Alexie è andata via, sono rimasta in classe da sola a camminare avanti e indietro per l'ansia. Cris calma, Cris calma... "Cazzo!" esclamo ad alta voce quando me ne ricordo. "No, i compiti!". Eh si, i compiti. Fare l'insegnate alcune volte richiede anche questo. "Devo correggere i compiti, un mucchio di compiti!" continuo disperata tornando dietro alla scrivania per prendere i mille fogli che tutti gli alunni delle mie classi hanno compilato. Theresa per domani vuole tutti i loro voti...saranno almeno cinquanta verifiche da correggere! Oddio no... non ce la farò mai ad uscire stasera. Qualcuno bussa alla porta chiusa. "Avanti!" la porta anche se cigolando si apre, è Ghali. "Hei, ci sei?" domanda con tono stranamente dolce guardandomi negli occhi. "No Ghali, di stasera non se ne fa niente...
Mi guarda con occhi sgranati e con la bocca schiusa. Sembra stupito e dispiaciuto allo stesso tempo. "M-ma come..." "Eh si Ghali..." dico facendo spallucce. "Devo correggere tutti questi compiti e me ne ero dimenticata..." continuo indicando la sfilza di fogli di fronte a me. "Sono compiti di Italiano! Dai, te li correggo anche io così finisci pri..." "Ma Ghali, tu non conosci la gramma..." mi interrompe: "Ma come non conosco la grammatica?!" esclama incredulo ridendo. "Aspetta..." ancora non ho capito una cosa... "Ma tu sei..." "Italiano. Si,sono italiano." Aggiunge annuendo guardandomi negli occhi. Davvero? Wow, non l'avrei mai detto. "Ah...non l'avevo capito..." balbetto stupita mentre mi perdo nei suoi occhi castani nei miei. È bellissimo... "Dai, passami quei compiti!" esclama indicando i fogli riportandomi sulla terra. Si siede di fronte a me su questo banco piccolissimo, si sistema con la sedia e prendendo una penna dal mio astuccio inizia a leggere le risposte. "Ghali Grazie." Gli dico mentre lo guardo concentrarsi a correggere. Il fatto che stia facendo tutto questo di sua spontanea volontà mi fa tanto piacere...dico: chi glielo impone di stare qui invece che uscire e portarsi a casa una delle sue paperelle? Come mai sta proprio qui con me? Lui alza la testa ed incontra il mio sguardo, i nostri visi sono vicinissimi e la distanza è quasi pari a zero. "Niente, tranquilla..." sussurra dolcemente sorridendomi. Mi sono innamorata...
Quando i miei occhi iniziano a bruciare e a crollare sono quasi le undici. Abbiamo finito di correggere tutto. "Ecco fatto!" esclama lui cercando in sé un po' di vivacità, che esattamente come me, per la stanchezza non trova. Contemporaneamente senza parlare tra noi ci infiliamo il giubotto, sciarpa e cappello per andar via. "Grazie ancora." Gli dico sinceramente appena arrivo sotto casa mia. "Cristina di niente, davvero l'ho fatto con piacere." Risponde sorridendo. "E...grazie per avermi fatto compagnia fino a casa." Aggiungo. "Lo sai che mi piace stare con te." Mentre sento le mie guance arrossire lui si allontana da me di qualche passo, ed io avanzo verso il mio portone. "Ah, Cris..." "Si?" domando fermandomi e girandomi verso lui.
"Mi devi un'uscita ancora!" "Uff...non ti dimentichi niente!?" esclamo fingendomi seccata, ma con tono ironico. "Le cose belle non me le dimentico!" conclude prima di farmi un occhiolino e scomparire velocemente nel violetto di casa sua.
Sinceramente ci spero, ci spero pure molto, forse fin troppo... oh Dio, ma perché tutte queste paranoie?! Magari è cambiato davvero, magari adesso con le ragazze ci fa sul serio...chi lo sa se non gli interesso davvero?! Che bello sarebbe stare con lui... che bello lui... Insomma, è chiaro che ultimamente si sia dimostrato più dolce nei miei confronti, più disponibile, più gentile... e poi quella stupida scommessa per portarmi a cena? E poi come mi guarda? Cris si, forse a te ci tiene sul serio... mentre cammino verso la scuola felice di rincontrarlo sotto la pioggia fortissima penso a quanto sarebbe bello se tutto ciò che mi sta passando per la testa succedesse per davvero... sarei la persona più contenta al mondo! Stare con un ragazzo fantastico, intelligente, gentile, bello, e anche dolce! Wow...
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Un Po' Italiano Un Po' Tunisino
Romance"Un po' Italiano, un po' Tunisino.": 'La classica da classico' veniva definita Cristina da tutti i suoi amici. In effetti, era proprio così. Dopo la maturità, appena diciottenne, lascerà il suo piccolo paese dove si è sempre sentita ovattata e parti...