Anna si svegliò intorno alle 8:30 di mattina. Aveva passato una notte terribile; nei suoi incubi appariva sempre Elisa, con il collo sanguinante, gli occhi neri, i capelli sporchi e corti, pallida e con in dosso una camicia da notte.
Anna non diede molto peso ai sogni, pensava che fossero solo i pensieri.
Si preparò e come al solito, si specchiò per truccarsi, ma appena alzò lo sguardo sul suo riflesso, al posto della sua immagine, vide Elisa. Spaventata, indietreggiò e corse in cucina.
Non disse niente a sua madre. Non fece colazione, doveva mantenere la linea, perciò indossò i suoi tacchi e, seccata, chiese alla madre di accompagnarla al funerale.
Percorsero la strada che conduceva al cimitero e Anna iniziò a vedere una sagoma magra per tutto il percorso.
Finalmente arrivarono, Anna si mise in cerchio assieme ai familiari e amici che piangevano sulla bara di Elisa. Anna si sentì a disagio.
Iniziò la messa e Anna sentì qualcuno chiamarla. Quella voce era abbastanza familiare.
Si alzò senza avvertire nessuno e si diresse verso altre tombe.
Si fermò in un punto isolato -non sentiva più quella voce-
Si voltò per tornare alla funzione, ma davanti a lei apparve Elisa, proprio come nei suoi incubi.
Lanciò un urlo e scappò. La sentiva dietro di sè.
Finalmente tornò al funerale ma ormai la messa era finita e la bara era stata sepolta.
I genitori di Elisa le chiesero perché si fosse allontanata e perchè avesse gridato. Anna rispose con tono pacato: "ero scossa e non potevo restare, l'urlo che avete sentito è stato un piccolo sfogo, spero di non essere stata troppo maleducata".
-Tutte bugie- disse una voce nella testa di Anna.
Tornò a casa terrorizzata.
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HorrorAnna è una normale adolescente, ma un giorno, per colpa della sua vanità, la sua vita cambia. Per sempre. -Avverto tutti i lettori che questa storia è stata scritta molto sinteticamente e presenta molteplici errori grammaticali e ortografici, che sp...