Parte 6

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Prima di andare a scuola, decido di prepararmi anche per uscire con Ghali questa sera. Credo che alla fine delle lezioni mi porterà direttamente al ristorante, quindi è meglio se mi prepari già. Ho pensato che un jeans nero a vita alta si abbini perfettamente ad una maglietta dello stesso colore che dal punto vita in giù si allarga a campanella. Nessun outfit è un outfit senza i miei anfibietti bordeaux e i miei orecchini argento a forma di cerchio. Sono grandi, si vedono da sotto il mio caschetto rosso corto fino al mento, che adesso sto piastrando con molta accuratezza di fronte allo specchio del piccolo bagnetto del mio appartamento. Dopo dieci minuti i miei capelli sono perfettamente lisci, ecco, sono pronta. Non mi trucco, odio farlo, preferisco che il mio viso chiaro resti pulito e al naturale, quindi mettendo il giubbino e la sciarpa esco di casa emozionata per ciò che accadrà stasera. Forse non è la prima, ma la seconda volta che un ragazzo ci prova con me, sarà la seconda volta in vita mia che esco con un ragazzo. La prima volta, beh, forse meglio se non fosse mai esistita quella prima volta. Dopo cena mi ha subito portato in auto, ero anche un po' ubriaca, e poi... poi si è trasformato in un'altra persona, che, senza tener conto dei miei sentimenti e del mio dolore mi ha portato via un qualcosa che non avrò mai e poi mai indietro. La mia prima volta è stata anche l'ultima. Non sono più vergine, ma allo stesso tempo, non ho mai fatto l'amore. Strano eh? Basta Cris, basta... adesso è tutto passato. "Cerca di non pensarci più, adesso davanti a te si è aperto un nuovo capitolo, una nuova vita." Dico tra me e me mentre giungo a scuola. So già che Theresa ha indosso uno di quei maglioni orribili, di fatti sono pronta per andare a cena con Ghali. Che mi tocca fare...oh! Ma smettila che sotto sotto una cena con Ghali era ciò che volevi, Cris! E ora che lo racconto ad Alexie... "Hello!" esclamo entrando a scuola salutando la segretaria ed alcuni alunni, non miei. Theresa sbuca da un angolino: Lana vecchia, pallini di tessuto consumato e un piccolo buchetto sono sul suo maglione celeste scambiato. È confermato, Ghali mi porta a cena.

Mentre i miei alunni svolgono il test io giocherello con il cellulare e do un occhio a loro per star sicura che non copino. In quell'esatto momento mi arriva una notifica. Il numero non è memorizzato, eppure da ciò che scrive riesco ad immaginare chi sia e chi gliel'abbia dato: "Stasera confermato, esci con me." Ha inviato Ghali facendomi spuntare un sorriso dolce sul viso. Qui c'è lo zampino di Alexie. Esito prima di rispondere, più che altro attendo qualche secondo per non fargli credere che gli stia ai piedi... beh, è così, ma non deve mica capirlo! "E va bene, esco con te..." rispondo dopo un po' fingendomi quasi costretta. "Stai facendo lezione?" "Si, sono in classe. Tu?" invio velocemente. "Io no, peccato, volevo venirti a disturbare..." "Non ti basta disturbarmi per tutta una cena stasera?!" scrivo trattenendo una risata. "Non ti disturberò mai abbastanza." Risponde lasciando in me un senso di felicità ed allegra tensione che non provavo da quando avevo dieci anni forse. Ma si, lasciamolo sulle spine: chiudo i messaggi senza replicare il suo. Davvero si sta interessando così tanto a me? Per come me ne parlano, non ha mai fatto così con una ragazza. Non è che gli piaccio?

Alla fine dell'ora mi faccio consegnare i compiti dai ragazzi, e li poso nel cassetto della mia scrivania. Quando abbandonano l'aula, mi ritrovo da sola a battere le unghie sul tavolo. In genere lo faccio quando sono nervosa. Ma nervosa... nervosa di cosa?! Non starò mica così per l'uscita con Ghali?! È incredibile l'effetto che mi faccia questo tipo... o-okay, devo ritornare coi piedi a terra. Cosa dovevo fare? Ah si, parlare con Alexie. Velocemente mi alzo dalla sedia e apro con delicatezza la porta. Non vorrei che il rasta mi vedesse proprio ora, mentre devo parlare di lui alla mia amica. La francesina sta nel corridoio di fronte a me, sta prendendo dei libri da uno scaffale, si, è impegnata ma...devo saperlo: "Ale..." bisbiglio sperando che mi senta da lontano. "Ale, ale..." niente, non mi accusa proprio. "Alexie!" esclamo con tono più alto, ma pur sempre in bisbiglio. "Cris!" risponde con tono di voce normale avvicinandosi a me. "Shhh!" "Vieni qua!" le dico facendola entrare nella mia classe, chiudendo accuratamente la porta. "Ma che c'è?!" "Sei stata tu, vero?" chiedo con un sorriso euforico tenendo le sue mani tra le mie. Capisce al volo, sorride maliziosamente e poi dice: "A fare cosa?" "A dargli il mio numero..." "Beh, niente toglie che possa essere stata io..." risponde con tono vago e allo stesso tempo ironico guardando in aria. "Cris, secondo me è proprio cotto..." "Oh dai! Smettila..." la ammonisco sperando però che ciò che ha detto sia vero. "C-comunque...stasera vado a cena con lui. Ho perso una scommessa..." Alexie mi guarda stupita e sorride felice. "Oddio! Che bello Cris! No, non ci credo..." inizia a saltellare velocemente come una bambina il giorno di Natale, i suoi occhi brillano dalla gioia ed è entusiasta. "Fantastico! Mi fa tanti tanto piacere. Sai, Lucas è il suo migliore amico..." la interrompo: "Lucas? Il tuo ragazzo?" "Si lui. Dicevo... anche lui non ce la fa a vederlo cambiare ragazza ogni due per tre, una come te lo metterebbe proprio a posto...

"Alexie! Io?! Io con lui?! Oh no, ma che dici? Ci esco solo perché ho perso la scomme..." "Ma dai!! Si vede da lontano che ti piace!" "Ale...no!" mento abilmente sorridendo. "Su...smettila! Lo sai che vi amo come coppia, e so che vi interessate." "Adesso hai finito con le lezioni, vai a cena con lui e divertiti. Mi raccomando però, assicurati che non voglia soltanto farti entrare nel suo giochetto..." aggiunge raccomandandosi con premura. "Tranquilla, ho un'intera serata per capire che intenzioni ha." Le rispondo sorridendole dolcemente. 

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