Capitolo 11 ✅

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Apro di scatto gli occhi quando sento sei tocchi morbidi sul mio collo.
Un Matthew sorridente si presenta davanti i miei occhi, facendo sorridere anche me.
Si avvicina lasciando un bacio a stampo sulle mie labbra.
«Buongiorno signorina Evans» ghigna divertito.
«Buongiorno signor Moore» mi alzo, ricordandomi solo dopo di essere nuda.
Ritorno sul letto comprendomi velocemente.
«Niente che non abbia già visto» sorride Matt girandosi per vedere che ore sono.

Che intelligente che sono!
Annuisco imbarazzata.
«Devo andare a lavoro» spiego cominciando a vestirmi.
«Ti accompagno»
«Non c'è bisogno, tranquillo»
«Tra 10 minuti fatti trovare pronta» scende lasciandomi sola.
×
×
×
«Siete andati a letto insieme? Oddio Corinne..» esulta Loren.
È venuta a trovarmi nel mio ufficio e adesso sta letteralmente sclerando.
Divento rossa e annuisco, sorroidendo.

«State insieme, no?» domanda, con ovvietà.
Mi giro verso di lei e la guardo confusa.
«N-non penso» abbasso lo sguardo e continuo e sistemare i fogli.
Bussano alla porta.
«Avanti» la porta viene sostituita dalla figura di Marie.
«Buongiorno signorina Evans, un certo signor Moore vorrebbe parlarle» sorride gentilmente.

Guardo subito Loren che sta ridendo.
«Digli di aspettarmi in sala d'attesa» lei annuisce ed esce.
«Cosa devo fare? Cosa mi chiederà?» sono preoccupata.
«Ehi tranquilla, ti vorrà chiedere di essere la tua ragazza» mi guarda maliziosa.
Alzo gli occhi al cielo, sorridendo.
Esco dall'ufficio e raggiungo Matt.

È seduto ma appena mi vede si alza immediatamente.
«Ehi» lo saluto imbarazzata.
«Ciao» sembra...nervoso.
«Matt, tutto bene?» chiedo vedendolo preoccupato.
«Si...ehm volevo dirti...» una voce femminile ci interrompe.
«Matthew, amore quanto ci vuole?» chiede una ragazza sui 20 anni, alta, tettona, capelli biondi, occhi verdi e un vestiario che lascia poco all'immaginazione. È veramente bella.
Ma un attimo, l'ha chiamato 'amore'?

Guardo Matt confusa.
«Non mi avevi detto che fossi fidanzato» lo guardo delusa.
«Non è la mia ragazza...» abbassa lo sguardo.
«Ah...certo. Ti chiama "amore" ma siete solo amici, immagino» alzo di poco la voce.
«Juliette ti avevo detto di non uscire da quella fottuta macchina» urla verso la ragazza, mentre alcune persone si girano verso di noi, guardandoci male.
«Scus-»
«Scusa un cazzo, risparmia fiato per la tua "fidanzatina"» faccio le virgolette con le mani e me ne vado.

Ma a chi crede di prendere per il culo?
Ritorno in ufficio sbattendo la porta.
Loren mi guarda confusa mentre mi siedo dietro la scrivania con un diavolo per capello.
«Non penso ti abbia chiesto di essere la sua ragazza...» si avvicina preoccupata.
«Esatto. E sai perché?» cerca di rispondere ma la blocco.
«Perché è già fottutamente fidanzato, e poi mi prende per il culo dicendo che quella non è la sua ragazza» sbatto i pugni sulla superficie di legno, facendo sobbalzare Loren, che mi guarda ancora più stupita, in parte perché non capisce cosa sia successo realmente, visto che non glielo spiagato.
«Cosa?!»
«Già...lo dovevo immaginare. Mi ha solo usata» appoggio il mento sul palmo della mano, abbassando lo sguardo.
×
×
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«Corinne, mi stai ascoltando?» mi domanda Loren abbastanza irritata.
Annuisco distrattamente, ritornando con lo sguardo sullo schermo del mio MacBook.
«E di cosa stavo parlando?»
«Senti Loren, non ho proprio voglia di ascoltare i tuoi drammi senza un cazzo di senso, lasciami sola» sbotto alzando la voce.

Lei mi guarda male ed esce, sbattendo la porta del mio ufficio.
Mi dispiace averla trattata così, ma dovrebbe capirlo da sola che non è il momento.

Qualcuno bussa.
Sbuffando sussurro un 'avanti'.
«Ehm...Corinne...»
«Signorina Evans, per gli amici Corinne. Mi dica» affermo in tono autoritario
«Dai Cor...» cerca di dire ma io lo blocco.
«Signorina Evans» ripeto, cominciando a perdere la pazienza.
«Ok, signorina Evans, posso parlarle?» chiede, cambiando il tono di voce.
«Mi dica» alzo lo sguardo verso di lui, e noto un'espressione dispiaciuta sul suo volto.

«Te lo avrei detto prima o poi che la mia scopamica aspetta un bambino da me. Non era previsto, Cory. Tu per me conti davvero. È stato uno sbaglio»









Dopo un lunghissimo periodo di assenza eccomi quiiiii❤️

Until the end ~ Fino alla fine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora