Recensione: Rosso, come il fuoco

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In un'epoca diversa, il presidente Brown cattura diciotto ragazzi del paese di Colorum. Katie è una di questi detenuti, la quale, insieme agli altri dovrà trovare degli oggetti di colori diversi (rosso, blu e verde). Chi più ne troverà, avrà maggiore possibilità di uscire dalla prigione. Loro non sanno però che questi oggetti servono ad uno scopo malvagio, di cui ne è a conoscenza solo il presidente Brown. I detenuto dovranno tener conto, inoltre, dei possibili pericoli che potrebbero nascondere i vari habitat in cui dovranno recarsi, pericoli che il presidente potrebbe piazzare apposta per vedere la reazione dei detenuti. Ma a cosa servono realmente quegli oggetti? Le persone che rifiutano che pena subiranno? E Katie ne uscirà vittoriosa?



Ho cambiato la descrizione quassù, in realtà solo il modo in cui è impostata, anziché al presente l'ho messa al futuro ma secondo me così suona meglio, poi vedi un po' tu.

Comunque, ho trovato la trama senz'altro originale; la protagonista, Katie, mi intriga molto così come mi intriga Edward ed Iris, la quale è riuscita fin dall'inizio della storia a guadagnarsi l'amicizia di Katie. Il presidente Brown ancora non si vede (o perlomeno non si vede fin dove mi sono fermato io per esprimere il mio parere), però a "vedere" il bel soggiorno dedicato ai ragazzi nonostante l'intenzione sia quella di lasciarli a sopravvivere in un deserto, e a sapere della scelta di Brown di rapire questi poveri ragazzi per farsi prendere degli oggetti utili a lui per un piano, mi immagino un personaggio particolare ed interessante, ma allo stesso tempo ho l'impressione che i ragazzi abbiano a che fare col classico cattivone conquista mondo. A ogni modo, mi piace il fatto di non vedere ancora il presidente, lasci davanti a lui un alone di mistero che di certo non fa altro che aumentare la curiosità del lettore.

C'è qualcosuccia che io sistemerei, ma mi sono goduto comunque la storia.
Parlando di questo qualcosuccia, metti troppi punti, così facendo la fluidità del testo diminuisce, qua un esempio:

"L'ingresso della Caserma è immenso e luminoso. Il pavimento è lucido e l'ambiente è circolare e altri ragazzi ci chiacchierano animatamente."

Il punto a "Luminoso" si potrebbe evitare; il punto oggi può essere usato per creare una pausa per creare, per esempio, della suspense o per aumentare la drammaticità di ciò che si racconta, ma bisogna vedere quando usarlo; ovviamente il punto fermo, ovvero il punto classico, deve essere comunque presente quando si finisce un discorso. Nel caso nell'esempio che ti ho preso poche righe fa la descrizione continua e non è non avrebbe molto senso creare una pausa in quel punto; ci sono altre pause che hai creato invece che ho gradito, solo non abusarne come in questo caso.

Mi spiace solo di non essere riuscito ad individuare e ad appuntarmi degli errori di battitura per darti un ulteriore aiuto, ma spero che questo mio parere basti. :)

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