VII-Dolore+Acqua

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Pov you

I due ragazzi mi costrinsero a mangiare, anche se non avevo fame.
Ma d'altronde avevano ragione... Non potevo farmi abbattere da un ragazzo.
Non gli dissi dei messaggi, era meglio non fargli sapere che Yoongi mi aveva contattata davvero.
In realtà non sapevo molte cose, come, per esempio, perché gli avevano dato il mio numero, o perché Yoongi si volesse scusare con me...
Appena finito il pasto salutai i miei compagni, che mi abbracciarono e tornarono a casa.
Me ne stavo sul letto pensierosa, quando mi arrivò una telefonata, il numero era segreto... Ma decisi di non rispondere... Sapevo che un'opzione fosse quella che Yoongi mi stesse chiamando.
Buttai ancora una volta il telefono sul letto, stare a casa era deprimente, così tanto da costringermi ad uscire.
Salutai ancora una volta Jungkook, che giocava ai videogames, e uscii per dirigermi chissà dove.
Volevo solo stare in pace, da sola.

<T/N! >Sentii urlare, mi girai, non riconoscendo la voce.
<stavo aspettando che uscissi!... Ma mi sono addormentato... Aspetta! >sentii urlare, una figura stava correndo verso di me.
Mi bloccai, il sangue sembrava non circolarmi più.
Cercaco di muovermi, ma tutto quello che ottenevo erano degli insulsi brividi, che non miglioravwno la mia condizione.
La figura mi raggiunse.
Iniziai a guardarlo con uno sguardo di terrore e rabbia negli occhi.
Ma le mie gambe erano ancora paralizzate.

Corri

Mi dicevo, ma non era semplice, mi sentivo in trappola, come un topo nella gabbia di un gatto.
Vedevo Yoongi piegarsi in avanti reggendosi la pancia ansimando.
Non riusciva a comporre una frase per quanto sembrava stanco.
<T/N>Disse tra un respiro e un altro<a-aspetta un secondo.. >
Si accasciò sul muretto alla mia destra.
Sembrava totalmente sfinito, tanto che non parlava.
Intanto io ero ancora paralizzata, mi aveva aspettata sotto casa... Era totalmente pazzo!
Vidi che non era in grado di reggersi in piedi, infatti, quando si alzò, poggiò una mano sul muro per sorreggersi.
Aveva la testa china, con gocce di sudore che si intravedevano nei capelli neri come la pece.
Si sentiva solo il suo respiro affannoso, che non permetteva al silenzio di avere la meglio.
Era leggermente curvo e la mano sinistra era poggiata sopra la fronte per asciugarsi il sudore, che una volta raggiunto il volto, gli contornava il viso paffuto, ma anche pieno di odio.
Stava socchiudendo i suoi occhi piccoli, che, quando li giardavo, mi tagliavano l'anima come due lame affilate e pericolose.

<quanto hai corso? >gli chiesi con voce fredda, stavo provando a cacciar fuori il coraggio che non avevo.
I suoi respiri si placarono per un secondo.
<da.. >non riuscì a finire la frase. <da casa tua.. >disse poi, non pensavo così tanto.
Mi ero allontanata molto dalla mi via, stavo camminando da circa una ventina di minuti.
<ti prego>la sua voce era a pezzi<parliamo>disse poi alzando il capo.
Aveva un espressione colpevole in volto, per la prima volta vedevo della sincerità nei suoi occhi. Per la prima volta non sembravano minacciosi.
Io restai in silenzio, a fissarlo con incertezza.
<T/N... Non so... Non so come dirlo>si sbattè la mano in fronte, poi se la passò per tutto il volto, fino a raggiungere i capelli.
Si scostò una ciocca dal viso e continuò a guardarmi.
Io lo fissai incredula.
Si buttò a peso morto per terra, portò le ginocchia al petto e chiuse gli occhi.
<non r-riesco.. >disse.
Approfittai di quel momento per scappare, scappare lontano, così non mi avrebbe raggiunta.
Feci un giro lungo, che mi riportò a casa.
Forse ero stata scortese, forse no..
Ma il mio cuore mi suggeriva di correre, infatti sentivo che mi stesse per esplodere dalla paura.
Quel ragazzo, era  terrificante, non importava con che occhi mi guardasse, o con che tono usasse,non ci sarei mai andata d'accordo, non avrei mai avuto il coraggio di urlargli in faccia, non avrei avuto più la forza per combatterlo.

Si era fatta sera, io e Jungkook mangiammo in silenzio, che però non durò per sempre.
<T/N... Appena torneranno dirò ai nostri genitori la verità.>
Io mi bloccai per guardarlo.
<cosa? >chiesi leggermente stupita, lui aveva una faccia seria e combattiva,determinata soprattutto.
<io non voglio più fare gli studi che mi dicono loro!... Io diventerò un cantante>
Mi bloccai ancora di più sul posto.
Non sembrava stesse scherzando...
Vide il mio sguardo intimorito e contraddittorio, per poi alzarsi e andare in camera.
Tutto stava andando malissimo.
I miei non c'erano, Yoongi mi tormentava, Jungkook voleva ribellarsi...
E io?, io ero solo uno sfogo per Yoongi, una spalla per i miei amici, incapace di fare altro se non fuggire.
Ero stanca e stufa di tutto.
Cosa avrei dovuto fare se non sparire per non creare problemi.

The last [Min Yoongi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora