Parte 1

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A pensarci, le materie scientifiche sono sempre state la mia passione. E adesso che sono in taxi diretta verso la scuola di lingue quasi non realizzo che il mio sogno stia diventando realtà: trasferirmi in un paese freddo e piovoso per studiare medicina in una delle università più conosciute di tutta Europa...non sto più nella pelle per questo motivo! Vengo da una famiglia modesta quindi per quanto i miei possano darmi sostentamento a livello economico c'è bisogno che anche io mi dia da fare: proprio qualche giorno fa,ho saputo che una grande scuola di lingue cercava insegnanti d'italiano per dare inizio al corso, ed eccomi qui, davanti alla struttura prendendo un bel respiro prima di entrare. "G-good morning..." balbetto accennando un sorriso varcando la porta. Due donne all'ingresso dietro un bancone si voltano immediatamente verso si me, e mi sorridono appena. "Ciao, tu devi essere Cristina!" esclama una delle due con accento inglese. "Si, sono io. Piacere!" sto quasi per tenderle la mano quando penso che forse non sia una loro usanza. "Io sono Theresa, la dirigente della scuole." Continua presentandosi. Sorrido dolcemente ignorando il suo errore grammaticale e subito anche l'altra donna si fa avanti. "Sono la segretaria, Rosie." Mi spiega in inglese, ed io annuisco sorridendo. "B-bene..." dice Theresa sfregandosi le mani. "...tu sei giovanissima, hai appena diciotto anni, vero?" "Si, li ho compiuti un mese fa." Rispondo fiera mentre la guardo cercare qualcosa in un grande faldone blu. "A noi servono ragazzi come te, compitenti e giovani!" è chiaro che il suo italiano non sia perfetto,però l'impegno che ci mette per farsi capire è notevole. "Questo è il tuo orario." Mi passa un foglio con una tabella piena di orari e classi. Lo leggo velocemente, tutte le lezioni dovrò tenerle di pomeriggio, quindi la mattina e la sera tardi avrò tutto il tempo di studiare. "V-va benissimo...è perfetto!" esclamo guardando Theresa negli occhi. "Lascia che ti guidi per la scuola..." mi dice portandomi in giro per le classi. "Vedi, lì si tengono i corsi di francese, spagnolo e italiano, è in quell'aula che lavorerai tu."

Appunta indicando una porta in legno chiusa dove attaccato con lo scotc c'è la bandiera tricolore italiana. Mi scappa una risatina quando voltamdomi noto che su ogni porta c'è una bandierina diversa. "È fantastico! Tutto organizzato benissimo!" Theresa sorride e fiera dice: "Qui le lingue sono la nostra passione! Beh, dicevo..." si gira dall'altro lato della stanza e indica altre porte. "Lì ci sono le classi di cinese, tedesco e arabo, sono quelle più frequentate." "Beh certo, sono lingue ultimamente molto utili." Penso ad alta voce venendo risposta con un: "Si,esatto..." "...comunque, come ben sai saremo noi a pagarti il fitto di una piccola casa qui vicino, vivrai nei paraggi di tutti gli altri insegnanti. Sai, sei molto fortunata: ci sono insegnati della tua età che parlano italiano, quindi sarà più facile fare amicizie, domani te li faccio conoscere..." Tirai un sospiro di sollievo sentendo le sue ultime parole, che bello, avrò qualcuno con cui parlare e uscire!

Un Po' Italiano Un Po' TunisinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora