26. AVER PAURA D'INNAMORARSI TROPPO

565 15 0
                                    

"Cazzo...." mi siedo di botto sul letto e guardo nella penombra della camera da letto...a volte faccio ancora fatica a riconoscere quella stanza come la mia camera da letto, quella che dividerò con Stephan fino a quando il casale non sarà ristrutturato e pronto da abitare "Stephan..." pianto i piedi a terra e mi alzo di botto ma un capogiro mi fa barcollare leggermente...metto velocemente da parte quel dettaglio però, insieme alla nausea e al senso di malessere generale che sento...la mattina ultimamente non sono mai in formissima ma riesco a nasconderlo abbastanza bene a Stephan...sono incinta da due settimane o poco più ma a quanto pare la mattina sarà fin da subito il peggior momento della giornata per quanto mi riguarda...ora però devo capire che cazzo sta succedendo in cucina...a piedi nudi corro verso i rumori "Amore mio...che succede?"
"Nulla...torna a letto...adesso arrivo subito" quello che è appena successo in cucina non lo definirei 'nulla'...una piccola pozza d'acqua si sta raccogliendo a terra, e le gocce stanno continuando a scendere da una bottiglia rovesciata sul piano accanto al lavandino. Stephan rimette a posto la bottiglia sbuffando "Ti aiuto"
"Faccio da solo..." non lo ascolto e acchiappo prima di lui lo straccio per asciugare. Mi accuccio a terra e in pochi secondi metto a posto il disastro che lui ha combinato "Avevi sete?"
"Si e volevo prendere un antidolorifico perché mi fa male tutta la gamba..." abbasso gli occhi e vedo quanto lui faccia ancora fatica ad appoggiare la gamba a terra...il ginocchio è abbastanza gonfio, ma credo sia una conseguenza della botta presa...quello che ora è messo peggio è l'umore di Stephan "Te lo prendo io l'antidolorifico...vai a letto che te lo porto lì...sono solo le sei, possiamo dormire ancora un pochino"
"Non ho più sonno...mi metterò a giocare alla play...sto qui in salottto così tu puoi tornare a dormire tranquilla.. sono solo un peso adesso come adesso.." apro la bocca ma poco dopo la richiudo decidendo che per ora lascerò stare Stephan. Ho imparato che devo stargli vicino a prescindere da quale sia il suo umore ma devo anche lasciargli i suoi spazi "Va bene...allora ti porto tutto in salotto" lui annuisce e poi cammina zoppicando fino al divano. Gli preparo un bicchiere d'acqua e la pastiglia e poi gliela allungo "Vado in bagno..." lui annuisce distrattamente mentre accende la televisione...sembra un bambino piccolo a cui hanno appena tolto il giocattolo preferito. Quando arrivo in bagno e mi guardo allo specchio sbuffando mi accorgo di quanto sia difficile gestire non solo se stessi ma anche una persona che ora come ora è come se dipendesse da te per fare la maggior parte delle cose. So che sarà una cosa di pochi giorni, perché poi lui tornerà pian piano ad essere lo Stephan di prima ma fino ad allora è come se avessi a che fare con un bambino capriccioso e a volte un pochino stronzo....la nausea torna a farsi sentire ed io sbatto la porta per non far sentir a Stephan che sto male. Lui ora non ha certo bisogno di preoccuparsi per me...sono solo nausee mattutine che passeranno ben presto. Ovviamente devo fare colazione, altrimenti quel buco allo stomaco non passerà e avrò sempre quella sensazione di qualcosa che mi gira per lo stomaco e non è proprio una sensazione piacevole "Bambina...stai male?"
"No, sono solo nausee perfettamente normali" la porta si apre e la faccia preoccupata di Stephan fa capolino "Da quanto vanno avanti?"
"Qualche giorno...ma non sono in punto di morte Stephan..."
"Perché non me l'hai detto? E soprattutto come ho fatto a non accorgermene?"
"Perché mi chiudevo in bagno quando dormivi ancora e poi alcune mattine come ieri per esempio non c'eri quindi non te ne potevi accorgere" sono ancora accovacciata accanto alla tazza e la stanza mi gira letteralmente attorno "Sei bianca cadavere Martina..."
"Ora passa...basta che metto qualcosa nello stomaco.. anzi perché non prepariamo una colazione come si deve? Ti piacciono i pancake?"
"Un caffè e qualche fetta biscottata vanno più che bene...non devi prepararmi i pancake Martina" mi rimetto in piedi e lo fisso incrociando le braccia "Stephan....smettila di fare lo stronzo perché va a finire che ti scopo da qualche parte per farti passare la luna storta e non so se reggeresti quello che ho in mente di farti..."
"Io non reggerei?" lui scoppia a ridere mentre io mi lavo i denti dandogli la visuale del mio fondoschiena mentre sono piegata sul lavandino "Si, non reggeresti...ricordati che alle undici dobbiamo essere a Trigoria quindi ora facciamo colazione poi semmai passiamo a fare altro" lo spingo di lato ma lui mi prende per il polso e mi sbatte neanche troppo delicatamente contro al muro accanto alla porta del bagno "Scusa per prima...solo che odio dipendere da qualcuno e volevo solo un pochino d'acqua e la pastiglia...e speravo che stamattina il ginocchio fosse meno gonfio invece è peggio di ieri sera"
"Ti sei fatto male neppure 12 ore fa quindi è perfettamente normale che tu abbia gonfio anche il ginocchio...uno ti ha preso in pieno e ti ha sbattuto a terra dopo che tre minuti prima eri già scivolato...non puoi pretendere che tu stia bene già oggi...vedrai che domani andrà meglio di oggi e dopodomani meglio di domani..."
"Sei saggia bambina" sorrido e gli poggio le mani sui fianchi "Sei riuscito a riposare un pochino stanotte? Ti sei agitato parecchio..." gli passo le dita fra i capelli cercando di metterglieli a posto ma alla fine glieli scombino ancora di più...a volte, come in quel momento, sembra molto più giovane del suoi 26 anni, sembra quasi un bambino spaurito...solo gli occhi fanno intuire quello che ha dentro che è un mondo molto articolato e molto più complesso di quello che si potrebbe pensare e che appare all'inizio...ha un sacco di lati diversi, molti nascosti così in profondità che non vengono fuori se non quando un evento fa emergere una nuova sfaccettatura del suo carattere...
"Lo so...solo che mi dava fastidio la gamba in qualsiasi posizione la mettessi...odio stare male" punta le mani ai lati della mia testa e posa la sua fronte sulla mia "Lo so...e dimmi se posso fare qualcosa per renderti meno pesante questo periodo in cui dovrai stare fermo per forza di cose...." gli traccio il profilo del viso con la punta delle dita e lui segue il mio movimento muovendo il viso...sembra un gatto che stia facendo le fusa al mio tocco e se non fossi già innamorata persa di lui il mio cuore in quel momento si scioglierebbe letteralmente...
"Facciamo i pancake e poi facciamo colazione assieme, cosa che di solito facciamo di corsa...oggi invece abbiamo tempo...e poi ti insegno a giocare alla play....ti metti il simulatore?" scuoto la testa perché ho paura di indossare quel coso infernale ma lui sfodera la faccia con cui mi convincerebbe a fare qualsiasi cosa ed io capitolo "Ti prego.."
"Va bene...poi ci inventeremo qualcos'altro per far passare il tempo..." tento di sgusciare via ma Stephan mi tiene per il polso e incolla la sua bocca alla mia "Buongiorno bambina"
"Buongiorno amore mio..." perdiamo dieci minuti almeno a baciarci sulla soglia del bagno poi riesco a correre via, aiutata dal fatto che lui non riesce a starmi dietro. Quando arrivo in cucina allineo sul tavolo le cose che gli serviranno per apparecchiare, mentre io mi dedico a fare i pancake "Affetto anche delle frutta...e poi puoi eccezionalmente concederti anche una fetta di pane con la Nutella ma solo una sia chiaro..."
"Sicura di riuscire a portarmi a Trigoria? Altrimenti chiamo Lorenzo o qualcun'altro se non te la senti" scuoto la testa mentre sbatto tutti gli ingredienti nella ciotola "Sicura...poi posso rimanere lì oppure devo andarmene via e tornare dopo? Perché se posso rimanere lì mi metto in un angoletto e mi porto del lavoro da fare...ho già scritto ad Antonella che non sarei andata in ufficio ma ho dei progetti da ultimare e delle telefonate da fare...se però non posso rimanere lì prendo la macchina e schizzo a casa per lavorare qui e poi tornare a prenderti"
"Puoi rimanere tranquillamente lì..." annuisco con la testa in parte proiettata a quello che devo fare...posso benissimo preparare i pancake e contemporaneamente pensare alle scadenze che ho in ufficio. Di solito a Natale concedevo i canonici giorni di vacanza cioè il 25, il 26 e il primo gennaio oltre a concedere qualche giorno extra solo a chi me lo richiedeva con largo anticipo ma quest'anno ho deciso che lascerò gestire tutto ad Antonella. Dal canto mio continuerò a lavorare fino a quando io e Stephan partiremo, non so ancora quando e per andare dove "Sicura che tu stia bene?" mi sorprende abbracciandomi da dietro e posandomi le labbra sul collo mentre accendo il fornello "Sicura..sono solo nausee mattutine e sono perfettamente normali..so che avresti voluto saperlo ma non ci potresti fare nulla comunque...basta che mangi qualcosa..."
"Quando andiamo a fare la prima visita?" rido sentendo che lui dice 'andiamo' quando sarò solo io a fare la visita. Lui mi accompagnerà soltanto ma mi piace che lui si senta partecipe di questa cosa al 100% "Pensavo di sentire la mia ginecologa la prossima settimana...possiamo andarci prima di natale se per te va bene"
"Tanto fino ad allora non giocherò più quindi..." so che non lo fa apposta ma questo suo infortunio sta diventando il centro dei suoi pensieri e non voglio che sia così..voglio che lui guardi oltre quel problema che ha avuto la sera prima "Ma farai comunque le terapie no? Quindi riuscirai comunque a viverti Trigoria e quello che succede...e poi riprenderai a giocare prima di Natale...so che salterai alcune partite importanti come quella con l'Inter e forse anche la Juventus ma ce ne saranno tante altre no? Ora spostati che devo far girare il pancake" Stephan fa un passo di lato e mi guarda mentre faccio girare il primo pancake...proseguo con gli altri mentre lui mi fissa come se stessi facendo una cosa complicatissima. Poco dopo possiamo sederci a tavola, ordinatamente apparecchiata da Stephan...raramente riusciamo a fare colazione assieme come si deve, spesso beviamo un caffè in piedi perché facciamo tardi...e pensare che prima di conoscere lui la colazione la saltavo direttamente, bevendo solo un caffè al bar prima di andare in ufficio "Sai anche cucinare molto bene...non lo avrei mai detto quando ci siamo conosciuti sai?"
"Ma se ti ho fatto la cacio e pepe la seconda sera? E poi ho dovuto imparare a fare da mangiare molto presto per me e Luna quindi....mica potevamo morire di fame...mamma ha cucinato raramente dopo che papà se n'è andato"
"Hai mai pensato di cercarlo?"
"L'ho fatto due anni fa...ma non è andata molto bene quindi..." non ne ho mai parlato con nessuno e anche io e Stephan non siamo mai andati sull'argomento "Non me lo avevi mai detto...ti va di parlarmene?"
"Siamo andati a cena assieme...sembrava andare tutto più o meno bene, almeno fino a quando lui non ha parlato di mamma...so che era affatto perfetta, anzi...e so che parte della colpa per il fatto che lui l'abbia lasciata è stata sua...ma quando lui ha cercato di dirmi che lui era perfetto e tutta la colpa era di mamma diciamo che per me la cena poteva dirsi conclusa...ha dipinto mamma come una senza spina dorsale, che lo soffocava e basta..e alla fine ha anche detto che per fortuna io non ero come lei.."
"Penso che tu sia solo te stessa.."
"Per anni ed anni ho tentato di comportarmi nell'esatto modo contrario di mamma...la corazza che ho messo addosso era la corazza che lei non aveva...il mio essare dura e intransigente era la parte di carattere che lei non aveva..volevo essere l'esatto contrario.. di modo che nessuno avrebbe potuto farmi del male...anche se mi giudicavano stronza e cattiva almeno nessuno mi avrebbe spezzato il cuore...volevo sposare Giulio perché le redini del nostro rapporto le avevo io...non gli ho mai dato modo di avermi in pugno diciamo"
"Io ti ho in pugno bambina? Non so se è una bella cosa sai?"
"Tu mi hai completamente in pugno Stephan fidati...bastava che mi avessi vista ieri sera allo stadio quando ti sei accasciato a terra...sembrava che stessi male io Stephan...però mi sono accorta che non è così male questa cosa..." lui continua a mangiare mentre muove la gamba sbuffando "Mamma mia sei impossibile..." gli prendo la gamba e gli faccio posare il piede di traverso sulle mie ginocchia poi inizio a massaggiargli il ginocchio e la coscia "Sei sicura che stare con me ti faccia bene?" in quel momento vorrei strozzarlo ma alla fine decido che è molto meglio mettere da parte quel pensiero perché poi come farei senza i suoi occhi ed il sorriso? "Certo che mi fa bene..e l'ho pensato dal primo istante in cui ti ho conosciuto...prima di conoscere te non mi ero mai fermata..solo tu hai saputo fermarmi e devo dire che ferma accanto a te si sta bene...per la maggior parte del tempo ovviamente perché a volte ti vorrei uccidere lentamente, ma poi come farei senza te incastrato a me a letto, sotto le coperte?" lui sorride ma sembra che non sia molto convinto delle mie parole "E se stare con me ti limitasse? Anche la storia del bambino....non lo so Martina...non vorrei che tu stessi modificando troppo la tua vita per adattarla alla mia o a quello che io voglio da te"
"Sinceramente Stephan credo che non sarei mai diventata mamma se non ti avessi conosciuto...ma se è per questo non avrei fatto molto altre cose, come andare a vedere una partita di calcio..oppure come organizzare un matrimonio in poche settimane...si, sono cambiata dopo averti conosciuto ma non l'ho fatto per te ma l'ho fatta per noi due...non mi sto adattando a te o a quello che tu vuoi da me...sto semplicemente rivalutando la mia vita dando altre priorità...non mi stai costringendo a fare nulla fidati...ovviamente non ti nego che mi sale l'ansia a pensare che ci sono i lavori al casale da fare e sono anche incinta...non ti ho mai negato che se avessi dovuto pianificare ogni cosa avrei aspettato a rimanere incinta..ma anche tu non eri nei miei piani quindi...cosa dovrei fare? Metterti da parte? Per che cosa? Per aspettare un momento migliore? Non esiste un momento migliore per me e te perché semplicemente non eri previsto quindi...."
"Quando ho scoperto di te e Giulio...ho pensato di chiamare Jennifer e di cercare di dimenticarti..." annuisco perché lo sospettavo...sapevo che in qualche modo quella ragazza era stata colei che aveva scaldato il suo letto per un periodo prima che arrivassi io "E ti sei pentito di non averlo fatto?" so di essere sicuramente molto più difficile da gestire di una come Jennifer ma so anche che una come lei non starebbe alle sette meno cinque di mattina a preparare i pancake con ancora la sensazione di vomito in bocca...non penso ovviamente di essere perfetta ma qualche punto in più di lei ce l'ho "No...." sorrido continuando a massaggiargli la gamba "Se mai te ne dovessi pentire me lo diresti? Preferisco saperle da te le cose Stephan perché anche se non sono come mia madre so benissimo che tu sei l'unica persona che potrebbe farmi realmente del male come mio padre l'ha fatto a mia madre...e non ci tengo proprio a sperimentare quel tipo di dolore" lui annuisce e proseguiamo a mangiare...fra noi ci sono quei momenti dove non ci diciamo nulla, di assoluto silenzio, che ho sempre cercato di evitare con le altre persone. Con lui invece quel silenzio non mi pesa assolutamente, anzi...è l'unico con cui riesco a stare in silenzio senza che questo mi pesi, e credo che sia forse una delle cose che adoro di più del nostro rapporto. Ovviamente ci sono un sacco di cose che adoro, come quando lo costringo ad aiutarmi a fare qualcosa in casa, per esempio lavare i piatti che abbiamo usato per fare colazione...mentre gli altri si stanno praticamente svegliando noi ci sediamo sul divano e lui mi allunga il simulatore "Devo proprio?" quel robo non mi entusiasma proprio ma lui sembra tenerci molto "Ti ci vedo nei panni di Lara Croft" io di Lara Croft mi ricordo solo un film con Angelina Jolie ed io di certo non sono lei ma decido di assecondare questa passione di Stephan "Sfido Lara Croft a combattere in maglietta e culotte...ok, cosa devo fare?" lui mi spiega a grandi linee lo scopo di quel coso era io lo indosso ritrovandomi ben presto in mezzo ad una specie di grotta...non è male anche se nei primi dieci minuti vengo uccisa tre volte. Quando capisco cosa devo fare riesco a stare in vita per mezz'ora anche se ogni tanto urlo quando qualcosa mi sfiora ed io penso di averlo veramente vicino...quella roba è destabilizzante ma è anche una figata assurda...capisco perché Stephan ci passi le serate mentre io lavoro...la mia Lara però muore per la quarta volta ed io decido che per ora di castelli pieni di nemici ne ho abbastanza "Tu non fai Lara Croft vero?" mi siedo sul divano mentre lui molla il simulatore attaccando con l'immancabile partita di calcio...quello sport gli piace proprio cavolo...
"No, c'è la versione maschile ma adesso voglio giocare a calcio, dato che dal vivo non toccherò il pallone per un pochino di tempo lo farò virtualmente via playstation...tu sei stata molto brava con il simulatore comunque ...sei una Lara molto figa anche"
"Grazie di considerarmi figa...." so di non essere la ragazza più figa che lui ha avuto ma faccio la mia figura, magari non in maglietta e culotte...quando sono più in tiro potrei anche competere con Jennifer anche se sono leggermente meno eccessiva di lei, a giudicare da qualche posa che le ho visto sfoggiare su Internet "Sei bellissima bambina..."
"Paraculo" si, è un gran paraculo ma lo amo anche per quello e poi sin dalla prima sera ha mostrato apprezzamento per il mio fisico. Rimango dieci minuti a guardarlo mentre gioca..stranamente non sceglie la Roma ma due squadre straniere che io non conosco per nulla...è bravo, anche se lo preferisco quando è in campo lui...ha una luce nello sguardo che raramente gli vedo addosso se non quando ha un pallone fra i piedi "Quando hai capito di voler fare il calciatore?"
"Quando papà mi ha regalato il primo pallone...tutti hanno iniziato a dire che sarei diventato un calciatore professionista....mentre i miei amici hanno sempre e solo giocato per divertimento io mi sono subito messo in testa che avrei fatto del calcio il mio lavoro...ovviamente ci sono stati momenti dove ho pensato di non farcela...ma le soddisfazioni sono arrivate pian piano"
"Cosa ti manca?" a volte ho come la sensazione che lui cerchi qualcosa, ma non so ancora cosa...è come se volesse raggiungere la perfezione, o qualcosa che ci si avvicina molto ma per un motivo o per l'altro non riuscisse mai ad arrivare a quel punto "Non lo so...forse solo un pochino più di convinzione nei miei mezzi, o forse voglio raggiungere un qualcosa che non raggiungerò mai alla fine...non lo so sinceramente...tu hai sempre voluto fare l'architetto?" sorride perché sa che mi incazzo quando dice che sono un architetto "No, in verità quando ero piccola volevo fare l'artista"
"L'artista?" lui ride ed io lo seguo scuotendo la testa "Si lo so che vuol dire tutto e vuol dire nulla la parola 'artista' ma io volevo fare quello...volevo disegnare e basta...per un periodo volevo disegnare abiti, poi gioielli, poi quadri...volevo disegnare, semplicemente...poi ovviamente ho cambiato idea quando sono diventata decisamente più cinica il che è avvenuto abbastanza presto devo dire...quando papà se n'è andato e mamma ha iniziato a bere ho dovuto capire molto velocemente che facendo l'artista non avrei mai potuto andare molto avanti...e poi fare l'arredatrice d'interni mi piace molto..fa molto meno figo di dire che faccio l'artista ma alla fine va bene così...." mi piazzo dietro di lui che è seduto sulla punta del divano ed inizio a massaggiargli le spalle "A me la tua versione architetto piace molto sinceramente"
"Se dici un'altra volta la parola architetto ti castro" sostituisco le mani con le labbra e lui ridacchia "Se mi castri poi dovresti cercare un altro che ti soddisfi e non so se lo troveresti sai? Mi pare che con me tu non abbia mai dovuto fingere mentre non so se con Giulio per esempio tu sia mai stata realmente soddisfatta"
"Diciamo che non è la stessa cosa....decisamente no...era tutto più normale ed ordinario" mentre continuo a baciargli il collo le mie mani scendono e si spostano sul cavallo dei suoi pantaloni della tuta...il fatto che il connubio classico pantalone largo della tuta e maglietta bianca sugli altri appaia sciatto mentre su di lui mi faccia sbavare ogni volta non so se dipenda dagli ormoni che ultimamente sento sparati a mille o dal fatto che lui è fondamentalmente troppo bello per me, troppo bello per essere un comune mortale "E le tue precedenti ragazze ti soddisfavano tutte?" non so perché negli ultimi giorni sempre più spesso pensi alle ragazze che lui ha avuto prima di me. Sono stata una sempre abbastanza sicura di se stessa, che non si è mai messa molto a confronto con le altre....solo ora che ho un marito che molte mi invidiano sto pensando sempre più spesso al fatto che probabilmente tutte le ragazze che lui ha avuto prima di me, soprattutto le scopare di una notte o di poche notti, siano ragazze che in quanto a intraprendenza mi danno una spanna, nonostante io non sia per nulla timida, anzi...molte di loro poi non si farebbero certo problemi a provarci con lui anche adesso che è sposato. Mai sono stata gelosa di un ragazzo...Stephan invece mi scatena dentro una sensazione strana di possesso e gelosia che a volte fatico a contenere "Dal punto di vista fisico non mi sono mai potuto lamentare Martina...se pensiamo ad altro direi che soprattutto negli ultimi anni non è che io stesso abbia ricercato ragazze con cui parlare di tremila argomenti...la nostra principale occupazione quando stavamo assieme era fare altro...con questo ti sto anche dicendo che ovviamente mi è mancato parlare con una ragazza come faccio con te...noi abbiamo tutto bambina...il lato fisico e quella cerebrale...il sesso e molto altro...non posso certo dirti che riuscirei a mettere da parte l'attrazione fisica che c'è fra di noi perché è predominante a volte...ma non posso neppure dirti che il sesso è l'unica cosa mi ha attratto di te, perché fin da subito c'è stato molto altro" mentre lui parla continuo a muovere la mano all'esterno dei suoi pantaloni "Se ora non la smetti però mollo il joystick e finisce male"
"Invece finisce bene secondo me" lui ride poi spegne direttamente la televisione e posa il joystick sul divano prima di voltarsi parzialmente verso di me "La gamba mi impedisce di fare quello che vorrei farti sul divano.." alzo le spalle e mi metto a cavalcioni su di lui cercando di non pesargli troppo sulla gamba destra "Povero il mio bimbo infortunato"
"Mi stai prendendo per il culo per caso" scuoto la testa ma rido e lui inizia a farmi il solletico "Jennifer ti ha più scritto?"
"No, e se ci prova o se si presenta sotto casa sono pronta ad asfaltarla tranquillo...voglio solo sapere se...." lui scuote la testa e mi bacia infiammandomi la pelle e il sangue nella vene "No, non ho mai pensato di andare oltre con lei..e se ti stessi chiedendo perché tu e non lei o un'altra delle ragazze con cui sono stato credo di averti già ampiamente risposto....perché ti ho amato dal primo momento in cui ho posato gli occhi su di te..sarà completamente folle ma ti ho amato da quel momento...e ti amerò per sempre"
"Non è folle...si, cioè lo è ma a me è successa la stessa identica cosa"
"Stronza che sei stata quella sera" rido ma poco dopo mi blocco quando Stephan mi toglie la maglietta "Ti piacerò anche quando sarò leggermente più grassa?"
"Sarai assolutamente e completamente irresistibile anche quando avrai qualche chilo in più dato dal fatto che porterai dentro di te nostro figlio o nostra figlia...sarai fottutamente bella anche in quei momenti...ed io ti desidererò sempre da impazzire...come la prima sera...come adesso"
"Sicuro che non ti faccia male altro oltre alla gamba?"
"Non per essere volgare bambina ma adesso sto veramente male se non entro immediatamente dentro di te...ti assicuro che tutto il resto funziona alla perfezione"
"Devo esserne sicura sai?" muovo la mano ma lui mi blocca il polso "Ferma" si toglie con una mano sola la maglietta rimanendo solo con quei benedetti pantaloni della tuta "Andiamo a letto...abbiamo più di un'ora ed intendo sfruttarla al meglio" poco dopo siamo a letto, sotto le coperte, lui dentro di me, cercando di muoverci senza che lui si faccia ancora più male...in alcuni momenti penso che lui faccia apposta lo scemo ma glielo lascio fare....lo amo anche per quello, perché sa far diventare una mattina qualunque un altro momento da incorniciare...del resto gli basta poco...a me basta lui, un letto e sapere che io sono stata l'unica a farlo innamorare....

TI SENTO VIVEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora