20. EPPURE SENTIRE

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"Stai ferma Martina...mi sale ancora più ansia a guardarti...senti parliamo di altro mentre loro si riscaldano...il vestito è arrivato?" rido all'indirizzo di Veronica e anche lei ride quando si accorge che il cambio di argomento non è stato proprio azzeccatissimo...passare a parlare del matrimonio che ormai dista solo una settimana giusta giusta non è che mi metta meno ansia che pensare che fra mezz'ora inizierà la partita contro la Sampdoria. Decido comunque di assecondare Veronica perché se continuo in quel modo ora delle 15 avrò così tanta ansia in corpo che mi verrà un infarto a 25 anni "Si, ma ovviamente lo tengo in ufficio perché voglio che sia una sorpresa per Stephan...per il resto so solo che a quest'ora domenica prossima saremo quasi diventati marito e moglie...dato che questa convocazione non è arrivata partiremo per Savona venerdì pomeriggio dopo l'ultimo allenamento"
"Pronta?" annuisco perché si, sono assolutamente pronta anche se ora di domenica prossima penso che mi verrà seriamente un coccolone "Ho anche contattato mia sorella" Stephan non lo sa ancora ma l'indomani ho un appuntamento a casa di mia sorella, e spero che lui mi accompagni. Se non vorrà farlo lo capirò ovviamente e ci andrò da sola..non ho ancora deciso se invitarla al matrimonio assieme a suo marito e ai suoi tre figli. Non ci vediamo da troppi anni per sapere se rivederla sarà un bene o un male per me. Non so assolutamente come reagirò, e dentro di me spero vivamente che Stephan mi accompagni perché accanto a lui riesco ad essere una persona leggermente migliore di quanto sia in realtà e questo potrebbe aiutare nel difficile riavvicinamento a mia sorella "E come ti senti?" ho scoperto che Veronica è una ragazza con cui potrei veramente instaurare un bel rapporto di amicizia anche se le mie uniche amiche o pseudo tali risalgono al liceo "Non lo so...diciamo che non perdonerò mai a mia sorella determinate cose ma credo che potremmo in qualche modo riallacciare una sorta di rapporto civile...da quando conosco Stephan ho capito che non possiamo stare da soli, che non è fondamentalmente sano non avere nessuno attorno a cui tenere realmente.. bastano anche solo poche persone, anche due o tre...lui ha un sacco di persone a cui tiene e che tengono a lui...poi ovviamente i rapporti sono diversi e credo che le persone che ti possano conoscere realmente per quello che sei sono poche ma...non lo so...è comunque mia sorella"
"Stephan sarà contento..." le sorrido e poi torno a guardare verso il campo. Stephan e Lorenzo sono sempre appiccicati e ridono in sacco anche quando si preparano per una partita che sarà fondamentale...se ho capito quello che mi ha detto Stephan chiudere con una vittoria prima della sosta ripagherebbe l'ambiente di un inizio di stagione non proprio esaltante. La Roma è tornata da Mosca con una vittoria, una quasi matematica qualificazione in tasca e con la consapevolezza che la squadra è forte anche al netto delle amnesie e degli errori individuali. Stephan non ha messo piede in campo, rimanendo a congelarsi in panchina per tutta la partita ma contro la Sampdoria partirà titolare e spero vivamente che giochi bene magari segnando "Ma dopo un pochino ti abitui?"
"A cosa? All'ansia? Potrei dirti di si, che dopo mesi o anni non provi più la sensazione di panico e aspettativa prima di una partita ma direi una bugia colossale Martina...ovviamente dipende da come una persona vive il.rapporto con il proprio marito..."
"Quasi marito per me"
"Quasi marito...che poi non cambierà nulla Martina quando sarete sposati solo che questa fede ti legherà ancora di più a lui se possibile...dovrai solo imparare a convivere con questo sentimento che a volte ti sembrerà quasi una maledizione da quanto è forte"
"Non è confortante Veronica...a volte penso che sposare Giulio avrebbe sicuramente giovato alle mie coronarie e al mio fegato..."
"Sicuramente...ma pensa che molti organi invece non avrebbero tratto molto giovamento da quel matrimonio...il tuo cuore...e per essere volgare anche un'altra tua parte anatomica" arrossisco abbassando la testa perché non posso che darle ragione ovviamente..il mio cuore non batteva prima, e l'altra parte a cui si riferisce Veronica ovviamente non era stimolata come adesso... pensare a come sto non vedendo Stephan da tipo 36 ore mi fa capire quanto sia diverso il mio rapporto con lui rispetto a quello che avevo con Giulio...capitava che noi due non ci vedessimo per settimane intere ed il senso di mancanza non sapevo neppure cosa fosse. Ora posso dire che ogni minuto che passo lontano da lui mi fa stringere il cuore in una morsa assurda di ansia e senso di vuoto "Grazie per aver accettato di farmi da testimone Veronica..anche se non ci conosciamo per nulla praticamente...significa moltissimo per me..."
"Tranquilla Martina, mi fa piacere.. e poi ora saremo quasi sempre compagne di tribuna e quindi per forza di cose legheremo un sacco..tu non lo sai ma gli spalti diventano un posto dove puoi incontrare delle persone che ti rimangono accanto per tutta la vita...loro due sono amici e lo diventeremo anche noi...a proposito" prende il cellulare e ci scatta un selfie prima di iniziare a fare qualche video della curva della Roma. Per me è il debutto assoluto in casa e devo dire che se a Napoli l'atmosfera era pazzesca, lì lo è mille volte in più....ovviamente indosso la mia maglietta numero 92 con sopra un giubbottino dato che novembre sta portando sulla capitale un tempo pieno di incertezza. Ormai il mio volto è conosciuto, grazie soprattutto alle dediche che ogni tanto Stephan mi scrive via Instagram. Ho scoperto che al mio fidanzato piace un sacco condividere piccoli spaccati della nostra giornata e anche a me piace, anche se faccio ancora fatica a capire come l'essere la sua ragazza, presto sua moglie, mi abbia fatta schizzare fra le persone con più aumento di follower nell'ultima settimana "E come va il lavoro Martina? Lorenzo mi ha detto che hai avuto anche un aumento assurdo di lavoro nell'ultima settimana e mezza"
"Si, e alla fine le cinque persone che dovevo assumere sono diventate dieci e ho anche dovuto aumentare le postazioni di lavoro perché dieci persone in più sono obiettivamente molte.. il fatto che sia la fidanzata di Stephan mi ha fatta conoscere ancora di più ed ora pare che il telefono in ufficio non smetta un attimo di suonare...questa cosa mi piace ovviamente perché più lavoro vuol dire più guadagno....ma vuol dire anche più responsabilità e più cose da gestire...per questo ho nominato ufficialmente Antonella la mia seconda e lei è passata da essere la mia segretaria a dover assumere due segretarie...non mi lamento della quantità di lavoro quindi anche se stavo pensando di trasferire l'ufficio in un altro punto...ormai quell'ufficio è quasi troppo piccolo e ho visionato un magazzino riconvertito in uffici in zona Eur...in più devo occuparmi del casale...non sembra ma io e Stephan nonostante le nostre differenze abissali non ci stiamo scannando, anzi abbiamo le idee molto simili"
"Guarda che questa cosa delle differenze fra te e lui alla fine non è così marcata sai? Anzi credo che voi siate molto simili sotto certi aspetti...e poi siete carinissimi assieme...la foto che lui ha postato l'altra sera era semplicemente favolosa" credo si riferisca alla foto che lui ha postato qualche sera prima, dopo essere tornato da Mosca...io avevo freddo e mi ero infagottata in una sua felpa che mi arrivava alle ginocchia e che avevo dovuto rivoltare due volte sulle mani...avevamo passato la serata a guardare le partite di Europa League in televisione ma mentre io avevo resistito fino al novantesimo lui si era addormentato poco dopo il fischio d'inizio. La foto l'avevo scattata io mentre lui aveva gli occhi chiusi ed era semi sdraiato sopra di me...nonostante non si riferisse ad un momento particolare e fosse molto semplice alla fine aveva riscosso un grandissimo successo fra le sue fan...alcune di quelle che all'inizio non avevano preso benissimo la nostra storia ora stavano iniziando a capire che l'importante era che lui fosse felice. Ovviamente molte continuavano a sperare che io e lui durassimo poco. Nessuno, a parte chi sarebbe intervenuto, sapeva del nostro matrimonio...quello ce lo saremmo tenuto per noi il più possibile "Io sono ancora poco abituata a condividere parte della mia vita con il resto del mondo ma sto imparando ad essere meno tirata..." mentre i giocatori tornano verso gli spogliatoi io decido di immortalare il momento in cui Stephan alza lo sguardo e mi sorride. Non so se tenerlo in memoria di modo da riguardarlo più tardi oppure se metterlo come storia...alla fine decido che la felicità merita di essere condivisa e quindi posto quel sorriso...so che è quello che riserva solo e soltanto a me, so che è un sorriso diverso da tutti gli altri che fa. Ultimamente la sua espressione è notevolmente più rilassata e felice e sembra anche più matura e consapevole...solo io so che il giorno prima ha pianto al telefono quando ha letto le convocazioni di Roberto Mancini e non ha visto il suo nome. All'inizio ha sorriso dicendo che altrimenti il matrimonio sarebbe saltato ma poco dopo ha pianto chiedendosi che cazzo debba fare in più di quello che sta facendo per rientrare in quella lista "È possibile che senta distintamente che farà una partita spettacolare e che segni anche?" Veronica scuote la testa "No, sono sensazioni che spesso si rivelano vere..io sentivo la stessa cosa nel derby che peraltro Lore iniziava in panchina quindi credo che siano cose vere...speriamo che sia così" le stringo la mano e poi ascolto rapita l'inno della squadra giallorossa che risuona nello stadio. Seppur non sia una partita di prima fascia e seppur probabilmente sia abbastanza facile almeno sulla carta l'atmosfera è pazzesca...è strano essere parte di qualcosa di così grande e speciale, io che fino a pochissime settimana prima non ero parte di niente. Fin da quando mamma era morta mi ero ripetuta che stare da sola, provare meno emozioni possibili mi avrebbe preservato da dolori inutili e mi avrebbe permesso di vivere una vita se non felice, almeno soddisfacente...avevo un lavoro che di soddisfazioni me ne dava parecchie ma nulla era paragonabile a veder entrare Stephan in campo o a sentire il suo cognome scandito da tutto lo stadio alla lettura delle formazioni. Ovviamente nessuna soddisfazioni lavorativa, anche il premio che ho ricevuto due anni prima per essere stata una delle imprenditrici rivelazione più di successo, è lontanamente paragonabile a quando quel pallone al 72esimo entra in porta...come da mia sensazione iniziale la partita è positiva per Stephan, anche se manca ancora quel benedetto gol...ma lui non fa una rete normale.. no, decide di dipingere una traiettoria che neppure il più folle avrebbe disegnato, una traiettoria che sembra troppo difficile, troppo strana, troppo esagerata...e invece quel pallone entra e sembra anche facile...e lui dopo aver abbracciata tutti, in particolar modo Lorenzo, alza lo sguardo, sorride e poi ripropone quella M che tutti adesso sanno stia per Martina. Io non riesco a fare altro che annuire impeccertibilmente perché in quell'attimo capisco che nulla vale come quei momenti...Veronica mi abbraccia ed io ricambio quel contatto anche se so di non riuscire a trasmettere molto in quel momento...rimango immobile per almeno due minuti, mentre lo stadio applaude e il suo cognome viene ripetuto a gran voce da tutti i tifosi. Dire che sono orgogliosa di lui sarebbe superfluo e banale, dire che lo amo sarebbe riduttivo, dire che quella è una delle più grandi emozioni che ho provato fino a quel momento forse non è neppure vero...da quando l'ho conosciuto ho provato così tante cose e tutte intense e a volte destabilizzanti da non saper neppure dire se un emozione è più o meno forte delle precedenti...sono semplicemente diverse e tutte hanno un comune denominatore cioè lui. Quel gol, per come è nato e per quello che significa è sicuramente una dellle emozioni più pure e vere...come anche il momento successivo al secondo gol, in pieno recupero, molto più semplice, che non sarà ovviamente fatto rivedere fino all'infinito nei telegiornali, ma che è comunque importantissimo per Stephan e per la squadra e che sancisce la vittoria della Roma per 4-1 "Cazzo Martina, avevi ragione..."
"Posso scendere subito? Non ce la faccio ad aspettare fino a quando rilascia tutte le interviste..sarà uno degli ultimi ad uscire e quindi ci metterà almeno un'ora buona, se non di più ...dici che se scendo adesso mi fanno passare?"
"Tu prova...al massimo ti dicono di no" annuisco e poi cerco con lo sguardo Stephan che è ovviamente tipo l'eroe della giornata e che è il più acclamato anche dagli spalti...fra noi però esiste quella connessione tutta particolare per cui io lo guardo e lui alza gli occhi, ci troviamo non so neppure come in quella confusione...fra noi in quegli attimi passano un sacco di cose, un sacco di parole...sa che io in qualche modo tutto strano gli sto dicendo che sono orgogliosa di lui e che quei due gol che lui ha dedicato a me invece sono tutti suoi. Se li merita come merita di sorridere, anche se le lacrime del giorno prima al telefono fanno ancora un male cane. Gli faccio cenno che scendo e lui annuisce...mi volto e saluto Veronica dicendole che possiamo organizzare una cena assieme per quella sera dato che Lorenzo dovrà presentarsi a Coverciano Lunedì mattina. Lei mi sorride e dice che è perfetto e che possiamo andare a mangiare da loro...la abbraccio e la saluto calorosamente, cosa che stupisce sia lei che soprattutto me. Corro in mezzo alla gente e non so neppure come mai nessuno mi ferma...arrivo a ridosso degli spogliatoi e riesco a raggiungere un punto dove i primi giocatori giallorossi stanno passando per andare a farsi la doccia...non so se sia proibito stare lì, al momento non me ne frega nulla, credo che neppure la polizia potrebbe schiodarmi da quel punto. Quando sento la sua risata in lontananza mi volto e poi sposto chiunque si metta sulla mia strada. Lorenzo si sposta giusto in tempo per non essere travolto dalla sottoscritta che salta in braccio a Stephan. Lui riesce ad acchiapparmi al volo e mi sostiene mettendomi le mani sul fondoschiena. Gli sfioro le labbra con le mie mentre lui ride e mi dice che è completamente sudato "Credo che non me importi nulla. Possiamo andare da qualche parte in questo esatto momento?"
"Adesso? È anche proibito che tu stia qui...aspetta mezz'ora e poi andiamo a casa"
"Ma tu dovrai rilasciare le interviste e ci metterai un sacco e..." poso i piedi a terra e sbuffo allontandomi leggermente "Mi spiace bambina...ci vediamo qua fra poco ok?" mi bacia sulla punta del naso e fa per allontanarsi ma Lorenzo lo blocca e li vedo parlare senza farsi sentire da nessun'altro. Io arretro camminando all'indietro, consapevole che dovrò aspettare un sacco..sono le cinque passate e so che prima delle sette non ci metteremo in viaggio per andare verso casa..ora anche la prospettiva della cena con Veronica e Lorenzo non mi attira più di tanto "Dai vieni con me" Stephan viene verso di me, mi prende per mano e si guarda attorno...si dirige verso una porta che reca sopra la dicitura "Magazzino 1". Quando entriamo ed accendo la luce vedo che dentro ci sono un sacco di palloni e anche delle reti da porta arrotolare ed impilate ordinatamente contro la parete "Abbiamo una decina di minuti...Lorenzo mi coprirà poi però devo farmi vedere nello spogliatoio che altrimenti mi becco la multa...che c'è bambina?"
"Nulla Stephan..volevo solo stare un attimo con te ma a pensarci bene abbiamo tutta la serata e anche domani per stare assieme per cui è una stupidata...ora vai prima che si incazzino veramente.."
"Vuoi sprecare questi dieci minuti in questo modo o vuoi fare esattamente quello che volevi fare poco fa quando mi hai chiesto di andare da qualche parte in questo esatto momento? Mi pare tu abbia detto così no?" annuisco sorridendo perché ovviamente lui ha capito benissimo cosa voglio fare, ma è una follia quindi mi limiterò a baciarlo...mi alzo leggermente sulle punte dato che in scarpe da ginnastica sono più bassa di lui di qualche centimetro e poggio le labbra sulle sue "Bravissimo amore mio..e grazie per le dediche..entrambe..."
"Grazie per il bravissimo e per il resto..." aspetta che io faccia qualcos'altro ma io rimango ferma immobile "Ora puoi andare..."
"Quindi volevi solo dirmi che sono stato bravissimo..." annuisco incrociando le braccia davanti a me...faccio seriamente fatica a non saltargli addosso...Stephan è bellissimo sempre, vestito elegante o sportivo, con l'espressione stanca, con il sorriso oppure con la faccia incazzata...ma in quel momento è molto più che bello...ha una luce nello sguardo che mi attira inesorabilmente verso di lui...il desiderio di sentirlo mio in quel momento fa quasi male, anzi togliamo il quasi...mi basterebbe la classica sveltina contro la parete, anzi in quel momento sarebbe proprio perfetta "No, volevo anche farti scaricare la tensione post partita...è proibito vero? Si è proibito ma al momento non me ne frega un cazzo...anzi credo che pagherei di tasca mia l'eventuale multa che dovresti pagare.. "
"Ho moltissima tensione post partita da scaricare Martina" arretro e lui avanza "E di solito come la scaricate?"
"Devo spiegarti dettagliatamente delle docce e di quanto io avrei pensato a te?" avvampo e mi mordo il labbro inferiore "Bhe stavolta invece di pensarmi nella doccia potresti avermi veramente" gli artiglio il tessuto della maglietta fra i pugni chiusi e lui posa le mani ai lati del mio viso, sul legno della porta chiusa "Non l'ho mai fatto Martina...di avere la mia ragazza disponibile subito dopo una partita, peraltro dove ho fatto doppietta e con un bel gol anche"
"Vorrei ben vedere che ci fosse un'altra folle che ti viene a prendere fuori dagli spogliatoi"
"Effettivamente" mi prende il viso fra le mani e mi bacia...non è tenero, non è reverenziale, non è neppure delicato..è puro fuoco, un fuoco che infiamma anche me e che fa correre le mie mani fino ad abbassargli i pantaloncini ed i boxer...so benissimo che non sarà nulla di quello che è stato fino ad adesso...so che sarà velocissimo, destabilizzante da morire e assolutamente favoloso..ci mordiamo le labbra a vicenda...le mie mani lo toccano e le sue toccano me...mi abbassano i jeans e le mutandine fino a quando, seppur a fatica, entra dentro di me "Ti direi di mettere la gonna la prossima volta ma poi tutti ti vedrebbero le gambe quindi no...dopo a casa sarà più comodo..."
"Va benissimo così..." si, è dannatamente scomodo ma ogni suo affondo è semplicemente favoloso...mi fa battere ritmicamente la schiena contro la porta chiusa ed io mi lascio scappare anche un urlo che lui soffoca parzialmente baciandomi...i freni inibitori li lasciamo completamente da parte, perché non servono freni in quel momento...è l'orgasmo più folle e repentino che abbia mai avuto "Tensione scaricata?"
"In parte...dopo a casa vediamo di scaricarla tutta.." quando gli dico che andremo a cena da Lorenzo e Veronica lui sorride ma mi dice che ad un certo punto sicuramente sarà così stanco che per forza di cose dovremo andare via...
"Domani sera però stiamo a casa e ci facciamo una partita a biliardo"
"Non sono capace lo sai" in verità non è vero e conto di stracciarlo e di fare in modo che debba fare qualche bella penitenza "Ti insegno...tanto poi finiremo a fare altro"
"Biliardo sia domani sera..ora vatti a fare la doccia...la farei volentieri con te"
"Martina..." ridiamo delle mie parole poi lo lascio uscire..si, ok è stato da pazzi, ma lo rifarei da capo senza pensarci due volte....ho il suo odore appiccicato addosso e la prospettiva di averlo tutto per me fino a martedì mattina almeno...quel magazzino mi sembra il paradiso e passare con lui una giornata intera è la cosa che mi serve in assoluto di più in quel momento....rido mentre penso che solo Stephan potrebbe farmi fare quelle pazzie...prima fra tutte giurargli amore eterno fra una settimana esatta...

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