"Martina...." mi riscuoto e cerco di sorridere all'indirizzo dell'amico di Giulio..mi pare si chiami Flavio o almeno credo..sinceramente non me ne frega molto, per non dire che non mi importa nulla di sapere il nome di uno dei testimoni di quello che diventerà mio marito "Scusa ero sovrappensiero...stavi dicendo?"
"Dicevo che sarai contenta che Giulio torni a lavorare a Roma...insomma almeno potrai dedicarti a lui al 100% dato che cederai anche l'attività...è importante per un marito avere una moglie devota accanto e il fatto che tu abbia accettato di non lavorare più è sinonimo che lui ha trovato veramente la donna giusta, quella che lo accompagnerà per tutta la vita..." mantengo una parvenza di sorriso ma in testa mi vorticano così tante domande che al momento non so a quale dare priorità...ma che cazzo sta dicendo? Io che abbandono il mio lavoro? Se Giulio ha messo in giro questa voce non oso immaginare che cazzo abbia potuto dire in giro di me e di quello che sarà il nostro matrimonio "Puoi scusarmi un attimo?"
"Certo" mi allontano cercando con lo sguardo Giulio...alla fine quella che doveva essere una cena con al massimo quattro persone in un ristorante chic si era rivelata una specie di festa organizzata per non so quale imprecisato motivo alla quale c'erano almeno un centinaio di persone. Non eravamo in un ristorante ma in una villa appena fuori Roma di proprietà di qualcuno...ovviamente la serata era già partita con il piede sbagliato quando l'abito che avevo scelto non era stato approvato da Giulio. Aveva questionato sulla profondità dello spacco e sul colore...alla fine ero stata costretta a scegliere un castigato abito nero che di solito stava immobile nell'armadio. L'atmosfera della festa era quella di un funerale...la musica era bassa e di un tipo a metà fra il jazz e quella di un quartetto d'archi...le luci erano basse ed il volume della voce degli ospiti non poteva alzarsi più di un tot, pena la scomunica immediata. Cerco Giulio e alla fine lo trovo in mezzo ad un gruppetto di persone...smoking e bicchiere di champagne in mano sta cercando di recitare la parte di quello che ha tutto sotto controllo ma alla fine si nota benissimo che non appartiene minimamente a quel mondo. Mi accorgo solo in quel momento che la maschera che ha sempre messo addosso non serve a nulla se gli occhi ti tradiscono. Come i suoi genitori prima di lui tenta in ogni modo di stare in un mondo che non è assolutamente il suo. Mi avvicino e gli batto sulla spalla "Posso parlarti un secondo?"
"Certo..." lui si gira sorridendo verso di me e poi mi precede verso un angolo abbastanza riparato "Che cazzo di voci hai messo in giro?" il mio tono di voce non è adatto per quel luogo ma al momento sono così incazzata che non me ne frega assolutamente nulla "Ti pare il modo di parlare?" odia che io dica parolacce così decido che per farlo incazzare ancora di più devo dirne il più possibile "Ripeto...che cazzo di voci hai messo in giro?"
"Non so di cosa tu stia parlando Martina...e poi credo che possiamo parlarne comodamente a casa" incrocio le braccia e batto il tacco a terra "Sai benissimo a che cazzo mi stia riferendo...allora? E poi non reciterò la parte della quasi mogliettina perbene per tutta la serata. Perché il tuo amico mi ha detto che ho deciso di cedere l'attività quando non è assolutamente vero? E non sparare minchiate che non sono in vena.." sono le dieci meno un quarto e quindi mancano poco meno di due ore al 27 ottobre...già quel piccolo particolare non mi sta facendo affrontare la serata in modo molto positivo, se poi Giulio si comporta in quel modo non so come potrebbe concludersi quella festa "Era solo una possibilità...insomma tutte le mogli dei miei amici sono a casa e quindi ho pensato di dire che anche tu stavi valutando la possibilità di lasciare il lavoro" sgrano gli occhi e faccio una risatina "Non prenderò mai in considerazione la possibilità di smettere di lavorare..lo farei solo per una causa molto importante e tu ed il nostro matrimonio non lo siete affatto quindi ora dirai a tutti che ti sei sbagliato e che io continuerò a mantenere l'attività...chiaro?"
"Non credo che questa serata sia il momento più adatto per fare discorsi del genere..."
"Non me ne frega proprio un cazzo se tu ritieni che questo non sia il momento più adatto o meno...tu hai combinato questo bordello e tu lo risolvi...adesso..."
"Non credo che sia una cosa così importante da fare un annuncio in una serata che per me è fondamentale...sai che il mondo accademico è un universo che ha delle sue leggi molto particolari quindi le tue rivendicazioni da donna in carriera dovranno aspettare...e poi se proprio vuoi saperlo sarebbe molto più facile se tu non lavorassi ma stessi a casa come tutte le altre sai?"
"Ma vaffanculo" tento di allontanarmi ma lui mi prende il polso "Non fare la ribelle Martina...sai benissimo che il fatto che tu lavori non è visto di buon occhio dai miei colleghi...insomma so ovviamente che nel 2018 tantissime donne lavorano e ricoprono anche cariche molto importanti ma non vedo perché lo debba fare anche la mia fidanzata, anzi la mia futura moglie...potresti lasciare definitivamente il lavoro oppure fare semplicemente un passo indietro e rimanere solo come nome fittizio all'interno dell'attività"
"Ho costruito lo studio da zero...io ci ho messo soldi e fatica oltre che un sacco di notti in bianco..mi sono fatta letteralmente il culo per portare la mia attività ad essere quella che è adesso quindi non farò nessun cazzo di passo indietro...non me ne frega proprio una minchia che nessuna delle altre mogli dei tuoi amici o colleghi lavori...e poi che cosa dovrei fare a casa tutto il giorno?"
"Ci sono attività più consone alla moglie di un accademico...beneficenza, potresti portare la tua esperienza in qualche attività no profit...insomma la mia immagine sicuramente ne trarrebbe beneficio...e poi ci sono delle cose che dovresti assolutamente evitare, tipo viaggi di lavoro o robe del genere...mica posso far circolare la voce che in questi viaggi magari ti porti appresso l'amante..." scoppio a ridere perché a Venezia è esattamente quello che è successo "Sai che cazzo me ne frega se pensano che ti metto le corna? Credo che in questa sala ci siano più corna che calici di champagne..."
"L'apparenza è tutto Martina, tu dovresti saperlo meglio di tutti dato che hai fatto dell'apparenza la cosa più importante no?" le sue parole mi fanno scendere un brivido freddo lungo la schiena "Ma che cazzo di opinione hai di me?"
"Ti ho scelta per essere mia moglie e non una che lavora e che magari a qualche serata non può presenziare perché ha di meglio da fare"
"Mi hai scelta? Ti sbagli Giulio..ci siamo scelti a vicenda semplicemente perché almeno nessuno ti avrebbe più chiesto come mai non ti eri ancora sposato...ma non mi hai mai detto che secondo un tuo ragionamento che sarebbe potuto andare bene nel 1700 io avrei dovuto mollare il lavoro per dedicarmi ad attività più adatte ad una donna..."
"Te lo sto dicendo adesso..."
"E se io me ne andassi?"
"Non ne avresti il coraggio Martina..sei troppo abituata a questo tipo di vita...e poi perché dovresti andartene? Se vuoi tenere il tuo lavoro tienitelo ma ricordati che senza di me anche tu avresti continuamente la gente attorno che ti chiede come mai sei ancora sola...fondamentalmente Martina non sai stare da sola, hai questo complesso della ragazzina sola ed abbandonata che ti porti dietro da quando tua madre è morta...come io ho bisogno di te tu hai bisogno di me...non serve che fai una tragedia per la tua dannata attività.. manco fosse chissà cosa poi..fai semplicemente l'arredatrice, nulla di più..." vorrei dire qualcosa ma so che lui in parte ha ragione...non sono capace di stare da sola...seppur Giulio sia solo una presenza fittizia accanto a me ormai sono troppo abituata alla nostra coppia..una coppia che solo in quel momento mi sto accorgendo quanto sia sbagliata.
Sbagliata non solo perché io e lui non ci amiamo ma soprattutto perché fra noi non c'è neppure una cosa basilare come il rispetto...io odio il suo essere altezzoso, il fatto che pensi che la ragione sia sempre e solo dalla sua parte mentre gli altri hanno torto a prescindere.. odio i suoi amici che poi non sono affatto suoi amici ma solo un'accozzaglia di gente che non si sopporta l'una con l'altra ma che per qualche strano motivo non posso stare senza il 'gruppo'...e lui non sopporta di me una cosa che lui non avrà mai e che invece io ho da vendere..la determinazione...è vero, gli ho dato l'impressione di non poter stare da sola ma io sono sempre stata sola, anche se lui pensa di no "Non sai un cazzo di me"
"Invece si..sei uguale a me...e un'ultima cosa...quando saremo marito e moglie la maggior parte della cose nella tua cabina armadio dovrà sparire, soprattutto quelle cose con cui vai a correre...con quelle al massimo puoi essere la ragazza di un calciatore ma non sarai mai mia moglie...chiaro?" pensando di aver avuto l'ultima parola Giulio se ne va..rimasta sola fisso le donne che occupano la sala e solo in quel momento mi accorgo di vestire come tutte loro. Giuio mi ha fatto indossare un abito nero, di velluto, con il collo alto e le maniche a tre quarti...è un abito che mi ha comprato lui ma che non avevo mai messo..fondamentalmente fa schifo, mi fa sembrare una di 50 anni, invece di una ragazza di soli 25...afferro il telefono e compongo un numero "Martina..."
"Ciao Radja...ho bisogno del tuo aiuto..."
"Ho saputo da Stephan che...non importa...dimmi"
"Il tuo negozio è aperto? Devo cambiarmi prima di andare da Stephan, alla sua festa di compleanno..."
"Posso farti portare qualcosa da una delle ragazze...se mi dai l'indirizzo dove sei adesso una trentina di minuti e potremmo riuscire a fare tutto..."
"Ti mando l'indirizzo ma ho bisogno anche di un passaggio alla festa..so che sono in zona Piazza della Repubblica...io invece sono poco fuori Roma, in una villa"
"Si tranquilla, faccio tutto io...tu vedi solo di portare il tuo magnifico culo via da dove sei che penso sia con il tuo fidanzato...o ex no?" sorrido "Si, fra poco anche lui saprà di essere il mio ex..devo andare dal fidanzato giusto e convincerlo a sposarmi"
"Con l'abito che ho in mente per te cadrà ai tuoi piedi te l'assicuro" sorrido e poi ringrazio ancora Radja...ora devo solo fare la mia uscita in grande stile..se Giulio pensa che io sia come lui ora gli dimostrerò che si sbaglia di grosso. Vado verso il microfono e l'asta posati in un angolo..credo che fossero inizialmente destinati ad un discorso mio e di Giulio a fine serata, dato che quella è considerata la nostra festa ufficiale di fidanzamento.. io lo romperò invece quel fidanzamento e lo farò in grande stile...Giulio non ha capito proprio un cazzo di me "Buonasera a tutti, posso avere la vostra attenzione?" tutti si voltano verso di me, compreso Giulio che continua a sorridere ma che ha già capito come andrà a finire il mio discorso "So che vi aspettavate che io e Giulio parlassimo a fine serata, insieme, per ringraziare tutti voi per la serata e per darvi appuntamento al nostro matrimonio...ma credo sia doveroso dire che non ci sarà nessun matrimonio" un mormorio di sorpresa si diffonde per la sala mentre Giulio pian piano capisce che non solo farò un uscita degna di essere ricordata per anni ma alla fine lui sarà il cattivo della situazione "Si, lo so...siete sorpresi ma ora vi spiegherò tutto...prima di ogni cosa desidero annunciare che non intendo nel modo più assoluto lasciare il lavoro, né ora né mai e se a qualcuno di voi è stato raccontato diversamente mi dispiace ma non lo farò nel modo più assoluto...tra poco uscirò da quella porta e lascerò che voi concludiate la serata come meglio credete ma prima voglio raccontarvi una storia...molti di voi non mi conoscono così bene, anzi mi conoscono solo come Martina, la fidanzata di Giulio quindi mi presento.. mi chiamo Martina, ho 25 anni, un padre che se n'è andato da casa quando ero piccola, una madre che da allora è diventata alcolizzata e poi è morta, una sorella che non vedo da anni, gestisco una delle attività di arredatrici di interni più famose della capitale, ho una casa di proprietà che ho arredato personalmente e una Porsche..ma nulla di quello che vi ho raccontato finora è il motivo per il quale sono qui adesso a parlare con voi..il vero motivo è che per la prima volta a 25 anni mi sono innamorata e non di quello che in teoria a dicembre sarebbe dovuto diventare mio marito..." Giulio sbianca e qualche risatina inizia a serpeggiare nella stanza "Sapete, ho sempre cercato di tenere a bada i sentimenti, perché quando mia madre è morta ho dato la colpa ai sentimenti che lei nutriva ancora per mio padre nonostante lui l'avesse abbandonata...ho pensato che se avessi chiuso il cuore a qualsiasi tipo di sentimento avrei potuto evitare di soffrire...alla fine avevo il mio lavoro, e pensavo che bastasse ed avanzasse...poi ho incontrato un ragazzo...e lui mi ha fatto capire nel giro di due secondi che erano tutte stronzate.." Giulio fa un passo in avanti ma io scuoto la testa "Non provarci...e tieni pure il tuo anello" mi sfilo il solitario e glielo lancio sorridendo quando lui lo manca e l'anello cade a terra con un tintinnio "Non vi ho detto che il ragazzo di cui mi sono innamorata ma che soprattutto mi ama fa il calciatore" ora il silenzio di tomba fa rimbombare la mia voce sugli altissimi soffitti della sala "Qualche giorno fa gli ho detto che per noi due non ci sarebbe stato futuro ma la verità è che questo..." e faccio un gesto per comprendere tutte le persone e quella villa "....non è decisamente il mio futuro...se non lo avessi conosciuto questa sarebbe stata la mia vita e solo adesso che sto per voltare le spalle a tutti voi capisco quanto sarebbe stata una vita di merda..."
"Ora basta..." Giulio mi raggiunge e tenta di strapparmi il microfono ma io scuoto la testa "Quello che mi ha fatto aprire gli occhi è il fatto che mi hai detto che siamo uguali e probabilmente fino a qualche settimana fa avrei detto che è vero..ma adesso so che non lo è affatto...non siamo uguali e sono molto felice di questo fidati...mi hai anche detto che non so stare da sola ma la verità è che io sono sempre stata sola..si, avevo paura della solitudine ma ci ho convissuto per 25 anni e solo adesso ho capito che esiste un unico antidoto alla sensazione che ho sempre provato e quell'antidoto per me ha il nome del ragazzo che amo...a proposito si chiama Stephan e dato che è abbastanza conosciuto potrebbe capitarvi di vedere una nostra foto assieme che circola su internet a breve...il problema è che forse non mi riconoscerete perché sicuramente non avrò questo orrido vestito addosso ma soprattutto sorriderò e credo che Giulio e voi tutti non mi abbiate mai vista sorridere veramente..."
"Se è per la storia del lavoro Martina..."
"No Giulio non è per la storia del lavoro...è perché fondamentalmente non hai mai capito un cazzo di me...e per la cronaca dato che avevi paura che nei viaggi di affari mi portassi l'amante su quello ha ragione...a Venezia ci sono andata con lui..." lo vedo sbiancare "...peccato che lui non sia il mio amante ma il ragazzo che amo e che spero accetterà di sposarmi a breve...nessuna tenuta dispersa nella campagna e nessuna preparazione di mesi, andrebbe bene anche un bar..." vorrei chiudere lì ma qualcosa mi spinge ad andare avanti "...mi dispiace per come è andata ma non mi dispiace affatto se penso alla persona che mi ha parlato poco fa...sapevo che tu non fossi perfetto ma quello che hai detto prima mi fa veramente schifo...se mai deciderò di lasciare il lavoro o di allentare i ritmi sarà perché ho trovato qualcosa che mi dà più soddisfazioni del mio lavoro....e credo che con Stephan potrà accadere...ma non sarà certo una sua imposizione ma sarà una mia decisione...perché credo che il fatto che la propria donna si senta realizzata a prescindere dal matrimonio dovrebbe essere una bellissima cosa per un uomo mentre tu parli come se fossi nel 1700...il lavoro mi ha letteralmente salvata anni fa e non posso pensare che nel 2018 ci siano uomini che la pensano ancora come te...ma del resto con una compagnia di amici come la tua, che la pensa esattamente come te, cosa posso pretendere? Bhe cerca un'altra donna che stia a casa e che al massimo si dedichi alla beneficenza.. io con te ho chiuso"
"Posso fare terra bruciata attorno a te lo sai"
"Non credo proprio... al massimo sarà vero il contrario ma non mi serve farti terra bruciata attorno Giulio...la tua vita è così piccola ed insignificante che ti fai terra bruciata attorno da solo...e dato che sono magnanima ti permetto di rimanere ad abitare nella mia casa, quella che ho comprato io e in cui tu abiti senza pagare un euro da tempo ormai...verrò nei prossimi giorni a prendere delle cose che mi servono...ora se volete scusarmi devo andare a fare gli auguri al ragazzo di cui sono innamorata..." poso il microfono a terra e poi mi incammino verso l'uscita della villa. Le persone si aprono al mio passaggio mentre Giulio rimane indietro...passo nel guardaroba a prendere la mia borsetta e il giubbottino di pelle che ho tanto insistito per indossare anche se a Giulio non piace..credo di aver insistito proprio per quel motivo...quando sono quasi fuori sento qualcuno che mi rincorre "Che cazzo intendi fare per il matrimonio Martina? Abbiamo sborsato un sacco di soldi"
"Ho sborsato un sacco di soldi se permetti...a casa nostra che da stasera sarà solo tua in cucina ci sono tutti i numeri per disdire...ovviamente io non ho assolutamente tempo per farlo Giulio...non è più affar mio di quello che fai..."
"Pensi che ti lascerò andare via così come se niente fosse?"
"Assolutamente si...è nel tuo interesse Giulio...o vuoi che tutti sappiano che sono anni che ti mantengo dato che i tuoi praticamente ti hanno tagliato i viveri? Ora dovrai cavartela da solo...o trovare una ragazza che ti mantenga ma che poi non lavori e si dedichi alla beneficenza...buona ricerca...se vendi il solitario puoi tirare su qualche cosa" gli sorrido e poi raggiungo la macchina che mi aspetta fuori. È un Suv nero con i vetri fumè...quando apro la portiera del passeggero ci trovo dentro una delle ragazze che avevo già visto al negozio di Radja. Lunghi capelli rossi e sigaretta in bocca mi squadra ridendo "Dio che schifo di abito...vai dietro che ti cambi...a quello darò direttamente fuoco io più tardi...e non dirmi che quello è il coglione che dovevi sposare..." mi volto indietro e fisso Giulio "Si è lui" il diretto interessato intanto si è avvicinato e fissa la ragazza che sostiene il suo sguardo con un sorrisino stampato in faccia "La gente che frequenterai da adesso in poi è questa?"
"Si, e se ti stessi preoccupando del fatto che da ora in poi passerai per cornuto dato che effettivamente ti ho messo le corna dai ovviamente la colpa a me...puoi inventarti qualche storia assurda dicendo che la stronza sono io e che tu non hai nessuna colpa poverino...recita pure la tua solita parte Giulio..."
"Ti pianto su un casino che neanche immagini Martina" sto per rispondere quando il motore del Suv tomba e sento una voce squillante ridere "Non ti conviene...diciamo che ora Martina è entrata a pieno diritto in una specie di famiglia di cui fanno parte anche persone che odiano letteralmente i tipi come te...farai bene a pensarci tre o quattro volte prima di fare qualche stronzata...ora dobbiamo andare...salta su che devi toglierti quel vestito che fa letteralmente cagare...buona serata" sorrido e salgo dietro mentre lei muove la mano in direzione di Giulio, letteralmente allibito, prima di sgommare via "Dio che stronzo...tieniti che devo dare gas...non abbiamo molto tempo...e cambiati per favore" mi tolgo il giubbotto di pelle e butto sul tappetino le scarpe nere con il tacco. Dal sacchetto prendo un abitino d'argento che mi farà notare a chilometri di distanza "Qualcosa di meno appariscente no?"
"Per la fidanzata del festeggiato direi che non può esserci nulla di più perfetto di quel vestito...ed ovviamente ci sono gli stivali alti fin sopra al ginocchio..sopra tieni il giubbottino oppure c'è un pellicciotto nero sintetico..vedi tu..." annuisco e mi tolgo il vestito rimanendo in intimo...per fortuna i vetri fumè mi danno una leggera parvenza di privacy "Quando arriviamo spero di avere cinque minuti per sistemarti i capelli..."
"Grazie...ma è più che sufficiente quello che hai fatto"
"Tranquilla...mi inviterete al vostro matrimonio e mi accontenterò di essere la tua truccatrice ufficiale" mi infilo il vestito che come immaginavo mi arriva giusto giusto a metà coscia. Per fortuna gli stivali superano il ginocchio e l'effetto generale è sexy senza essere volgare...alla fine sopra opto per mettere il pellicciotto nero perché sicuramente Radja si offenderebbe se non lo facessi. Poco dopo il telefono vibra sul sedile "A che punto siete? Ho appena chiamato Lorenzo che ti aspetta fuori...non era proprio contentissimo e vorrà parlarti prima di entrare ma gli ho detto di fare il bravo...spero tu ti renda conto che ci ho messo io una buona parola per te quindi vedi di fare la brava"
"Tranquillo...e grazie di tutto Radja, non so cosa avrei fatto senza di te"
"Probabilmente ti saresti presentata da Stephan con un abito orrendo quindi dovevo fare necessariamente qualcosa...fammi sapere come va..." io e l'ex compagno di squadra di Stephan ci salutiamo mentre il Suv si avvicina velocemente al centro città...man mano che la distanza fra me ed il ragazzo che amo si accorcia lo stomaco mi si attorciglia sempre di più e un senso di nausea crescente mi si diffonde per il corpo "E se non mi volesse più?"
"Ieri è passato al negozio per prendere qualcosa e ti assicuro che definire la sua faccia 'da funerale' sarebbe un eufemismo...non ha sorriso mezza volta e seppur Lorenzo tentasse di coinvolgerlo è rimasto serio per tutto il tempo...so che voleva anche annullare tutto quanto quindi credo proprio che l'opzione che non ti voglia più non sia molto probabile... ovviamente dovrai parlargli sinceramente..."
"Lo so..." so anche che dovrò affrontare sia la collera di Lorenzo sia quella di Manuel, senza parlare di quella dei suoi genitori...quando svoltiamo in piazza della Repubblica sto per svenire..ho le mani congelate che tremano e fatico anche a deglutire "Siamo arrivate....sei pronta?" scuoto la testa così lei spegne l'auto parcheggiandola di traverso davanti al maestoso ingresso di 'Palazzo Naiadi'. Per fortuna nessuno ci dice nulla, grazie anche all'intervento di Lorenzo e Manuel. Non posso affrontarli tutti e due assieme in quel momento, non sono psicologicamente pronta. La mia salvatrice come l'ho ribattezzata fa il giro dell'auto e sale accanto a me sui sedili dietro...tira fuori dalla borsetta delle forcine ed inizia a lavorare sui miei capelli "Lo ami no? Hai sbagliato ma te ne sei resa conto in tempo...ovviamente dovrai conquistare la fiducia delle persone che gli stanno attorno ma a lui basterà uno sguardo e ti perdonerà...gli occhi non mentono ricordatelo...ora fila fuori e vai a prenderti il tuo fidanzato prima che una qualsiasi ragazza cerchi di portartelo via..." a quell'immagine decido che sono stata in quella macchina fin troppo. I miei capelli ora sono acconciati in una specie di coda bassa che gira leggermente fino a posarsi sulla spalla. Abbraccio la ragazza che ora ha gli occhi leggermente lucidi e scendo dal Suv. Il mio comitato di accoglienza non è per nulla benevolo "Radja mi ha chiamato ma non sono affatto sicuro che farti entrare sia una buona idea Martina" il più incazzato dei due è Lorenzo mentre Manuel mi fissa senza parlare "Lore...lasciala stare...se portarla dentro servirà a far sorridere Stephan a mezzanotte facciamola entrare...solamente una cosa Martina...quando ci siamo visti martedi all'Olimpico ti ho detto di non prenderlo in giro e tu hai fatto un passo indietro...spero solamente che se tu ora sei qui voglia dire che hai finalmente preso una decisione e che questa sia di stare con mio fratello...ti do il beneficio del dubbio ma per avere la mia anzi la nostra fiducia la strada è molto lunga ti avviso Martina" annuisco mentre tutte le parole che vorrei dire mi si bloccano in gola "Come sta?" riesco a domandare solo quello "Male...ora vai dentro e cerca di rendere migliore questo compleanno...manca mezz'ora a mezzanotte quindi per le foto di rito con la torta dovremmo avere uno Stephan con il sorriso...segui i palloncini, sali fino alla terrazza e arrivi alla piscina..." annuisco e metto in piede davanti all'altro "Martina..."
"Dimmi" mi volto e Lorenzo mi squadra cercando di capire se darmi una sorta di sua benedizione o meno "Mi sei piaciuta subito quando ti ho vista fuori da Trigoria ma quello che è successo ha inevitabilmente cambiato la mia opinione su di te...però come Manuel voglio sperare che tu abbia finalmente preso una decisione e che soprattutto tu e Stephan possiate essere veramente felici assieme...quindi io e Manuel ora andiamo a prenotarvi una suite qui all'Hotel...poi andiamo a casa sua per preparargli la roba per la trasferta di domani pomeriggio...vi meritate una nottata da sogno...cerca di non farlo stancare troppo però" sorrido e torno indietro per abbracciarlo brevemente prima di fare la stessa cosa anche con Manuel. Poi percorro lentamente la strada piena di palloncini...salgo su uno degli ascensori e schiaccio il pulsante che mi porta fino alla terrazza panoramica...quando esco sono nella zona della piscina...i tavoli sono stati posizionati sotto al porticato che corre intorno alla vasca rettangolare...gli invitati saranno circa un centinaio ma l'atmosfera è totalmente diversa rispetto a quella della festa che ho da poco abbandonato...la musica è abbastanza alta anche se non da affatto fastidio e ci sono un sacco di luci...il panorama attorno è spattacolare...la vista spazia per tutta Roma, soprattutto sulla zona delle vicine Terme di Diocleziano...appena fuori cerco con lo sguardo Stephan ma non riesco a vederlo. Quando sento una mano battermi sulla spalla sobbalzo spaventata..la ragazza che mi trovo davanti è la moglie di Lorenzo "Martina giusto? Stephan è laggiù...vedi di fargli passare il broncio per favore...manca meno di mezz'ora a mezzanotte" non riesco a spiccicare parola così annuisco soltanto e mi muovo velocemente verso di lui. Quando riesco a scorgerlo senza avere la massa di invitati davanti che mi ostruisce la vista vedo che sta parlando con una ragazza bionda...lei sorride e parla un sacco mentre lui annuisce distrattamente..indossa un semplicissimo paio di pantaloni neri ed una maglia dello stesso colore ma a me sembra il ragazzo più bello di tutta la terrazza, anzi surclassa nettamente tutti in quanto a bellezza e magnetismo...non riesco a guardare altri che non sia lui..molte persone mi guardano tentando di capire chi io sia...alla fine la ragazza bionda si allontana con lo sguardo basso..probabilmente sperava di concludere la serata in modo diverso ma il due di picche che ha ricevuto le ha fatto capire che Stephan per quella sera è assolutamente off limits. Peccato per lei che non lo sia solamente quella sera ma lo sia a tempo indeterminato...intendo mettergli una fede al dito al più presto...mentre mi avvicino lui poggia le mani sulla balaustra...nonostante sia fine ottobre e ci siano meno di 20 gradi lui continua imperterrito ad indossare le maniche corte. Quando sono abbastanza vicina chiudo gli occhi ed inspiro il suo profumo che poi non è dato da qualche essenza particolare ma è un profumo solo ed esclusivamente suo...decido che gli poserò semplicemente le mani sui fianchi sperando che lui riconosca il mio tocco. Mi strazia il cuore vederlo lì da solo a pochi minuti dal giorno del suo compleanno...spero che la mia sorpresa gli strappi quel sorriso che a detta di tutti manca dal suo viso da qualche giorno...quel sorriso che amo, quel sorriso che è l'unico capace di far sorridere anche me....

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TI SENTO VIVERE
FanfictionDue stronzi che si odiano dal primo istante....giusto il tempo di capire che forse sono stronzi proprio perché non stanno assieme....