Parte 23

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"Non è che sto qui a farmi film mentali..." rispondo calmandomi gradualmente. "...è che quella lì proprio non mi piace, non me la conta giusta." Lui prende la mia mano e dice: "Okay, non te la conta giusta... ma per me ci sei solo tu. Davvero Cris credimi..." "Scusami." Dico interrompendolo. "Ho esagerato, scusa. Ma se l'ho fatto è perché ci tengo a te, e mi da fastidio se una ragazza fa la stupida con te." "Da un lato mi fa piacere che tu sia gelosa, perché dimostri quanto tu mi voglia solo per te... dall'altra... Cris, non dovresti." Ci guardiamo negli occhi e sorridiamo debolmente rimanendo in silenzio. È meraviglioso quando litighiamo di brutto e poi facciamo pace con così poco. Ci diamo un dolce e semplice bacio a stampo e gli accarezzo lentamente la guancia. "Ti amo." Sussurra semplicemente sul mio viso. "Però Kara non è niente male..." aggiunge scherzando guardandomi divertito, ora vuole vedermi arrabbiarmi... "Scemo!" esclamo mettendomi a ridere insieme a lui mentre gli do uno schiaffo sulla spalla. "Vai da lei allora!" "Ah si? Vado?" domanda ridendo. "Si, si, vai!" rispondo fingendo divertita un'aria di sfida. "Allora porto lei in Italia." "In Italia?" gli chiedo stranita. Lui sorride furbamente e caccia una busta da lettere dalla tasca interna del giubbotto. "Ah, quasi dimenticavo..." me la da in mano e aspetta che la apra. Non esito un secondo e la busta di carta è ormai rotta. In mano ho due biglietti aereo. Diretti in Italia. Non ci credo. "Ghali...!" esclamo stupita sorridendo. "Ghali, Ghali ma sei pazzo?! In Italia?!" "Probabilmente sono pazzo...si. Però era troppo che ne sentivi la nostalgia." "Dio mio! Ti amo Ghali!" esclamo prendendo il suo viso tra le mani baciandolo. Lui spinge di più il suo viso contro il mio e continua a baciarmi dolcemente. "Quindi mi porti a casa mia? Dalla mia famiglia?!" domando euforica ridendo. "Si, se ti va!" "Ma ovvio che mi va!". La mia euforia si spegne presa da un conato di vomito...

"Crì?!" mi chiama preoccupato vedendomi respirare profondamente. "Crì è tutto okay?!" Scuoto la testa per dirgli di 'no' e lui sembra andare in panico. Sgrana gli occhi e si alza mettendosi di fronte a me. "Che hai?!" "D-devo...d-devo rimettere..." balbetto mentre sono sempre più vicina nel farlo. "Cazzo!" impreca andando nel panico. "Si ma stai calmo! Tranquillo..." D'improvviso lo spingo via con la mano e in un attimo mi libero di tutto, sentendomi subito meglio. Il mio respiro riprende ad essere regolare e lui è di nuovo al mio fianco a sistemare dietro le orecchie le ciocche del mio caschetto corto. "Piccola...come va ora?" "Bene, adesso bene." "Sto benissimo, come se non fosse successo nulla." Aggiungo riprendendo a sorridere. "Hai mangiato qualcosa a cui sei allergica?" "Mh...no." "Ti faceva male lo stomaco?" "No Ghali..." "Non è che gira qualche virus?" "Eh...può essere quello!" rispondo semplicemente rimettendomi impiedi. "Ti va lo stesso di andare al ristorante oppure..." "Si, si. Se a te va..."rispondo interrompendolo. "Certo che mi va!" "Allora andiamo! Amore ho famissima..."

Sinceramente non so come sia riuscita a sentirmi subito meglio ieri sera, dopo aver rimesso tutto. Intanto ho passato benissimo tutto il resto della serata a cena con Ghali senza nessun altro problema, e adesso sto facendo colazione insieme a lui mentre chiacchieriamo del nostro fine settimana in Italia tra dieci giorni circa. Andremo a Milano per salutare Amel che non vedo l'ora di conoscere e poi passeremo due giorni da me così che incontri la mia famiglia che conosce solo via videchiamata. "Lo vuoi il pane con la Nutella?" mi domanda sorridendomi dolcemente con la fetta di pane farcita in mano. "Grazie." Rispondo semplicemente baciandolo a stampo per poi addentarlo. "Ultimamente ho molto appetito." Commento. Come se non se ne fosse accorto. Mette le mani sui miei fianchi e lascia che il suo corpo aderisca perfettamente a mio. "Per il fisico che hai puoi avere tutto l'appetito che ti pare." Sussurra dolcemente al mio orecchio. Arrossisco subito e gli rispondo: "Il mio fisico se continuo così non resterà mai com'è ora!" "Tanto sei bellissima lo stesso." Mi da un bacio sulla guancia e io lo avvolgo le sue braccia intorno a me mentre respiro il suo odore dolce. "Stasera... ti va se ci divertiamo un po'?" dice con tono provocante lasciando dei piccoli baci sul mio collo e pizzicando l'addome... "Ghali, Ghali... in realtà non mi sento benissimo." Confesso d'un tratto facendomi più seria. Lui alza subito lo sguardo sui miei occhi e cambia espressione, preoccupandosi. "Che hai? Di nuovo nausea?" domanda impanicato. "Oltre alla nausea... mi sento stanca, debole, ho sempre fame..." Lui sgrana per un secondo gli occhi e il suo respiro si altera. "C-Cris... ti sono venute le mestruazioni vero?" "Ma che c'entra il ciclo! E poi sono appena in premestruo." Rispondo semplicemente senza capire tutta questa sua ansia. "Quindi può essere quello..." "Beh, sarà di certo quello. Cosa altro vuoi che sia?" Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa lentamente. "Amore, per favore siamo obiettivi. N-nel caso remoto in cui tu fossi..." si blocca e fa un respiro pesante. "...incinta, c-cosa...faresti?"

"Io incinta? Ma che dici?!" esclamo facendo spallucce mentre mi allontano leggermente da lui. "Aspetta Cristina...!" mi giro nuovamente verso il suo viso e aspetto che dica qualcosa, ma sta in silenzio. Oddio, in effetti potrei essere in attesa... "E io che ne so che farei." Rispondo con sguardo basso dopo del silenzio. "Tu?" gli chiedo. "Eh che ne so... io ho venti anni Cris!" "Ah perché io non ne ho nemmeno diciannove?!" Prende un bel respiro ad occhi chiusi e poi si avvicina a me abbracciandomi. Rimaniamo uno stretto all'altro senza scambiarci una parola. Lui mi attrae a sé e io lo attraggo a me. Ora ho bisogno solo di lui. "Piccola... t-tu...sta tranquilla..." sussurra incerto al mio orecchio. "Facciamo passare un paio di giorni e se non ti arrivano...poi da lì ci regoliamo." Solo a pensare a cosa potrei andare in contro una lacrima riga il mio viso. "Ghali, dimmi che ci sarai sempre..." "Sempre amore mio. Sempre." 

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