Recensione: Amici di autobus

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Descrizione: Si incontreranno su un autobus, lui curioso di conoscerla, lei diffidente. Hanno imparato a guardare il mondo in modi differenti nonostante condividano lo stesso passato: il bullismo. Si aiuteranno a vicenda nelle loro insicurezze e capiranno di non essere così soli alla fin fine e che non tutte le persone cercano di far del male al prossimo. Nessuna storia d'amore tra i due ma solo una grande storia d'amicizia che stravolgerà il loro piccolo, difficile mondo.






Be', lo so: un ragazzo e una ragazza che si incontrano su un autobus per poi innamorarsi è una storia già utilizzata parecchie volte (non vuol dire certo che non possa uscire una bella storia, ma sarà difficile scrivere bene una trama già utilizzata), però, come già spiega la recensione, qui si parla di bullismo e di amicizia, non di amore.
Purtroppo, la storia su questo punto di vista non fa quello che propone: sia dal titolo che dalla sinossi ci si aspetta che la storia si svolga per lo più all'interno dell'autobus, o comunque che il mezzo abbia una certa importanza, anche solo simbolica magari, invece non è così, se non si legge la sinossi l'autobus lo si scorda abbastanza facilmente.

L'argomento principale è, come già detto, il bullismo, la trama in sé e per sé svolge il suo lavoro, che sarebbe quella di avvicinarti a un argomento veramente difficile da trattare, ma purtroppo le descrizioni dei luoghi sono quasi assenti e la storia procede in un modo troppo frettoloso, e ciò non aiuta ad empatzzare. I personaggi sono buoni, ma andrebbero approfonditi molto. Errori grammaticali quasi assenti, tranne per dei naturalissimi errori di battitura e qualche virgola mancante.

Concludo con un piccolo parere personale, non prenderlo troppo sul serio poiché è soggettivo. Non ho gradito molto il dialogo interiore di Valentino (capitolo 3), mi ha dato l'impressione di essere troppo improntato sulla comicità, non fraintendimermi, strappare qualche risata al lettore e farlo affezionare di più al personaggio tramite, appunto, una scena che allo scopo di far sorridere va più che bene, ma è proprio interiormente che dovrebbe starci il nemico peggiore, perciò al posto di quella battuta sottolinerei l'insicurezza e la non accettazione del ragazzo.

In poche parole, l'idea è buona, credo che tu possa trattare un argomento così importante e profondo, temo vada rivisto il contenuto, ma, hey, puoi farcela!

Spero di essere stato utile. :)

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