Recensione: Resilienza - L'arte di essere forti

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Descrizione: La vita ci mette alla prova, a volte prove facili, a volte prove più difficili.
La vita di Megan viene stravolta da una perdita che la trafigge in pieno. La città in cui vive, con la sua famiglia e la sua migliore amica, comincia a diventare stretta quando tutti la guardano e parlottano tra di loro. La trattano come un animale che ha bisogno di stare da solo per leccarsi le ferite. Ma Megan non ci sta. Decide di cambiare città, insieme alla sua famiglia e alla sua migliore amica d'infanzia, Nicole.
Riuscirà Megan a ricominciare? A lottare contro i suoi demoni, o l'aiuterà qualcun'altro?
In fondo scegliamo sempre chi ha i nostri stessi demoni, no?

Sottolineo che nella descrizione della storia originale è presente un "Infondo" anziché un "In fondo": Infondo scritto in grafia attaccata può essere usato solo se si parla del verbo infondere.

Allora, credo di essere l'unico folle che esprimerebbe il proprio parere su una storia contenente solo il prologo, perciò, sottolineo che si tratta di un mio parere, sì, ma che comunque non può scendere molto più in profondità di qualsiasi parere mosso su una prima impressione.

(Detto questo non mi spiace "recensire" un prologo, non ho mai fatto recensioni super esaustive e non ho intenzione di provare a farle, dato che la mia esperienza si ferma a quella da lettore e aspirante scrittore e con molto da imparare aggiungerei, perciò non c'è un massimo di capitoli richiesto, preferisco precisarlo per chi magari fosse interessato ad infilarsi nei tre ultimi posti rimasti)

Il prologo è molto scorrevole, soprattutto per la sua breve durata, e come introduzione funziona, e questo è ciò che dovrebbe fare un prologo, o perlomeno le cose più importanti che dovrebbe fare un prologo. Quanto alla descrizione degli ambienti, vengono dati pochi elementi, ed è giusto così per un introduzione, altrimenti sarebbe risultato troppo pesante, lo stesso vale per i personaggi.

Parlando della grammatica, c'è qualche errore di battitura (per esempio una virgola staccata dalle parole che dovrebbe spezzare) ma nulla che non si possa risolvere con una rilettura, in questo caso, data la durata del prologo e la quantità di errori veramente minima, non credo neanche molto impegnativa, anche se forse, in effetti, potrebbero essere difficili da individuare, proprio perché piccoli. Ho trovato un numero discreto di "Era", ma non abbastanza da far risultare il tutto ridondante, solo in una parte mi hanno dato fastidio, e sto parlando della parte relativa a Josh sul letto, al posto di "Josh era sul letto", che secondo me stona un po', metterei "Si trovava sul letto". Sottolineo un'altro errore: "La ragazza mi vide si schiarì la gola", probabilmente è dovuto dal correttore automatico e la frase sarebbe dovuta iniziare con un "Quando" anziché con un "La". Concludo col dirti che il ritmo del prologo l'ho trovato funzionante fino all'incidente, avrei preferito ci fosse stato un po' di focus sulle emozioni della protagonista in quel momento, in poche parole, quella parte, l'ho trovata un po' più affrettata e scritta di getto rispetto al resto.

Spero di esserti stato utile! :)

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