In casa non si respirava più l'aria calda e giocosa, con Emma che correva, Anna che preparava dolci, Matt che giocava con la piccola...erano tutti sconvolti, compresa Emma.
Furono giorni stressanti, Emma non ne voleva sapere di dormire.
"Non voglio che mi comandi!" Diceva Emma ad Anna tutte le notti, rimanendo sveglia a lamentarsi.
Erano settimane che Emma non dormiva e Anna e Matt erano sul punto di crollare. Il prete non si era ancora fatto vivo, ma sembrava che Elisa fosse sparita, forse perché non riusciva a controllare Emma dato che non dormiva.
Un pomeriggio, mentre Emma guardava i cartoni, Anna sentì un rumore assordante, come se qualcuno stesse graffiando una lavagna.
Accorse subito da Emma e la vide davanti al televisore spento, ferma quasi pietrificata.
Il rumore proveniva dal televisore, e Anna pensò si fosse rotto."Emma vieni" disse Anna.
La bambina si giró, con lo sguardo spento, e iniziò a urlare contro la madre.
Poi il rumore del televisore cessò.
Anna cercò di avvicinarsi alla figlia, ma la bambina iniziò a correre per tutto il salotto, quasi si arrampicava sul cornicione della porta. Riuscì a prenderla, ma Emma iniziò a dimenarsi, procurandosi dei tagli sul viso.
Anna non riuscì più a trattenerla, e la bambina corse per le scale.
Anna le corse dietro, ma non riusciva proprio a starle dietro.
La trovò in bagno davanti lo specchio, con una lama fra le mani, mentre tagliava le sue piccole braccina. Il
sangue era dappertutto.
Anna prese subito una tovaglia e tamponò le sue braccia.
La piccola girò la testa lentamente verso di Anna, e, con sguardo fisso, le sorrise. Poi voltò il capo verso lo specchio.Anna alzò lo sguardo e vide Elisa riflessa nello specchio, intenta a leccare la lama con il sangue di sua figlia.
Anna prese la bambina in braccio e corse in giardino.
Emma era svenuta.
Matt era appena tornato e, vedendo la scena, caricò Emma e Anna in macchina dirigendosi verso l'ospedale.
La piccola Emma riprese conoscenza.
Sembrava essere tornata in sè.
Diedero alcuni punti a delle ferite sulle braccia, e la rimandarono a casa.
In macchina erano tutti senza parole.
Poi la voce di Anna ruppe il silenzio.
"Emma, cosa ti è successo?"
"Stavo guardando i cartoni, quando è spuntata davanti alla TV spegnendola. Io avevo paura, si è avvicinata e mi ha dato un bacio sulla fronte. Poi non ricordo più niente, mi ha addormentata" spiegò la bambina.
Tornarono a casa e, poco dopo, suonarono alla porta.
Era il prete.
Entrò di soprassalto."So cosa dobbiamo fare!"
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HorrorAnna è una normale adolescente, ma un giorno, per colpa della sua vanità, la sua vita cambia. Per sempre. -Avverto tutti i lettori che questa storia è stata scritta molto sinteticamente e presenta molteplici errori grammaticali e ortografici, che sp...