29. AMORE UNICO AMORE

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"Si....ok, non devo forzare troppo..va bene...." ascolto Di Francesco che mi sta parlando ma alla fine non lo capisco un cazzo di quello che mi sta dicendo...sono riuscito a seguire il suo discorso fino a qualche attimo prima, ma in quel momento proprio non riesco a seguire il filo logico delle sue parole "Stephan...mi stai ascoltando?" annuisco e lui ride "Si, la sto ascoltando Mister....ovviamente...." lui annuisce e poi segue il mio sguardo che senza poterlo assolutamente controllare si è inevitabilmente posato su Martina che è entrata nella zona della piscina di Trigoria "Sai che lo sto facendo solo perché dopo l'infortunio il tuo umore è sceso parecchio vero? Quello che vi lascio fare qui oggi è severamente vietato da ogni regolamento possibile ed immaginabile ma dato che spero che sappiate usare il vostro tempo a disposizione nei migliore dei modi...prima il dovere e poi il piacere Stephan...siamo d'accordo?" muovo ancora la testa mentre Martina messaggia al cellulare a bordo piscina. È assolutamente vero, Di Francesco ci sta concedendo il permesso di fare qualcosa che è assolutamente proibito ma credo che abbia perfettamente capito che dopo l'infortunio di qualche giorno prima il mio umore è drasticamente sceso a livelli molto ma molto bassi. Come succede ad ogni calciatore professionista che trova nel correre dietro ad un pallone la sua ragione di vita essere immobilizzato o quasi fa precipitare il mio umore verso un fosco grigio scuro, tendente al nero...al momento solo Martina riesce a risollevarmi e quindi Di Francesco ha acconsentito a questo strappo alla regola....di solito le fidanzate o le mogli dei calciatori mettono piede al centro sportivo raramente o proprio in situazioni molto particolari. Oltretutto la squadra non sta attraversando un momento molto positivo e quindi quello che lui sta permettendo assume un significato ancora più grande "So che questa è una concessione molto grande da parte sua...e non smetterò mai di ringraziarla" Di Francesco annuisce "Porterai Martina alla festa di Natale della squadra vero? Sono stufo di vederti da solo agli eventi ufficiali" sorrido e gli prometto che io e Martina parteciperemo assieme alla Festa di Natale che si terrà a metà dicembre "Ora vi lascio soli..dato che dà brutto tempo questa sera se poi volete rimanere qui non c'è assolutamente problema...ricordatevi che domattina però alle nove arrivano gli addetti del centro...ora meglio che raggiunga gli altri che ovviamente aspettano me per partire per la trasferta..ci vediamo quando torniamo...posso andare a salutare Martina oppure mi fulmini come successo con Davide poco fa?"
"Non ho assolutamente fulminato Davide poco fa"
"No, certo che no..." Di Francesco si allontana e aspetta che Martina smetta di digitare velocemente al telefono. Gli vado dietro cercando di tenere a freno la gelosia che inevitabilmente mi assale quando qualsiasi altra persona appartenente al genere maschile si avvicina a Martina. Succede già normalmente, figuriamoci se lei indossa un due pezzi nero...che poi abbia sopra un accappatoio bianco poco importa...sono geloso anche del mio allenatore ma non posso ovviamente farglielo vedere anche se credo che la mia faccia dica già abbastanza. Martina parla brevemente con Eusebio, poi lui si allontana facendomi cenno di fare il bravo...io cerco di fare l'espressione più professionale che riesco a fare in quel momento ma non sono assolutamente sicuro di riuscirci. Solo quando lui esce e poco dopo sentiamo il pullman della squadra allontanarsi in direzione Fiumicino posso finalmente prendere Martina fra le braccia e posarle le mani sulla schiena avvicinandola a me "Ciao bambina"
"Ciao amore mio... senti io devo mandare della mail di lavoro...tu puoi fare gli esercizi alla bicicletta in acqua poi ti raggiungo per il resto della nostra tabella di marcia...guarda che Di Francesco è stato categorico...fai il bravo El Shaarawy che devi rimetterti in piedi il più presto possibile...siamo ad inizio dicembre e prima di Natale ti voglio di nuovo in campo"
"A proposito di Natale il 18 mi pare ci sia la festa della squadra all'Auditorium della Conciliazione, ovviamente sei invitata anche tu. Sarà la nostra prima uscita ufficiale come coppia ed è un avvenimento molto importante quindi segnatelo sull'agenda..."
"Devo iniziare a cercare l'abito allora...ora fila che ti tengo d'occhio" mi spinge verso la piscina ma io la tengo stretta e prima di allontanarmi per iniziare a fare gli esercizi le strappo un bacio. Martina sorride e continua a farlo mentre riprende il telefono..continuo a guardarla mentre entro in piscina e salgo sulla bicicletta. Non posso fare molto in quei giorni, la lesione di secondo grado al flessore mi costringe a fare poco o nulla ma non voglio forzare il rientro e per una volta voglio rispettare i tempi che i medici mi hanno dato...dovrei riuscire a tornare per le ultime gare dell'anno, prima della sosta che porterà me e Martina in un bel posto al caldo. Non vedo l'ora di portarla da qualche parte lontano da tutto e tutti. Da quando ci siamo conosciuti siamo entrati in un vortice di mille cose da fare e da decidere, abbiamo stravolto completamente le nostre vite anche se devo dire che lei è stata quella che ha sconvolto maggiormente i suoi ritmi e le sue abitudini. Io aspettavo da una vita una ragazza come lei mentre Martina alla fine ha dovuto solo prendere atto del fatto di essersi innamorata senza volerlo...che poi si sia innamorata di me non so quanto sia stata una fortuna "So che vorreti stare in aereo con gli altri in direzione trasferta ma dovrai sopportare la mia presenza quindi..." mentre continuo a pedalare le faccio il dito medio e lei ride "Senti ma per questa festa di Natale cosa mi devo mettere?"
"Un vestito lungo..magari blu notte, dato che io avrò la divisa elegante della squadra che è blu....ovviamente farai sfigurare tutte le altre..." già me la immagino fasciata in un favoloso abito blu scuro...sorrido involontariamente e lei scuote la testa "Non starai pensando a qualcosa di vietato ai minori vero?" scuoto la testa, tanto Martina sa benissimo che sta pensando esattamente a quello, a qualcosa di illegale. Del resto faccio veramente fatica a non pensare a qualcosa di proibito quando ce l'ho intorno. Dopo la nostra litigata abbiamo chiarito parlando un sacco e poi facendo l'amore...per la prima volta mi sono totalmente aperto con una ragazza, le ho mostrato tutte le mie paure ed i miei timori...non mi è mai piaciuto molto mostrarmi debole soprattutto davanti ad una ragazza ma farlo con Martina mi ha fatto capire che se fatto con la donna giusta e lei indubbiamente lo è non è una cosa negativa, anzi "Comunque non è assolutamente vero che in questo momento vorrei essere con gli altri...ovviamente mi pesa non giocare ma ti assicuro che non è proprio male stare qui con te..ora hai finito di mandare quelle mail o devo requisirti il telefono fino a domattina? A proposito.. stiamo direttamente qui dato che mi sa che fra poco inizia a piovere?"
"Dormiamo a Trigoria?" lei batte le mani e sembra una bimba ma allo stesso tempo i suoi occhi brillano di una luce a metà fra il diabolico e l'eccitato "Si, dormiremo nella stanzetta che dividiamo io e Lorenzo...ora vieni qua che mi devi aiutare a fare gli esercizi?"
"Arrivo...." Martina chiude il telefono e lo molla su una seggiola poi cammina fino al bordo della piscina...la seguo con lo sguardo perché è impossibile non farlo. Non mi è mai capitato di essere così focalizzato su una ragazza da non vedere altro che non sia lei. Ho avuto ragazze belle, bellissime, molte che si definirebbero delle fighe pazzesche ma mai nessuna ha saputo catturare la mia attenzione come sa fare Martina. Arrivata al bordo scalvia via le infradito, fa cadere a terra l'accappatoio bianco e poi mi fissa con le mani sui fianchi "Quindi preferisci stare con me piuttosto che con i tuoi compagni?" si lega i capelli in uno chignon morbido da cui sfugge qualche ciocca.
"Diciamo che alcune cose che posso fare con te non potrei assolutamente farle con loro... non sarebbe proprio il massimo bambina...ora vieni qua" Martina scende la scaletta e poi mi raggiunge. L'ho vista decine di volte in intimo, decine di volte l'ho vista con molte meno cose addosso, la vedo quotidianamente senza nulla che copra il suo bellissimo corpo quindi non so perché vederla con un normalissimo costume due pezzi nero mi faccia quell'effetto...sarà che non ho ancora avuto modo di vederla sfoggiare il suo fisico da urlo su una spiaggia o in piscina. Non che questo pensiero non mi faccia venire il mal di testa dato che sarò gelosissimo di Martina in quella versione "Tieni a freno i tuoi bollenti spiriti  El Shaarawy..sei qui per allenarti, non per fare cose strane con tua moglie in piscina...tieni a posto le mani"
"Martina...." nonostante sfoderi la mia voce e la mia espressione da cucciolo lei scuote la testa "E vedi di darti una regolata con Davide che fra un pochino non oserà neppure guardare nella mia direzione per paura che tu lo chiuda in uno stanzino e butti la chiave....era carino con quella felpa rossa comunque" Martina si mette dietro di me che pedalo ancora sulla bicicletta messa in acqua "Anche io sono carino con quella felpa Martina...molto più di lui sicuro" posa le mani sui miei fianchi e mi bacia il collo "Non sei il più carino della squadra Stephan"
"Stronza" lei ride e anche io sorrido perché quelle schermaglie fra di noi, il nostro pigliarci per il culo fanno parte della nostra routine "Ora pedala che ti mancano ancora cinque minuti poi passiamo agli esercizi con i pesetti....che peraltro ho dimenticato fuori dalla vasca...torno subito" Martina si sposta e percorre a ritroso la strada fatta poco prima. Secondo me era tutto calcolato perché lei che esce dalla vasca sgocciolando acqua dappertutto è qualcosa che sapeva benissimo mi avrebbe impedito di concentrarmi...lei mi deconcentra sempre ma nella versione sirenetta è veramente qualcosa di unico. Quando torna reggendo i pesetti che dovrò agganciare alle caviglie sorride "Qualche problema?"
"Assolutamente no" a parte che continuare a pedalare sta diventando una lenta agonia "Mi pareva che avessi qualche problemino" mi posa la mano sul fianco e poi mi bacia la spalla "Nessun problema bambina...se vuoi controllare di persona fai pure" fermo la pedalata e le afferro la mano "A che gioco stai giocando Stephan? Perché se inizio a giocarci anche io non so come va a finire...so essere molto pesante se voglio"
"Siamo da soli...e lo saremo fino a domattina quindi direi che possiamo anche giocare in maniera pesante...tu reggi il mio ritmo?"
"Bisogna vedere se tu reggi il mio" sposta la mano e me la posa sui pantaloncini neri poi mi lecca le labbra prima di mordermi il labbro inferiore "Dimmi che sono l'unico ragazzo che vorresti fosse con te in questa piscina"
"Sei l'unico...direi che questa frase può essere usata per moltissime cose che mi riguardano da quando ti conosco...sei l'unico...punto...ora scendi che andiamo a fare gli esercizi...che poi mi sa che mi devo occupare di un'altra parte del tuo corpo che reclama la mia attenzione"
"Possiamo occuparcene adesso no?" scendo dalla bicicletta e la prendo per la vita "Assolutamente no, ora devi fare altro" riesco comunque a baciarla un pochino prima che lei si stacchi e mi intimi con l'indice di andare a bordo vasca di modo che lei riesca ad agganciarmi i pesetti alle caviglie. Peccato che per farlo lei tocchi molto altro oltre alle caviglie e che non perda occasione per strusciarsi addosso a me "Sei già andato ad un evento ufficiale con una ragazza no?" mentre io muovo le gambe sott'acqua lei si siede sul bordo della piscina con l'acqua che le scende dalle punte dei capelli e le gambe in acqua che si muovono avanti ed indietro "Si, quando ero a Milano..." era un evento della fondazione benefica del Milan come quest'evento che si svolgerà a Roma sarà organizzato dalla Fondazione Benefica 'Roma Cares'...anche allora era quasi Natale e come allora questa serata sarà l'occasione per raccogliere fondi e per scambiarsi gli auguri "E com'era andata?"
"Bene...era forse il periodo migliore della mia storia con la mia ex ragazza" diciamo che poi da quel momento in poi le cose erano andate sempre peggio, fra tira e molla e ripicche varie "E da allora sei sempre andato da solo agli eventi?" annuisco continuando a muovere i piedi con i pesetti attaccati. Se normalmente quello è un esercizio che non mi crea minimamente fastidio quel giorno la gamba destra mi tira e ogni volta faccio una smorfia di dolore. So che il recupero da questi infortuni è lentissimo a volte,  gli infortuni muscolari sono spesso e volentieri molto peggio che la rottura del legamento delle ginocchia perché il rischio di ricadute è altissimo e la voglia di rientrare combinata con una valutazione errata dei tempi di recupero può essere fatale. Farmi male in quel momento non era proprio nei miei piani...era un periodo che le cose fra campo ed extra campo sembravano finalmente girare per il verso giusto ma non posso certo cambiare quello stato di cose. Posso solo accettarlo e cercare di recuperare senza forzare troppo. È anche vero che è la prima volta che ho accanto qualcuno in un momento del genere e sento l'appoggio incondizionato di una ragazza "Ti pesava?"
"Un sacco.." mi sposto leggermente e mi metto proprio davanti a lei. Mi appoggio alle sue ginocchia per fare gli esercizi "Posso averti come fisioterapista ogni giorno?"
"No, perché dovrei fare la fisioterapista anche agli altri infortunati e credo che tu non saresti molto d'accordo....come va la gamba?"
"Bene..." lei mi guarda dubbiosa..sa perfettamente quando cerco di mascherare quello che realmente provo "Stephan...non fingere per favore...credi che non veda le piccole smorfie che fai quando pensi che io non me ne accorga?" Martina è la prima che non mi permette di sfuggire a quello che provo...sono sempre stato bravo a fingere con gli altri che le cose andassero bene o che comunque andassero meglio di quanto in realtà mi sentissi "Fa abbastanza male...dopo mi fai un massaggio?" Martina annuisce sorridendo poi intreccia le dita alle mie e mi sostiene mentre io continuo a fare quegli esercizi che odio profondamente...del calcio amo il campo e correre ma sopporto poco tutto il contorno a volte. Anche stare in palestra mi stufa spesso e volentieri ...ho bisogno costantemente del contatto con il pallone e non poter giocare fa precipitare il mio umore a livelli bassissimi. Avere accanto Martina però riesce a farmi vivere quel periodo con un pochino meno di ansia, anche se sto comunque contando i giorni che mi separano dalla fine di quell'ennesimo periodo di stop "Di cosa parlate tu e gli altri quando siete qui?"
"Le solite cose...non pensare che spettegoliamo come voi donne.."
"Infatti penso che siate molto ma molto peggio...allora? di cosa parlate?" non le dirò mai che ultimamente io parlo solo e soltanto di lei e di quanto sia felice da quando stiamo assieme "Di nulla di speciale bambina....pensiamo ad allenarci mica a parlare di quante volte lo facciamo con le mogli o le fidanzate quando torniamo a casa"
"Ecco appunto..non entrare nei particolari Stephan..." sorrido e mi accorgo di arrossire ma anche Martina ha le guance rosse e quindi non mi preoccupo più di tanto "Non per farti gongolare ma di te non posso certo lamentarmi bambina...sotto tutti i punti di vista...ovviamente non dirò ai miei compagni quante volte lo facciamo perché sarebbero invidiosi, soprattutto Davide..anzi a lui dovrei dirlo così schiatta d'invidia"
"Cretino che sei...dai fai ancora una serie da dieci che poi ti riposi un pochino...."
"Come sei professionale...non puoi scendere in acqua con me?" Martina scuote la testa "Di Francesco mi ha fatto promettere di fare la brava...quindi prima il dovere e poi eventualmente il piacere se non sei troppo stanco.. sei stanco?" scuoto la testa anche se non è totalmente vero che non sono stanco. Non mi sono fermato un attimo da quando la Roma si è radunata a luglio e con tutte le cose che sono successe da allora sia in campo che fuori sono stanco sia fisicamente che mentalmente. Avrei bisogno di una vacanza, decisamente lunga e lontano da ogni cosa..l'ideale sarebbe io e Martina su una spiaggia pressoché deserta per almeno un mese ma dato che non è possibile mi accontenterei di anche tre giorni, per poi magari concederci qualche giorno da normalissimi turisti da qualche parte. Non ho ancora deciso dove portarla a cavallo fra fine dicembre ed inizio gennaio....la pausa dovrebbe essere di una settimana circa, magari qualche giorno in più e l'ideale sarebbe prendere un aereo per andare lontano, solo io e lei. Avevo pensato al Messico dove ci sono sia le spiagge che un sacco di posti da visitare "Amore mio...vieni qua" mi fa cenno di avvicinarmi ed io faccio qualche passo in avanti. Alzando il viso posso guardarla negli occhi e vedo quanto anche lei sia stanca "Non sono una moglie proprio perfetta sai? Non ti faccio dormire abbastanza..."
"Fa niente...stare a guardare te è molto meglio che dormire fidati...e poi sei perfetta sotto altri tremila punti di vista..." le bacio la pancia e la sento ridacchiare "Come state voi due?"
"Bene...e le nausee negli ultimi due giorni sono diminuite quindi va decisamente meglio...ovviamente ho un sacco di cose per la testa ed il fatto che sono una perfezionista nata non aiuta di certo ma stiamo bene...ora quello da curare sei te..." sorrido continuando a baciarle il pancino che è ancora piatto piatto ma che fra qualche tempo comincerà a far vedere il piccolo segreto che porta dentro "Pensi che i tuoi genitori saranno contenti quando sapranno che sono incinta?" credo che non solo saranno contentissimi ma saranno al settimo cielo. Pur essendo più grande di me e pur stando con Giulia da parecchio tempo Manuel e sua moglie continuano a rimandare la questione Nipotino come la chiama mia madre ma so che sia lei che mio padre vorrebbero al più presto un erede "Saranno felicissimi, come lo sono io....hai un piccolo pezzettino di me dentro di te e questa credo sia la cosa più bella che due persone possono decidere di fare nella vita...mettere insieme due minuscoli pezzettini di loro stessi per creare qualcosa di completamente nuovo..." mentre parlo finisco gli esercizi "Fatto..quando usciamo dalla piscina vado in palesta a fare gli esercizi per la parte superiore e la gamba sinistra...secondo te posso dare qualche calcio al pallone?"
"Ma anche no....stai buono prima che poi Di Francesco se la prende con me...mi ha ripetuto tremila volte che è assolutamente proibito fare quello che ci ha concesso di fare...."
"Ma non stiamo facendo nulla di male..." anche se la gamba ora mi fa abbastanza male e fatico a piegare il ginocchio ancora leggermente gonfio mi tolgo i pesetti e li mollo sul bordo della vasca, accanto a Martina "Vero...ma credo che i tuoi pensieri non siano proprio da angioletto...o sbaglio?" i miei pensieri su di lei non sono mai casti e da angioletto, ma se la guardo mentre si morde il labbro inferiore e mi passa le dita fra i capelli diciamo che i pensieri virano verso qualcosa di completamente vietato ai minori "Non sbagli per niente...ora cosa facciamo? Pensi di poter esaudire qualche mio desiderio o rimandiamo a dopo quando saremo nella stanzetta soli soletti?" le bacio ancora la pancia prima di scendere leggermente..quando le bacio la parte inferiore del costume la sento ridere "Aspettiamo dopo...ora devi pensare a finire gli esercizi" Martina sposta leggermente il sedere indietro ma io la blocco posandole le mani sulle natiche "Sei proprio sicura?" lei annuisce ma i suoi occhi e il fatto che continui a mordersi quel benedetto labbro inferiore mi raccontano una storia molto diversa "Prima non ti ho detto la verità...quando siamo qui parlo soprattutto di te e di quanto mi piaccia stare insieme a te...ti chiamo la mia 'bambina' anche se so che a te non piace...o almeno tu dici che non ti piace che ti chiami così ma secondo me sotto sotto questo nomignolo ti piace molto e ti è piaciuto dalla prima volta che l'ho usato...te lo ricordi?" Martina annuisce "Lo odio quel nomignolo..."
"Invece ti piace...perché sei la mia bambina....e lo sei stata da quella sera...ora scendi in acqua per favore che voglio dirti una cosa?" Martina alza gli occhi al cielo sbuffando ma mi dice di spostarmi e scende nella piscina incollando il suo corpo al mio "Dimmi"
"Quando siamo qua oltre a parlare di voi sai cosa facciamo?" le poso la mano sul fianco poi scendo verso il basso e mi sposto in avanti. Stavolta però non mi fermo all'esterno del suo costume ma supero il tessuto e la tocco. Lei ovviamente non si ritrae anzi sorride e allarga leggermente le gambe "Pensiamo a cosa faremmo con voi qui..in questa piscina...fino a quando non ti ho conosciuta le mie fantasie non avevano un volto, invece adesso per fortuna aggiugerei, i miei pensieri che non sono per nulla innocenti hanno una protagonista ben precisa e sei tu brutta stronzetta..." la volto e Martina appoggia le mani al bordo...le mie dita tornano a torturarla mentre le bacio il collo "Ora sarò l'unico che potrà trasformare le sue fantasie in realtà...vuoi che le trasformi in realtà vero? Dimmelo che mi vuoi quanto io voglio te" lei sta zitta ma quando blocco le dita e faccio per spostarle, negandole il piacere che sta cercando, solo allora lei mi dice che mi vuole esattamente come io voglio lei...Martina fa ancora fatica a lasciarmi il controllo a volte, lei che è sempre stata abituata a gestire in prima persona ogni cosa, anche le situazioni da bollino rosso. Io però ho bisogno di avere il controllo a volte, voglio che lei mi dica che l'attrazione che sento verso di lei è la stessa che lei sente verso di me...ho bisogno di sapere che siamo in due a non saper gestire quella passione che sembra non scemare mai, anzi che sembra aumentare ogni volta. La faccio venire poi la faccio voltare e la bacio. Vado completamente ad istinto con lei, non pianifico nulla...cerco di mantenere il controllo ma immancabilmente finisco per perderlo, a favore di qualcosa che non ho mai provato prima...ci spogliamo, poi entro dentro di lei....il dolore passa in secondo piano...convoglio la tensione e la rabbia in qualcosa di molto più produttivo e piacevole...da quel momento quando entrerò lì dentro riuscirò solo a pensare ai suoi sospiri, ai suoi 'ancora', alle sue gambe agganciate ai miei fianchi e a quell'attimo perfetto, dove io e lei non esistiamo più ma nasce qualcosa di molto più grande...quando le dico ti amo e lei sussurra 'anche io' il primo tuono scuote il centro sportivo. Sembra un segno del destino, piove come quella prima sera, noi di passi avanti ne abbiamo fatti un sacco ma siamo sempre gli stessi di allora...folli, innamorati, senza controllo, assolutamente in balia di qualcosa di decisamente più grande di noi, ma probabilmente più grande di ogni altra cosa...il nostro amore...immenso e sconfinato, qualcosa che non pensavo neppure di poter mai provare....

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