Descrizione: Quella che doveva essere una breve e semplice visita nel paese natio, si trasformerà ben presto in qualcos'altro per una giovane ragazza, il cui cognome è pura peggenda; amato e sfidato.
Chi è lei? Layla.
L'ultima degli Argent ancora in vita.
Ogni famiglia ha i suoi segreti, e la sua sembra averne uno molto particolare, del quale però lei non sa nulla.
L'Alpha del branco del Nord venuto a conoscenza della sua esistenza e identità finora ignota, deciderà in un primo momento di eliminarla pensando sia una minaccia. Ma cambierà idea quando scoprirà che l'Alpha del branco rivale esige, per qualche sconosciuto motivo, la ragazza.
Riuscirà Layla a scoprire la verità?
Quale destino l'aspetta?Sai spingere molto bene il lettore ad andare avanti, tramite la curiosità - sai sempre quando spiegare qualcosa e quando non farlo - e tramite suspense; l'idea di tensione ma soprattutto di incubo che vive la protagonista durante questo rapimento (perché alla fine di rapimento si tratta) la si percepisce bene. Mi hanno parecchio incuriosito i personaggi, soprattutto Jack, con le sue manie di controllo e la sua arroganza, e Matt, personaggio che presumo in futuro sia molto importante per la crescita della protagonista. Parlando proprio della protagonista, reputo i protagonisti (soprattutto i femminili) timidi ed indifesi anche fin troppo utilizzati, però anche se si tratta di cliché si possono comunque gestire in maniere interessante; in più, in questa storia una protagonista così era necessaria, proprio per l'idea di incubo, di fragilità e di paura che ho tanto apprezzato.
Ho apprezzato molto anche le descrizioni, che non sono mai troppe ma neanche troppo poche, con ciò intendo che l'idea del luogo riesci a darla, poi sta al lettore completare l'immagine, però ha gli "strumenti" per farlo.
Sperando di essere comunque costruttivo con un forse banale «Continua così» ti cito la descrizione che più ho apprezzato:"Il sole ormai calato da qualche ora aveva lasciato al suo posto all'oscurità, sorta improvvisamente, avvolgendo l'intera casa.
Il vento soffiava vigoroso tra gli alberi, e il verso di una civetta in lontananza rimbombò per l'intera stanza."Riguardo alla parte introduttiva prima del prologo, di preciso a questa frase: "Da quella notte di Aniv non si seppe più nulla. Semplicemente sparì. Le voci furono tante: suicidio, assassinio, vacanza…", sono d'accordo con un commento che ho letto, quel "Vacanza" rovina il pathos; sempre citando il commento, sarebbe meglio "Allontanamento volontario".
Oltre a ciò, ho notato che metti solo il corsivo quando un personaggio pensa, senza racchiudere il suo dialogo interiore tra virgolette o caporali; l'ho già detto in un'altra recensione, a mio parere il corsivo non basta per dividere una battuta, anche se interiore, dalla narrazione.
Ho notato che non metti le virgole dopo il nome quando un personaggio chiama un altro personaggio, per esempio: «Chiaro Matt?», in realtà dovrebbe essere "Chiaro, Matt?». Oltre a questo naturalmente la storia non è assente da degli errori di battitura, e menomale in un certo senso, perché altrimenti non saresti umana. Comunque, ne ho appuntati due tratti dalla prima parte [Dal principio] sperando di aiutarti a sistemare qualcosa, qui sotto te li elenco.
"E in pochi secondi si ritrovò conficcata dritto nel petto".
"Il lupo stavolta sembrò accusare il colpo poiché si accascio".
In conclusione non ho compreso la tua scelta di mettere Alpha in maiuscolo e beta in minuscolo, con questo non voglio segnalarla come, secondo il mio parere, una cosa da sistemare, dato che non l'ho semplicemente capita, però ho voluto comunque farla presente.
Spero di essere stato d'aiuto. :)
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