MATT POV'S
«Buon lavoro, signorina Evans» scoppio a ridere, guardandola scendere dalla mia Mercedes.
«Anche a lei, signor Moore» dice anch'essa, ridendo.
Parto a tutto gas, consapevole che farò tardi.
«Papà, dove andiamo?» chiede Nathan, giocando cin il suo camion dei pompieri.
«Al bar dove lavoro, piccolo» gli sorrido dallo specchietto e lui annuisce.
Arriviamo e aiuto a scendere Nathan dalla macchina.
Lo prendo per mano e attraversiamo la strada.
Il solito suono del campanello a forma di scacciasogni, indica la nostra entrata.
Tutti gli occhi dei dipendenti sono puntati su di noi.
Ancora non c'è nessuno e Georgia, cameriera e caposala, si affretta a chiudere la porta e a girare il cartello, mostrando la scritta 'Closed'.
«Alla buon ora, Moore. Sai cosa hanno detto al telegiornale? Che sei ricercato!» sbotta innervosita Georgia.
«Cazzo» copro la faccia con una mano, sbuffando rumorosamente.
«È un tuo cugino o nipote?» chiede dura Lara, un'altra commessa, accendendo una sigaretta.
«È mio figlio» dico, guardando quest'ultima.
«C-cosa? Non sapevo avessi un figlio» mi guarda spalancano gli occhi.
Ci ha sempre provato con me, dal primo giorno. Il problema all'inizio non era Corinne, perché non ero sicuro di ritornare da lei o cose varie. Pensavo non mi volesse vedere più, ho provato ad avvicinarmi a Lara vedendo che comunque ci stava.
Poi ho scoperto l'età.
17 anni. E guardandola ne sembra una di 20.
«Già...cosa hanno detto al telegiornale?» dico indicando Nathan con lo sguardo.
Lara lo prende per mano e lo porta in un salottino che abbiamo nell'altra stanza.
«Gli uomini di Collins hanno confessato tutto. Matthew è la verità? Hai ucciso Collins?» chiede, avvicinandosi, Georgia.
«Stava ammazzando la mia ragazza. Era il minimo» sbuffo, prendendomi la testa fra le mani.
«Sophia non ci aveva detto che eri un criminale-» comincia a dire Georgia, ma la blocco sbattendo i pugni sul bancone.
Si crea un rumore assordante.
Lara esce dalla stanza con sguardo terrorizzato, avvicinandosi a me e appoggiando una mano sulla mia spalla.
«Non sono un fottuto criminale, cazzo! Sei fidanzata?» urlo la prima frase, dicendo l'ultima con più calma.
Lei annuisce, sorridendo leggermente.
«Ehi, ma che cazzo succede?» entra Bryan, figlio del proprietario.
«Che cazzo faresti se punterebbero la pistola al tuo caro fidanzatino? Non penso che staresti con le mani in mano» urlo senza prendere fiato.«C-cosa succede Matthew?» ripete spaventato Bryan.
«Niente, tranquillo» cerco di calmarmi ma non ci riesco.
«P-papà...» mi chiama spaventato mio figlio.
Corro da lui, chiudendo la porta alle mie spalle.
«Cosa succede, piccolo?» chiedo preoccupato.
«Sei arrabbiato?» chiede abbassando lo sguardo.
«No, tesoro, ho solo avuto una discussione con la mia amica» gli spiego, sorridendo falsamente.
Lui ricambia il sorriso e annuisce.
«Ti accompagno dalla mamma, ok?» gli propongo e lui annuisce.«Chi è questo bimbo bellissimo?» si abbassa alla sua altezza Bryan.
«Mio figlio» sbuffo, aprendo la porta principale.
Mi accorgo che è chiusa a chiave e la chiave ce l'hai Georgia.
«Apri per favore» sbuffo, sbattendo nervosamente il piede a terra.
«Dove cazzo credi di andare con tuo figlio?» dice Lara, prendendolo delicatamente per mano.
«Dalla mia ragazza, andiamo Nath» porgo la mano a mio figlio ma Lara lo trattiene.
«È pericoloso per te girare con tuo figlio. Lo riporto io a casa» dice, sorridendo a Nathan.
«Devi dire che sei mia cugina e lavori con me. E digli pure che il mio turno finisce alle 16:00» spiego brevemente, appuntando sul foglio le coordinate della nostra casa.
Lei annuisce e porta Nathan in un'altra stanza.
«Lara...»la chiamo prima di uscire.
Lei si gira e mi guarda.
«Mi sto fidando di te. Torcigli un capello e ti uccido» la minaccio, uscendo definitivamente dal bar.CORINNE POV'S
Finalmente il mio turno è finito.
Esco dal mio ufficio e controllo il mio cellulare.
Noto che ho un messaggio di Matt.Matt ♡
Ciao, piccola. Resterò al lavoro fino alle 17:00 (spero di riuscire a venire prima). A Nathan lo porterà mia cugina Lara verso ora di pranzo. Sai, si diverte molto con lei.
Ps. Tiamo♡Ok Matt, a dopo♡.
Spengo il cellulare e salgo in macchina. Arrivo a casa e comincio a cucinare solo per me e Nath.
Qualcosa però mi puzza. Il bar a quell'ora chiude.
Lo so perché appena finivo il turno il pomeriggio tardi, capitava che mi fermavo lì visto che è il bar che fa i frappè più buoni.
Forse mi sbaglio.
Mentre sono intenta a girare la pasta, sento suonare il campanello.
Mi affretto a spegnere il fuoco e vado ad aprire.
«Ciao...ehm...somo la cugina di Matt-» cerca di dire un po' imbarazzata, ma la blocco subito.
«Si si, mi ha spiegato che saresti venuta tu. Grazie mille» le dico, con un enorme sorriso.
«M-ma lei è Corinne Evans? L'avvocato più famoso di New York?» chiede guardandomi sbalordita.
Annuisco sorridendo e lei ricambia il sorriso.
«Non pensavo che Matt avesse tutto questo fascino per attirare una certa bellezza. Davvero complimenti, ha aiutato molto mio fratello» sorride, abbraciandomi.
«Grazie, faccio solo il mio dovere. Vuoi entrare?» chiedo gentilmente e lei annuisce.
Ci sediamo sul divano e cominciamo a parlare del più e del meno.
«Avete cambiato orari?» chiedo, versando un po' di tè sulle tazze.
Mi guarda un po' sconvolta e poi spalanca gli occhi leggermente.
«S-si?» dice con un tono quasi ovvio.
«Non lo so, dimmelo tu» dico ridendo.
«Sisi abbiamo cambiato orario, solo per oggi però» dice, sorridendo nervosa.
Annuisco e continuiamo a parlare.
«È stato un piacere parlare con lei,ma ora il bar ha bisogno di me! Ci vediamo signorina Evans» mi saluta con un abbraccio, che ricambio subito.
«Ciao tesoro» le sorrido, chiudendo la porta alle sue spalle.Non me la racconta giusta.
Sta succedendo qualcosa, e nessuno vuole dirmi di più.
«Nathan...dov'è papà?» chiedo a mio figlio, consapevole che se davvero fosse successo qualcosa, gli avranno fatto il lavaggio del cervello.
«Non lo so mamma, è uscito e mi ha lasciato a Lara. È gentile» mi sorride e io annuisco, con sospetto.
×
×
×
Sono le 17:36.
Ho provato più volte a chiamare Matt ma ha la segreteria.
Nathan si è appena addormentato sul divano, quindi lo prendo e lo porto al piano superiore.
All'improvviso, mentre sto scendendo le scale, sento un tonfo fuori dalla porta.
«CORINNE» sento urlare una voce sofferente.
Ci sto qualche secondo prima di capire che sta parlando Matt.
«MATT, ARRIVO» mi precipito verso la porta aprendola e trovando Matt disteso a terra con una pizza di sangue sul tappeto.
Lo aiuto ad alzarsi e, con molta fatica, lo porto in bagno.
«Cazzo, cazzo, cazzo» impreco, cercando di prendere i medicinali dal cassetto, ma le mani mi tremano e li ritrovo a terra.
«Calma, piccola» dice ridendo.
Lo fulmino con lo sguardo, togliendogli con delicatezza la maglietta.
Noto un taglio non troppo profondo, sull'addome, dove esce una quantità intensa di sangue.
Comincio a sudare fredda, le mani mi tremano tantissimo e vederlo sofferente mi fa stare male.
«Tesoro...prendi un'asciugamano» dice, gemendo dal dolore.
Corro a prenderla e gli chiedo cosa fare.
«Premila forte» dice, sussurrando.
Un po' incerta, prendo l'asciugamano e la premo leggermente, per paura di farlo male.
«Abbracciami e pigia forte» mi ordina.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.
Premo la ferita molto forte e lo sento urlare dal dolore, stringendomi ancora di più.
Dopo un po' la ferita non sanguina più e la fascio, disinfettandola prima.«Andiamo a letto?» dico lavandomi le mani, con sguardo basso.
«Scusami, piccola. È una lunga storia, mi stavano ricercando e volevo farla finita una volta per tutti, ma un uomo di Collins mi ha preso alla sprovvista e-» lo blocco.
«Basta. Andiamo a letto» sbuffo, dirigendomi in camera nostra.
Mi sdraio e lui fa lo stesso.
«Mi dispiace per tutto, piccola. Non ti merito, sono uno stronzo che vuole il meglio per la sua famiglia ma facendo ciò ti faccio stare solo male» dice, guardando il soffitto.
Lo guardo e successivamente gli giro il viso verso di me.
«Dopotutto...ti amo» confesso, facendo una pausa.
Lui mi guarda spalancando gli occhi e unisce le nostre labbra.Ogni volta è sempre più bello baciarlo, finalmente sono riuscita a dirgli che lo amo.
FINALMENTE SONO RIUSCITA A FINIRE QUESTO CAPITOLO😂😥
Cosa ne pensate?
Fatemelo sapere con un commento ❤️❤️
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Until the end ~ Fino alla fine
Literatura KobiecaCorinne Evans è un noto avvocato statunitense, molto famoso a New York. A soli 21 anni è riuscita a risolvere molti casi. È specializzata in gare clandestine ed è di una bellezza disarmante. E se, fra tutti i ragazzi, la sua attenzione cadrà su uno...