23. NIENT'ALTRO CHE NOI

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"Sicura che posso lasciarti sola?" annuisco sorridendo all'indirizzo di Giulia..quando lei si alza dal letto però non è totalmente convinta "Posso dormire con te se vuoi.. "
"Tranquilla...ci vediamo domattina, hai già fatto fin troppo..." lei continua ad annuire ma mano a mano che i secondi passano, invece di calmarsi sembra che la sua ansia continui a peggiorare "Che succede Giulia? Sembra che ti stia per sposare tu, invece che io...tu hai già dato tempo fa quindi devi stare tranquilla" mi alzo anche io e la vado ad abbracciare anche se sono sempre molto restia riguardo a qualsiasi contatto umano diverso e più prolungato di una semplice stretta di mano.. solo con Stephan riesco a superare questa mia resistenza, ma pare che lui sia l'eccezione per un sacco di cose "Volevo solo ringraziarti.. Stephan non sembra neppure lo stesso ragazzo di qualche mese fa, o del periodo in cui ci siamo sposati io e Manuel...diciamo che non era proprio felicissimo in quel frangente..."
"Come mai?" per me Stephan è il ragazzo sorridente e quasi sempre positivo che è entrato nella mia vita da pochissimo ma in quel poco tempo mi ha insegnato un sacco di cose, in primis a sorridere e a prendere la vita leggermente più alla leggera di quanto abbia mai fatto io "Perché pensava che lui non si sarebbe mai sposato...o che quantomeno alla fine lo avrebbe fatto con una ragazza molto simile alla sua ex ragazza..invece tu sei molto diversa da lei e credo sia un bene alla fine, anzi è decisamente un bene. Diciamo che devo ancora abituarmi alla sua versione innamorata persa..."
"Lo era anche della sua ex ragazza no?" ho visto qualche loro foto e devo dire che sembravano molto affiatati e complici. Se conosco anche solo parzialmente Stephan dal suo sguardo posso dire che era parecchio innamorato della sua ex "Si, era innamorato ma in un modo completamente diverso Martina...aveva 19 anni e pensava che il mondo scintillante che aveva attorno in quel momento fosse la cosa più favolosa che potesse capitargli...diciamo che ora dà più peso ad altre cose..." 
"Io non ho fatto chissà cosa e non mi devi ringraziare ovviamente ..piuttosto sono io a dover ringraziare voi che mi avete accolta a braccia aperte nella vostra famiglia...ma ora fila prima che mi metta a piangere, cosa che odio fare peraltro..." lei mi abbraccia ridendo e riconosco che il suo a differenza del mio è un abbraccio come si deve "Ci vediamo domani...." annuisco e poi la guardo mentre esce dalla stanza..quando finalmente attorno a me regna il silenzio e posso tirare un pochino il fiato mi appoggio alla porta chiusa e sospiro. Ho passato quel sabato di metà novembre in un vortice di mille e mille cose da fare..non pensavo che un matrimonio con rito civile e che sarebbe stato per pochi invitati contemplasse così tante cose da fare. Solo quel giorno avevo scoperto che le persone che sarebbero intervenute sarebbero state una cinquantina che ovviamente rispetto agli invitati del mio matrimonio con Giulio erano ridicoli ma la sostanziale differenza stava nel fatto che ognuno di loro sembrava partecipare attivamente alla preparazione di quel matrimonio.. io alla fine non avevo fatto molto se non far arrivare il vestito e quel giorno mettermi a disposizione per prove trucco e parrucco. Sapevo solo che la funzione civile sarebbe stata celebrata in una chiesetta sconsacrata a Savona e che poi ci sarebbe stata una festa alla villetta che Stephan aveva comprato ed arredato personalmente qualche anno prima. Io l'avrei vista solo il giorno successivo perché appena arrivata in Liguria ero stata requisita da Lucia e Giulia e non avevo visto altro che la casa dei genitori di Stephan, dove lui e Manuel avevano vissuto fino a quando erano andati via di casa, cosa che era successa molto presto. Avevo passato tutto il giorno fra presentazioni e preparativi vari, e non vedevo Stephan da quella mattina, quando eravamo arrivati a Savona. Lui sarebbe rimasto alla sua villetta insieme a Manuel e qualche loro amico. Sapevo che avevano preparato una specie di festa, un addio al celibato per pochi intimi ma questo non mi aveva impedito di stare in ansia per tutta la giornata immaginandomi lui impegnato fra spogliarelliste e balli sul cubo, nonostante lui mi avesse detto che non ci sarebbe stata nell'una nè l'altra cosa...avevo bisogno di vederlo...mi mancava come l'aria ma sapevo che esisteva quella benedetta usanza che vedeva gli sposi lontani la notte prima delle nozze. Era quasi mezzanotte ma sapevo che nonostante fossi stanca non avrei quasi chiuso occhio...decido che piuttosto che stare a fissare la parete facendo scorrere il tempo senza fare un cazzo è molto meglio lavorare. Mi.metto seduta sul letto e per un'oretta lavoro a pieno ritmo, guardando il telefono ogni tot minuti, con la paura di perdermi un messaggio di Stephan o una sua chiamata. Quando mi lacrimano quasi gli occhi dalla stanchezza sento un picchiettare ritmico contro i vetri della porta finestra. La villetta è abbastanza grande, con un bel portico e le camere al secondo piano. Io sono stata invitata a dormire in una delle stanze vuote, che poi era quella dove Stephan da piccolo metteva i suoi giochi. Ora è una stanzetta degli ospiti molto carina "Che cazzo..." non capisco cosa sia quel rumore, così mi alzo e vado vicina al vetro "Oddio l'ha fatto veramente" pensavo che Stephan non attuasse sul serio quello che mi aveva detto cioè venire a casa dei suoi di notte per stare con me ma evidentemente avevo sottostimato la sua dose di follia. Apro piano le finestre e metto un piede sul piccolo balconcino imprecando per il freddo. Porto una maglietta di Stephan e sopra una sua felpa ma come al solito ho le gambe completamente nude "Che cazzo fai qua?"
"Sono venuto a passare la notte con te...apri di più che salgo" quando gli sto per chiedere se pensa di volare o di arrampicarsi a mo dell'Uomo Ragno lui tira fuori una scala e l'appoggia alla struttura della casa "Ma..." poco dopo Aurel e Manuel sbucano dietro di lui "Siete tutti complici di questo deficiente? Se vostra madre vi becca vi ammazza..."
"Non fatevi beccare allora...fate silenzio...ci vediamo alla villetta domattina, massimo alle 11" Stephan annuisce mentre sale la scaletta "Rompeva così i coglioni che te lo abbiamo portato..non lo sopportavamo più, seriamente...non so come una ragazza bellissima e intelligente come te si sia potuta innamorare follemente di lui...fai ancora in tempo a scappare o a dire 'no' domani" Stephan indirizza un dito medio ad Aurel poi scavalca il balconcino "Fanculo...entriamo dai" senza darmi tempo di salutare il suo amico e suo fratello lui mi trascina in stanza e poi chiude la porta finestra tagliando fuori qualsiasi altro rumore "Dei semplici pantaloni Martina....è così difficile dannazione?"
"Contavo di stare in stanza e di non uscire sul balconcino a quest'ora folle...pensavo che il mio futuro marito non fosse così deficiente da venire veramente a bussare alla mia finestra il giorno prima delle nozze..."
"Sono pazzamente innamorato di te quindi eccomi qua....come stai bambina?"
"Bene, anche se tutte quelle persone attorno oggi mi hanno dato leggermente la nausea alla fine...non che non mi abbiano fatto piacere sia chiaro ma non sono per nulla abituata a questo trattamento...si, sono abituata a stare in mezzo al casino ma di solito è un casino di tipo diverso, non so se mi sono spiegata..." lui annuisce e mi bacia sulla fronte calmandomi all'istante "Certo che ti sei spiegata e capisco perfettamente come tu ti sia sentita..io sono abituato fin da piccolo alla mia famiglia ma posso benissimo capire che sia leggermente destabilizzante una situazione del genere...è anche per questo che sono venuto in tuo soccorso, che ti sono venuto a salvare da una notte passata a rimuginare su quello che è successo oggi..sono perfettamente consapevole che solo io posso distrarti come so perfettamente che solo tu puoi distrarre me.."
"Se ci beccano sono cazzi Stephan...tua madre ha organizzato tutto al secondo e se scopre che passeremo la notte assieme ci ammazza lentamente.."
"Riusciresti a mandarmi via? Sinceramente bambina" scuoto la testa e ridacchio quando lui mi morde il collo e mi insinua le mani sotto alla felpa e alla maglietta fino a raggiungere la mia pelle "Hai le mani gelate cazzo"
"Compito tuo riscaldarmi...non solo le mani ovviamente" rido perché lui mi pizzica la pelle ma gli sussurro anche che è un coglione perché fondamentalmente lo è eccome dato che solo lui potrebbe andare incontro all'ira funesta di sua madre che se lo beccasse lo ammazzerebbe veramente "Posso rimanere a dormire qui con te vero? Facciamo pianissimo..." annuisco ma gli dico di fare il bravo due minuti mentre vado in cucina a prendere dell'acqua "Ti aspetto qua buono buono" ecco, se dovessi descriverlo non direi proprio che la sua espressione sia di un ragazzo 'buono, buono' perché prima che io esca mi sbatte letteralmente contro al muro e mi bacia "Ti voglio da morire sai?"
"Anche io...questa giornata è stata una lenta agonia senza di te" lui sorride e poi mi lascia andare anche se prima che chiuda la porta mi posa la mano sul fondoschiena strizzandomelo leggermente...lo mando a fanculo e poi scendo velocemente le scale fino ad arrivare in cucina...oltre all'acqua prenderò anche qualcosa da mangiare dato che il nodo allo stomaco che mi ha attanagliato per tutto il giorno in parte si è attenuato alla vista di Stephan. Peccato che in cucina mi imbatta in Giulia che sta sorseggiando una tisana credo a giudicare dall'intenso profumo di zenzero che si diffonde per la cucina "Devo prendere dell'acqua..." indico il frigorifero e lei mi passa un bicchiere "Ne vuoi due?" la fisso con la faccia più innocente che riesca a fare "No..."
"Stephan beve dal tuo?" avvampo e faccio per aprire bocca quando lei mi precede "Ho sentito Manuel parlare fuori...non ha mai avuto il dono della discrezione...e poi anche se non avessi sentito Manuel diciamo che tu sei abbastanza sgamabile in questo momento...guance rosse, felpa storta, labbra gonfie, sguardo sognante..." divento ancora più rossa e mi stupisco ancora una volta di più di quanto anche il mio corpo reagisca alla presenza fi Stephan nei paraggi "Non dirlo a Lucia per favore" Giulia scoppia a ridere e mi passa il secondo bicchiere "Tranquilla...è perché mio marito è molto più imbranato di Stephan ma ti assicuro che anche io avrei voluto passare con lui la notte prima delle nostre nozze...vedete di non fare bordello...domattina alle otto ti vengo a svegliare e lui deve essere fuori o comunque in procinto di andarsene altrimenti sono cazzi...ora fila in camera...volete anche qualcosa da mangiare? Qualche biscotto magari? A Stephan piacciono questi..." apre un armadietto e tira fuori una confezione di biscotti al cioccolato "E mangia anche tu porca miseria...che siete in due a doverlo fare adesso" spalanco gli occhi "Scusa?"
"Ti tocchi spesso la pancia inconsciamente e hai un qualcosa di particolare nello sguardo...volete aspettare e lo capisco benissimo ma per me è stato abbastanza facile capirlo..."
"Vogliamo solo superare il primo ed il secondo mese magari..."
"Lo capisco benissimo.. ora fila da tuo marito, dovrai abituarti a chiamarlo così" le sorrido e poi risalgo le scale. Quando entro in camera Stephan si è messo comodo, dato che è in maglietta e pantaloni, scalzo e stravaccato sul letto "Giulia ci copre...e sa che sono incinta"
"Ti scoccia?" appena vede i biscotti si illumina letteralmente e apre la confezione "No, solo che rimango convinta del fatto che per dirlo a tutti dobbiamo aspettare..."
"Anche io bambina...ora vieni qua che mi sa che non mangi da stamattina o sbaglio?" mi imbocca con un biscotto e devo dire che ci sa fare nella scelta dei dolci...gocce di cioccolato fondente e ripieno di Nutella "Sono da orgasmo sti cosi...non che tu non lo sia ovviamente ma non so cosa sceglierei fra i biscotti e te sai?"
"Si certo...non dire cazzate.. io ovviamente sceglierei i biscotti"
"Allora scopa con loro dopo...." faccio per alzarmi dal letto su cui mi sono appena seduta ma lui mi blocca ridendo e mi riporta accanto a lui "Credo che non mi darebbero quello che mi dai tu..." vorrei bene vedere...gli dico che è paraculo e poi mi metto fra le sue braccia continuando a mangiare biscotti "Com'eri da piccolo?"
"Normale credo...solo con il calcio in testa...questa casa è sempre stato il mio rifugio anche se riconosco che i miei genitori, soprattutto mamma sono asfissianti a volte...credo che sia perché fin da piccolo hanno dovuto seguirmi nei miei mille impegni e spostamenti ed essendo iperprotettivi già di loro hanno sempre avuto questa sorta di...."
"Stephan è il migliore figlio del mondo...ti hanno messo leggermente su un piedistallo diciamo" lui sorride "Si ma hanno sempre avuto anche un sacco di aspettative nei miei confronti e quindi ho sempre avuto paura di deluderli in un certo qual modo"
"Non li hai mai delusi credo"
"Invece credo di averli delusi a volte....ma ora sto cercando di fare ordine nella mia vita e tu mi stai aiutando in questo...ci sposeremo, avremo un bel bambino o bambina...e vivremo per sempre assieme felici e contenti"
"Non siamo il principe e la principessa, soprattutto io non sono la principessa delle favole Stephan..." se dovessi descrivermi sarei più una strega che a volte tenta di travestirsi da principessa ma senza mai riuscirci del tutto...come le principesse però è innamorata persa del suo principe e farebbe di tutto per farlo felice "Invece sei la mia principessa.. e poi è meglio che tu non sia proprio una di quelle principesse tutte perfette perché quello che ho in mente di farti stanotte non so se tutte le principesse le reggerebbero"
"Non ci vedo Biancaneve a fare quello che hai in mente sai?" lui ride incastrando il viso nell'incavo del mio collo "Scema che sei..."
"Senti ma ti sei scaldato abbastanza o devo fare qualcosa in più?" poso sul comodino la scatola di biscotti vuota insieme ai due bicchieri d'acqua e alla bottiglia "Devi fare decisamente qualcosa in più" mi metto in ginocchio sul letto e mi tolgo la sua felpa e la maglietta che ormai sono diventate ufficialmente mie anche perché adoro sentire di avere addosso qualcosa di suo e gli ho già detto che periodicamente gli prenderò qualche maglietta e qualche felpa. Rimango davanti a lui con addosso solo una canotta bianca ed un paio di mutandine semplicissime che fino a quel momento avrei detto fossero quelle antisesso per eccellenza ma il modo in cui mi guarda mi fa capire che lui non è proprio d'accordo "Principessa...ci vorrebbe uno spogliarello"
"Non te l'hanno fatto le ragazze all'addio al celibato?"
"Siamo andati a cena e poi in un locale qui vicino ma siamo venuti via poco prima di venire qui perché il mio muso aveva decisamente stancato gli altri...diciamo che ti avrò nominata tipo 300 volte e loro, mossi a compassione, mi hanno assecondato nel voler venire qui...e poi anche se ci fosse stato qualche spogliarello non mi sarebbe interessato molto dato che voglio solo te.." paraculo è paraculo ma quando mi dice quelle cose mi fa sciogliere il cuore perché mai nessuno ha pronunciato prima quelle parole riferite a me "Sbatti anche i tuoi occhioni per convincermi a farti lo spogliarello personale...affare fatto ma dopo dovrai ricambiare" lui annuisce e poi si sdraia sul letto. Definirlo la quintessenza del sesso in quel momento sarebbe riduttivo e anche parecchio inutile dato che è quanto di più erotico e sensuale ci sia per me. Mai nessuno mi ha fatto quell'effetto, ma soprattutto mai nessuno ha continuato a destare il mio interesse nel tempo come riesce a fare lui. Stando in ginocchio mi tolgo lentamente la canotta, buttandola a terra e rimanendo in mutandine. Alllora decido che se devo giocare devo farlo al meglio. Mi metto in piedi sul letto e mi lascio scendere lungo le gambe l'ultimo indumento che ancora indosso poi mi pianto le mani sui fianchi "Sei consapevole di essere bellissima vero? A proposito mi piacciono i capelli così..." Stephan si mette in ginocchio e mi bacia la pancia prima di alzarsi in piedi davanti a me e di incastrarmi le dita tra i capelli che ora sono di almeno tre dita più corti e con qualche riflesso rosso scuro sulle punte "Ci sarai oggi pomeriggio vero? Ti aspetto puntuale alle 17, non farmi aspettare troppo eh"
"To farò aspettare il giusto...ora quello spogliarello" gli faccio cenno di togliersi la maglia e poi mi rimetto in ginocchio per abbassargli i pantaloni ed i boxer. Quando lo guardo dal basso verso l'alto gli faccio l'occhiolino "Vuoi andare in paradiso?"
"In paradiso si trovano gli angeli e credo che tu non lo sia molto in questo momento.. o no? Mi sembri più un bellissimo diavolo con la tua bella bocca..."
"Vediamo se riesco ad essere migliore dei tuoi biscotti" quando lo lecco e poi me lo faccio lentamente scivolare in bocca lo sento trattenere il respiro "Non posso urlare Martina..."
"E non urlare....e poi la colpa è tua..." lo faccio venire velocemente perché ormai so come portarlo al limite in fretta poi mi sposto e mi lecco le labbra sdraiandomi sul materasso...sono appagata anche se alla fine non sono ancora venuta...aver appena fatto venire lui però è quasi come un mio orgasmo...ovviamente ora voglio ricevere la mia dose di piacere però. Gli faccio cenno di raggiungermi ma lui all'inizio si nega...allora allargo le gambe e porto le mani sopra la testa..non sono mai stata timida ma con lui ho raggiunto un tale grado di intimità che non ho proprio vergogna di nulla ormai...nè di placare la sua voglia nè tantomeno di mostrare la mia. Stephan mi raggiunge e intreccia le dita alle mie bloccandomele sopra la testa "Domani a quest'ora saremo sposati...chissà se il sesso da sposati sarà ancora meglio" trovo difficile credere che possa essere ancora meglio di quello che è adesso ma sicuramente quelle due fedi ci leggeranno ancora di più "Diciamo che poi non ci dividerà più nessuno"
"Sempre mia"
"Sempre tua...e tu sempre mio"
"Sempre tuo" mi cerca le labbra e fa scivolare la lingua nella mia bocca reclamando un mio sospiro estasiato "Ti faccio male?" da quando abbiamo saputo che sono incinta ogni volta che lo facciamo me lo chiede ma io immancabilmente gli rispondo che mi fa solo bene..entra dentro di me continuando a baciarmi...facciamo i bravi, non urliamo troppo, e cerchiamo di non far sbattere troppo la testiera del letto contro il muro...si, è l'inferno e noi decisamente non siamo il principe e la principessa delle favole..piuttosto siamo due ragazzi che con la giusta dose di follia sovvertono ogni regola...quella notte dormiamo assieme, o meglio stiamo assieme, sulla parte del dormire non ci impegniamo poi molto perché in fondo impegnarci su altro è molto ma molto più bello e soddisfacente...la tensione scivola parzialmente via e noi diamo insieme il benvenuto al giorno in cui diventeremo marito e moglie...e dirgli ti amo di persona piuttosto che via messaggio è decisamente meglio...

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