7. MI FAI STARE BENE

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"Martina..." alzo lo sguardo dalla mia scrivania e dal progetto che sto portando a termine e guardo la mia segretaria...sono le cinque di martedì e definire il mio umore temporalesco sarebbe un eufemismo...sono due giorni che non vedo Stephan ed il senso di mancanza inizia ad essere un dolore quasi fisico, che mi fa venire da piangere ogni tre secondi e che mi porta a riversare tutte le mie energie sul lavoro, come sempre del resto "Si?" il viso dell'unica persona che in questi due giorni ha tentato di starmi dietro è nascosto da un enorme mazzo di rose rosse. Saranno almeno una trentina, rosso sangue e che spandono nella stanza un intenso profumo di selvatico, che mi fa subito pensare a Stephan e a quanto mi servirebbe che lui entrasse in quell'esatto attimo nel mio ufficio "Sono arrivate per te poco fa...c'è anche un bigliettino all'interno...le poso un attimo qui e vado a recuperare un vaso" annuisco mentre lei le posa delicatamente sul piano della scrivania. Sono favolose ed ovviamente solo una persona avrebbe potuto farmele recapitare dato che credo che Giulio non abbia mai regalato in vita sua un mazzo di rose soprattutto di quel genere. Quando la mia segretaria torna, mette le rose in modo quasi reverenziale in un vaso poi mi allunga il biglietto "Hai raccontato a qualcuno di Stephan?" io e lei non possiamo considerarci amiche anche perché lei è la prima che si prende le mie sfuriate quando mi incazzo e credo che a volte mi odi profondamente ma è una delle persone di cui posso maggiormente fidarmi...io e lei non abbiamo ancora parlato della comparsa di Stephan in ufficio venerdi e del fatto che da due giorni a quella parte io sembri totalmente su un altro pianeta, e che oltretutto sia ancora più intrattabile del solito "Assolutamente no..." annuisco e vado a chiudere la porta schermando la nostra conversazione al resto dell'ufficio "Cosa faresti?" lei mi guarda senza capire anche perché seppur possa intuire che tipo di rapporto ci sia fra me e Stephan non sa assolutamente nulla di quello che è successo. Da una parte vorrei tenerlo nascosto al resto del mondo ma capisco anche che ho un estremo bisogno di dirlo a qualcuno "Martina...non so di cosa tu stia parlando...se sei preoccupata che io spifferi a qualcuno che lui è venuto qui l'altra sera e che ho dovuto sistemare il tuo ufficio sabato mattina dato che sembrava passato un tornado non preoccuparti..." arrossisco perché le penne ed i fogli che lui ha sbattuto giù dalla mia scrivania prima di fare quella meravigliosa cosa di legarmi erano ancora a terra quando siamo usciti per andare in stazione "Non so cosa devo fare..."
"Siete amici?" è palese che non siamo solo amici ma credo che questo sia il suo modo di farmi aprire almeno un pochino "Ci siamo conosciuti al parco la settimana scorsa...e siamo finiti dritti a casa sua..."
"Immagino non per parlare e basta"
"No...all'inizio pensavo fosse...bho forse solo un modo per scaricare la tensione, per staccare la spina da tutto il resto...ti giuro che non ho mai tradito Giulio e non ho neppure mai preso in considerazione questa possibilità...solo che con lui...è come se fosse stato inevitabile"
"Siete andati a Venezia assieme?" annuisco "Non mi sono mai sentita in questo modo...mentre eravamo lì è come se fossi una Martina completamente diversa...mi sono resa conto che per la prima volta nella vita ho vissuto veramente...e tornare alla realtà è stato devastante.. mi manca da morire e.." alzo le spalle e mi tampono velocemente gli occhi con la punta delle dita "Stai prendendo in considerazione la possibilità di lasciare Giulio per Stephan?"
"Se me lo avessi chiesto mentre eravamo a Venezia ti avrei detto assolutamente si, insomma sono stata benissimo..solo che ora come ora non so cosa fare...Giulio rappresenta la sicurezza di qualcosa che ci sarà sempre. E so che noi due in un certo qual modo stiamo bene assieme...non ci sono particolari problemi fra di noi, so che lui non mi creerebbe mai problemi perché lavoro troppo e cazzate varie...ieri abbiamo deciso gli ultimi particolari del matrimonio e fino a una settimana fa non avrei avuto mai alcun tipo di dubbio sul fatto che quella fosse la cosa giusta da fare per me"
"Fin qui hai detto tutte cose giuste...so che per te il lavoro è importantissimo e so che Giulio non ti creerebbe mai problemi ma non credo che neppure Stephan te ne farebbe sinceramente. Anche lui ha un lavoro che lo porta ad essere molto impegnato e quindi non ti chiederebbe mai di rinunciare al tuo"
"Ma vorrebbe che andassi a vedere le sue partite" lei scoppia a ridere prima di ricomporsi "E quindi? È come se tu gli chiedessi un giorno di andare all'inaugurazione di un progetto a cui tieni particolarmente...ci sono dei clienti che poi fanno le inaugurazioni e vogliono che tu ci sia no? Ecco, non ti piacerebbe che lui venissi ad una di queste serate?"
"Ovviamente si..ma non è la stessa cosa" appena pronuncio quella frase so che è un enorme cazzata "Si che lo è...il calcio è il suo lavoro, anche se molti non lo considerano un lavoro a tutti gli effetti..per chi gioca a calcio però è un lavoro e anche bello intenso e pieno di momenti dove un calciatore ha bisogno di avere accanto le persone che per lui sono importanti..avete due lavori che vi portano a stare fuori casa per parecchio tempo e credo che entrambi vogliate che l'altro ci sia nei momenti in cui questo lavoro diventa pubblico....la sua parte pubblica sono le partite e vorrebbe che tu ci fossi per sostenerlo e magari per dedicarti un gol. A parte questo ora cosa pensi? Su te e Giulio ed il matrimonio? E non pensare per una volta a quello che sarebbe meglio per il mondo intero ma a quello che sarebbe meglio per te...e non pensare razionalmente altrimenti so che Giulio sarebbe la scelta che faresti ad occhi chiusi"
"Sei anche psicologa adesso?"
"No però un pochino ti conosco e tendi a voler sempre compiacere gli altri non pensando a quello che fa star bene te"
"Perché non mi hai ancora chiesto cosa provo per Stephan?"
"Perché è palese altrimenti non staresti su un mondo parallelo da una settimana a questa parte ma soprattutto non saresti intrattabile da due giorni...sei innamorata ma ora devi capire se questo amore ti basta Martina...cosa vuoi? La stabilità e la prospettiva di non avere particolari problemi ma anche una vita piatta e senza particolari emozioni? Oppure il fuoco e la passione? L'amore ma non un amore qualunque ma uno di quelli che assorbono ogni tua energia e ti lasciano senza fiato? Vuoi vivere o sopravvivere?"
"Fa paura vivere...e poi c'è la possibilità che con il tempo mi accorga che era solo un fuoco di paglia.. che era un qualcosa di passeggero che poi mi ha lasciata completamente a terra come successo a mia madre quando mio padre se n'è andato...se fosse la stessa cosa? Se mollassi Giulio e la sicurezza che lui mi darebbe sempre per qualcosa che potrebbe essere passeggero e che mi farebbe solo soffrire magari?" torno alla scrivania e rigiro fra le mani il bigliettino contenuto nel mazzo di rose e che non ho ancora avuto il coraggio di aprire e leggere...io e Stephan ci siamo sentiti via messaggio molto spesso in quei due giorni e siamo rimasti che lui mi avrebbe fatto sapere luogo esatto ed orario dove vederci quella sera...ho già detto a Giulio che probabilmente dovrò lavorare ad un progetto in ufficio e che forse rimarrò lì a dormire. Lui è abituato ad i miei orari leggermente o per meglio dire molto folli e quindi non mi ha fatto storie, anzi mi ha detto che ne avrebbe approfittato per andare a trovare dei vecchi amici dalle parti di Latina. Poco prima mi ha scritto di aver parlato con il rettore dell'università e di avere buone possibilità di avere una cattedra stabile a Roma già da gennaio...a quel punto saremmo sposati e sarebbe più logico per lui avvicinarsi a casa..si, sarebbe logico peccato che nulla nell'ultima settimana sia logico nella mia vita "Cosa hai pensato appena hai visto Stephan?"
"Ho pensato che era uno stronzo...ma anche che è una di quelle persone che potrebbero cambiare completamente la vita di una persona...e che se mi fossi lasciata andare una volta poi non ne avrei potuto più fare a meno probabilmente" dicendo ad alta voce quelle parole mi accorgo che fin dall'inizio ero perfettamente consapevole che non mi sarei liberata facilmente di Stephan ma soprattutto di quello che lui riesce a darmi....ho iniziato sapendo che difficilmente sarebbe finita "Cosa vorresti fare adesso? In questo esatto momento?"
"Abbracciarlo..baciarlo...e fare molte altre cose con lui...ma mi basterebbe anche starlo a guardare senza fare nient'altro di particolare"
"Sei innamorata Martina...e non è un amore che puoi soffocare o mettere da parte...puoi anche pensare di riuscire in qualche modo a gestirlo, ma non ci riuscirai mai fino in fondo.. si, hai ragione Giulio rappresenta la stabilità e la sicurezza di non soffrire o comunque di soffrire molto meno ma che senso ha vivere una vita insipida e senza fuoco? Perché ti sei buttata in questa storia? Perché ne avevi bisogno e per fortuna che lui è entrato nella tua vita.. sei viva Martina e si nota in sacco. Ovviamente non sei tranquilla perché la situazione non è definita ma sei viva cazzo e sapevi che sarebbe successo. Ti sei buttata in questa situazione con la chiara intenzione di farti scambinare la vita perché hai voluto fartela scombinare...ora non ce la farai mai a tirarti indietro...perché assaggiata una volta questa ipotetica vita da dividere con Stephan non potrai mai tornare da Giulio e farti bastare quello che c'è fra te e lui...sapevi che sarebbe successo e ci sei andata contro a 300 all'ora consapevole che nulla sarebbe stato più lo stesso...devi solo avere le palle di sceglierlo...o soffrire per sempre Martina...perché soffriresti a lasciarlo andare e non a sceglierlo...lo sai benissimo" senza dire altro lei esce dal mio ufficio lasciandomi a pensare alle sue parole..ogni sillaba è una coltellata in pieno petto...da una parte sono incazzata da morire con lei perché ha detto tutte cose giustissime e odio che la gente mi tratti da deficiente dicendomi cose praticamente ovvie soprattutto se è qualcuno che sono io a trattare da deficiente di solito...dall'altra parte devo riconoscerle che ha avuto le palle necessarie a dirmi esattamente quello che pensava e questo è un punto a suo favore....rigiro la busta fra le dita e poi decido di aprirla..non riuscirei mai a non farlo...le poche righe mi fanno sorridere...Stephan ha una calligrafia che definire un completo disastro sarebbe un eufemismo "Ciao bambina....non ho molto da dirti, solo che ho una voglia di vederti pazzesca e non solo perché mi manca stare assieme a te in camera da letto o da qualunque altra parte...mi manchi tu in generale...ti aspetto al negozio di Radja, ma prima devi andare a prepararti....a dopo, tuo Stephan" sotto c'è un indirizzo, ma non c'è assolutamente alcun tipo di indizio su cosa mi potrei aspettare...proprio in quel momento il mio cellulare si illumina "Muoviti che non vedo l'ora di baciarti stronzetta....poi vieni da me vero? Anche se non credo che resisteremo fino alla mia camera da letto"
"Si dopo vengo da te...l'hai mai fatto sui sedili di una Porsche?"
"Martina...se non la smetti vengo nel tuo ufficio adesso..." rido mentre mi alzo in piedi a afferro la mia borsa. Nel bagagliaio della mia auto ho già il cambio per il giorno dopo..quando passo davanti alla scrivania della mia segretaria lei sorride "Fai tardi domattina?"
"Non lo so...tanto non ho appuntamenti giusto?"
"No, ma domani sera hai la cena con Giulio ed i suoi amici.." alzo gli occhi al cielo e la saluto con la mano mentre indietreggio verso gli ascensori..ora la mia unica preoccupazione è sapere dove mi porterà l'indirizzo che mi ha scritto Stephan sul biglietto...mi destreggio nel traffico di fine pomeriggio della capitale battendo le dita sul volante e sbuffando perché vorrei andare molto più veloce, mentre come al solito devo andare a passo di lumaca tipo..alla fine l'indirizzo è quello di un palazzo che sembra contenere solo uffici ed appartamenti in zona Viale Europa....posteggio la macchina e cerco il citofono giusto. Il portone scatta ed io mi ritrovo in una specie di atrio tutto marmo nero e specchi. Dal nulla arriva un ragazzo con una spazzola in mano "Martina giusto? Vieni con me che avrai bisogno del mio aiuto...Stephan mi ha parlato del fatto che saresti arrivata in tailleur e così è stato ma non mi aveva detto che saresti stata una bomba anche in tailleur...vedrai che quando finiremo non solo sarai una bomba ma sarai un autentica favola..." effettivamente sono in tailleur ma la gonna è abbastanza corta e la giacchina stretta segue ogni curva del mio corpo "Ma dove siamo?"
"Giusto che non mi sono presentato...sono Emanuele e quando uscirai di qua e andrai da Stephan lui cadrà letteralmente ai tuoi piedi anche se mi pare di capire che ci è già caduto...quando ti ha descritta gli brillavano gli occhi e ti assicuro che non è mai capitato...e poi sei la prima ragazza di cui mi chiede di occuparmi....l'hai folgorato bambina" detto da lui quell'appellativo mi fa sorridere mentre lo seguo all'interno di una specie di salone di bellezza. Tutti sono vestiti con la stessa divisa nera e sotto le sapienti mani delle parrucchiere e delle truccatrici ci sono alcune ragazze che sembrano delle modelle. Emanuele mi porta fino ad una sedia girevole nera e mi fa accomodare "Cosa facciamo a questi capelli? Qualche riflesso rossiccio? Oppure una bella frangia...no la frangia non mi convince..."
"Io li terrei così sinceramente..." non vado molto spesso dal parrucchiere come non capita molto frequentemente che mi faccia fare le mani.. una ragazza invece si sta già avvicinando con una palette di colori in mano "No, perché con il vestito che ha scelto Stephan ci vuole qualcosa di decisamente diverso...facciamo soltanto qualche schiaritura leggera e poi una coda alta bella tirata che metta in risalto il tuo collo...rosso sulle mani e sui piedi...e poi andiamo con il trucco...so che a lui non piace che tu sia molto truccata, me lo ha ripetuto quaranta volte ma per questa serata ci vuole qualcosa di forte...mi dai carta bianca?" non do mai carta bianca a nessuno, neppure al mio parrucchiere da cui vado da almeno dieci anni ma mi ritrovo ad annuire...Emanuele e la ragazza che parla pochissimo ma lavora a testa bassa mi ruotano attorno per almeno un'ora e mezza..quando la mia coda altissima, tiratissima e laccatissima è pronta sono le sette e mezza e manca ancora il trucco...di quella parte non vedo nulla perché la sedia ruota di modo che io non vedo assolutamente il risultato finale...quando finalmente mi posso guardare sgrano gli occhi. La Martina riflessa è un'altra persona rispetto a quella entrata nel salone qualche ora prima...ho gli occhi sottolineati da un trucco nero e argento, con una punta d'oro che illumina lo sguardo...il mascara mi allunga un sacco le ciglia e le guance sono rosate e con una punta di oro anche lì che mi allunga gli zigomi e me li assottiglia...le labbra sono rosse, così come le unghie delle mani e dei piedi "Ti piaci? Devo dire che sei uno dei miei esperimenti più riusciti..e devo convenire che Stephan in fondo ha buon gusto...cioè non sempre ce l'ha ma stavolta ha decisamente colto nel segno" mi allunga la mano e mi dice di seguirlo verso una stanza..anche se non dovrei decido che devo assolutamente sapere qualcosa di più sulle altre ragazze che lui può aver frequentato prima di me. Così vengo a sapere che lui ed Emanuele si sono conosciuti attraverso amici comuni e che lui lo ha già visto con alcune ragazze in alcuni locali..mi dice che erano tutte belle ragazze ma decisamente molto diverse da me, molto più appariscenti e quasi eccessive nei modi e negli atteggiamenti "Tu sei di un altro pianeta decisamente...ma dovresti e potresti valorizzarti molto di più..anche solo nel trucco o con qualche accessorio...e poi ok che il nero è il colore più elegante in assoluto ma potresti osare qualche cosa di decisamente più particolare.."
"Quindi niente nero stasera" lui scuote la testa "No, avrai addosso tutti i colori tranne il nero" ora sono ufficialmente preoccupata e lo sono ancora di più quando Emanuele mi apre una specie di camerino e mi indica il vestito che dovrei indossare quella sera "Stai scherzando spero..." lui scuote la testa "No, ho scelto personalmente il vestito fra quelli della collezione del negozio di Radja...sopra puoi metterci un giubbotto di pelle per rendere il look più aggressivo e ovviamente gambe nude e sandali gioiello...avevo pensato anche a degli stivali alti sopra al ginocchio ma le tue gambe vanno mostrate...ora prova l'abito che poi devi andare" faccio per aprire bocca ma lui è già andato via. L'abito ha un taglio semplicissimo, è una specie di tubino senza maniche e con la gonna che si ferma sopra al ginocchio...la cosa particolare è che è completamente coperto di piccole frange colorate a loro volta coperte di paillettes che lo rendono molto audace e che ovviamente non mi faranno passare inosservata. Decido di indossarlo solo per vedere come mi sta...mi scivola perfettamente lungo il corpo ma quando mi guardo allo specchio vedo una ragazza che non riconosco e non so se questo mi piace...sono sempre stata a mio agio con il mio corpo ma non sono mai stata di quelle che mirano a stare al centro dell'attenzione e che fanno soprattutto di tutto per esserlo e per rimanerci...quell'abito mi metterà direttamente sotto ai riflettori e farà parlare di me e di Stephan inevitabilmente...l'unica cosa che mi consola leggermente è che nessuno degli amici di Giulio e lui stesso ovviamente hanno alcun account social se non per dei link legati al loro lavoro. Indosso anche i sandali tacco 18 che Emanuele mi ha passato poco prima socchiudendo leggermente il battente e poi apro la porta del camerino. Lui batte le mani mentre io sorrido leggermente "Esiste un opzione b per caso?"
"No...e poi sei favolosa...tieni" mi aiuta ad indossare un giubbottino di pelle nera corto e poi mi fa girare verso lo specchio a figura intera "Non sei fatta per stare nelle retrovie e tu e Stephan formate una di quelle coppie che faranno impazzire tutti..."
"Non so se sono pronta a tutta questa attenzione"
"Ti sei innamorata di un calciatore famoso e quindi devi prendere anche quel lato..ora fila ma solo se sei veramente convinta...se con questo vestito hai in mente di fare tappezzeria hai sbagliato proprio ed è meglio che torni al tuo tailleur" mi sta dando modo di fare un passo indietro e mi accorgo che una parte di me vorrebbe prendere la scappatoia che Emanuele mi sta mostrando ma una buona fetta di me non vuole affatto farlo...devo accettare che ormai Stephan fa parte della mia vita ma soprattutto devo accettare il fatto che non potrei mai stare senza di lui...sorrido e poi afferro la piccola pochette con la catena dorata che Emanuele mi sta allungando...quella sarà la prima serata di una nuova fase della mia vita...si fa sempre più strada dentro di me la convinzione che devo parlare a Giulio di Stephan ed annullare il matrimonio..probabilmente potrei parlargli dopo la cena della sera successiva...e poi andare da Stephan per dirgli che voglio iniziare veramente qualcosa di serio con lui...si, la notte successiva gli farò una sorpresa, oltre a quella che gli farò quella sera stessa presentandomi vestita così...spero in entrambi i casi di renderlo felice...io lo sono veramente per la prima volta nella vita ed è solo merito suo..

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