Quando torniamo a casa si è fatta sera. Che Domenica movimentata... Ghali si lancia sul divano e sospira sonoramente, io sfilo il giubbino e vado in camera da letto. Le coperte sono ancora disfatte da ciò che è successo prima. Le sistemo velocemente e mi lascio cadere sul materasso. Il moro mi vede dall'altra stanza e mi chiama: "Cris, vieni qui!" "Vieni tu qui." Gli rispondo. "Io su quel divano non voglio starci." Capisce subito e mi guarda comprensivo, mi raggiunge sul letto spostando un cuscino che fa cadere a posta sul mio viso facendomi sorridere. Si mette al mio fianco e resta per qualche secondo a guardarmi dolcemente. "Quanto sei bella..." soffia accarezzando la mia guancia con il pollice. "Lo pensavi davvero prima quando me l'hai detto?" "Si..." risponde sinceramente senza torgliermi gli occhi di dosso. Mi stendo sul suo petto e lentamente chiudo gli occhi rilassandomi. Restiamo una mezz'oretta appisolati a letto. - "Hai fame?" gli domando quando avverto un certo languorino. "Si, un po'..." "Vado a preparare qualcosa allora." Dico provando ad alzarmi dal letto, ma lui mi tiene stretta a sé. Lo guardo con aria interrogativa anche se ho capito che vuole che resti vicino a lui. "Stai ancora un po'..." mi chiede con tono dolce guardandomi negli occhi. "Okay..." rispondo semplicemente lasciando un piccolo bacio sulla sua mascella. "Non sono pronta per domani..." "Cazzo...domani è Lunedì!" si ricorda alzando gli occhi al cielo. "Eh si..." sbuffa leggermente e io faccio lo stesso. "Dai, fammi alzare..." lui lascia che mi metta impiedi e io resto di fronte a lui a guardarlo. "Che preparo?" gli domando scuotendo la testa. "Boh, quello che vuoi..." risponde semplicemente mentre sbadiglia. "Faccio un toast?" "Si dai!". Mangiamo nel cucinotto mentre chiacchieriamo del lavoro e della scuola e ritorniamo a letto iniziando a guardare un film. Dopo un quarto d'ora che seguiamo la tv Ghali inizia a darmi tanti piccoli baci sul collo e sulle labbra... gioca ad attorcigliare i miei capelli intorno alle dita e staccandosi da un bacio pieno di passione con un sorriso malizioso domanda: "Dov'eravamo rimasti stammattina?"
Mi risveglio perché un raggio di sole colpisce il mio viso. Oggi è una bella giornata per fortuna. Mi stiracchio e solo in quel momento realizzo di essere ancora nuda,Ghali che già si è alzato ha raccolto il mio intimo da terra e l'ha messo sul letto. È quasi un mese che stiamo insieme, lui è cambiato molto, e in meglio. Mi rivesto e penso a quante volte abbia ripetuto quest'azione: rimettere l'intimo la mattina appena sveglia dopo una notte piccante. Facciamo l'amore sempre, forse tutti i giorni... Dio mio se sono innamorata... Controllo l'ora: sono le sette e mezza,devo muovermi! Apro l'armadio e indosso un pantalone di tuta grigio e prendo una maglietta bianca che mi porto in mano mentre corro in cucina a fare colazione. Il mio ragazzo sta preparando il caffè. Mi da le spalle, è a petto nudo e ha solo i boxer bianchi che mettono in risalto il suo fondoschiena da urlo. In mattine come queste vorrei soltanto poterlo trascinare di nuovo a letto con me... "Buongiorno!" esclamo raggiante baciandolo a stampo. Lui prende il mio viso tra le mani e prolunga il bacio, rendendolo più intenso... "Ciao piccola..." mugola staccandosi da me dopo qualche secondo. "Ciao!". Provo ad infilare la maglietta ma lui mette le mani sui miei fianchi e non mi permette di indossarla. E va bene. Vuole tentarmi? Lo tenterò anch'io. "Ti è piaciuto stanotte?" sussurro con tono provocante al suo orecchio mordicchiandogli il lobo. Lo sento boccheggiare, poggia la testa al pensile della cucina. "Dio mio se mi è piaciuto..." risponde ansimando. Mi sfila la maglia e la lancia sul divano nuovo che abbiamo comprato qualche giorno fa. "Ghali, Ghali... è tardi." Dico d'un tratto mentre razionalizzo ciò che sta per succedere. "Che fa..." Risponde mentre prendendomi a baciarmi con passione mi fa sedere sul piano della cucina. Le nostre labbra si scontrano più e più volte finché lui cerca la mia lingua con la sua approfondendo il bacio. Quello che sto provando non si può spiegare... "Devo andare all'università..." dico senza fiato staccandolo da me.
"Si, alle otto e dieci..." scioglie il laccio del mio pantalone e prova ad abbassarlo... "Devo prendere il pullman per arrivarci, devo scendere di casa tra qual..." "Shhh... ti ci accompagno io con la macchina." Risponde mentre continua a baciarmi e toccarmi ovunque. E va bene, mi ci porterà lui... "Okay..." rispondo sorridendo maliziosamente stringendo leggermente la sua erezione che preme sull'intimo. "Umh..." lo sento mugolare al mio tocco. Muovo con più velocità la mano e quando chiude gli occhi portandosi la testa all'indietro capisco che gli sta piacendo tanto, come fa spesso. Con le dita abbasso i suoi boxer e prendo in mano la sua lunghezza dando un ritmo al mio movimento. "Dio mio Cristina..." ansima boccheggiando. È bellissimo vederlo godere grazie a me e alle mie azioni, come se dipendesse da me. Continuo a muovermi con un ritmo straziante, stancando anche il polso. "Non voglio venire così cazzo..." dice d'un tratto con voce strozzata. In un attimo sono nuda, ho solo il reggiseno. Non me ne rendo conto e lui è già entrato dentro di me con tanto di protezione. Mette le mani sui miei fianchi per tenermi più vicina e si muove al mio interno provocando in me l'indescrivibile. "Ghali..." ansimo quasi urlando stringendo alcune ciocche dei suoi capelli tra le mani. Lui poggia la testa sulla mia spalla e non la smette di succhiare e leccare delicatamente un lembo di pelle sul mio collo. "Cazzo Cristina" geme aumentando l'intensità delle spinte. Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio con passione, lui ricambia facendo intrecciare insieme le nostre lingue, ma poi, entrambi nello stesso momento, raggiungiamo il piacere massimo e restiamo per un attimo ancora l'uno tra le braccia dell'altro. "Ti amo Cris..." soffia sul mio viso per la prima volta in vita sua.
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Un Po' Italiano Un Po' Tunisino
Romance"Un po' Italiano, un po' Tunisino.": 'La classica da classico' veniva definita Cristina da tutti i suoi amici. In effetti, era proprio così. Dopo la maturità, appena diciottenne, lascerà il suo piccolo paese dove si è sempre sentita ovattata e parti...