Siamo tutti in tribunale che aspettiamo il giudice.
Oggi non ho parlato molto con Matthew, infatti è abbastanza arrabbiato e mi lancia occhiate di fuoco.
Intanto il giudice arriva e si siede.
«Buongiorno, riprendiamo da dove abbiamo finito ieri» sorride.
«Io ho fatto quella proposta e non la cambio affatto» lo guardo con sguardo di sfida e lui legge qualcosa.
«Posso fare solo questo: una pena di 3 mesi e una multa di 3.000 euro» propone.
«Multa di 3.925 euro, come previsto dalla legge, ma senza reclusione» propongo.
«Devo consultare le mie pratiche, domani vi darò la risposta definitiva» annuncia, scendendo dalla sua postazione.
Matthew mi sorride, ma io mi giro dall'altra parte, indifferente.
«Ben fatto, Corinne» sorride Christian.
«Faccio solo il mio dovere» sorrido ringraziandolo.
Mi dirigo verso il mio ufficio ma qualcuno afferra il mio polso.
«Mi spieghi cosa ti succede?» chiede in maniera nervosa.
«Lavoro, signor Moore»
Mi stacco dalla sua presa e continuo a camminare.
«Di nuovo con il 'lei'? Non ti capisco» posso percepire dal tono della sua voce la tensione e la confusione.
«Sono il suo avvocato. Cominciamo a mettere i puntini sulle "i"» mi giro, guardandolo male e lui, con sguardo sorpreso, mi spinge leggermente.
«Smettila di fare la stronza!»
Lo guardo male entrando nel mio ufficio.
Prima che possa chiudere la porta, lui la blocca con il piede. Cerco di fare forza ma con scarsi risultati.
Entra e mi spinge al muro.
«Ti calmi, ok?» mi rimprovera, severo.
Cerco di staccarmi ma lui me lo impedisce.
«C-che fai?» chiedo, vedendolo avvicinandosi.
Mi prende il viso tra le mani, con forza.
«Senti bene, signorina Evans, le regole con me sono queste: non trattarmi di merda, non farmi fare il pazzo geloso davanti a tutti, quindi comportato bene con me e non cercare di farmi innamorare perché non ci riuscirai mai. Io conosco le ragazze come te, vogliono solo una cosa» mi guarda con un ghigno e io spalanco gli occhi.
La mia mano si alza senza nemmeno pensarci due volte e si schianta sulla sua faccia.
Si tocca la guancia colpita e sorride.
«Stronza» scuote la testa e abbandona il mio ufficio.Quando sto per uscire dal tribunale per andare a casa, mi squilla il cellulare.
-pronto?-
-ciao Corinne, sono Jennifer-
-Ah, ciao Jenny-
-Ti volevo chiedere se ti andrebbe di venire a fare shopping con me verso le 16:00-
-Ci sto. A più tardi-
×
×
×
«Non ci credo! Ti ha detto veramente quelle cose?» chiede Jennifer, sbalordita dopo averle raccontato le cose dette da parte di Matt.
È infuriata.
«Si»
«Ma io a quel coglione lo ammazzo» fa per alzarsi ma la blocco con un cenno della mano.
«Smettila, Jenny. Non è il caso»
«Cerca di disubbidirgli, di farlo ingelosire e di farlo innamorare. Così sarà dipendente da te» mi consiglia.
La guardo incuriosita.Dopo un giorno passato a fare shopping, a chiacchierare e a fare commenti sui ragazzi boni che passavano, vado a casa.
Appena arrivo, mangio e vado a letto.
Penso e ripenso a quello che mi ha detto Jennifer.
Farò così...Finalmente ce l'ho fatta ad aggiornareee.
Cosa ne pensate della decisione di Corinne. Farà bene?
Ci vediamo al prossimo capitolo.
❤️❤️❤️❤️❤️❤️
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Until the end ~ Fino alla fine
ChickLitCorinne Evans è un noto avvocato statunitense, molto famoso a New York. A soli 21 anni è riuscita a risolvere molti casi. È specializzata in gare clandestine ed è di una bellezza disarmante. E se, fra tutti i ragazzi, la sua attenzione cadrà su uno...