sono molto meno stronza, probabilmente perché sono molto ma molto più felice...

TI SENTO VIVEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora