Parte 5

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Il tempo passa in fretta, ho appena finito di tenere l'ultima lezione e nella mia classe ormai vuota sto chiudendo accuratamente il mio cappotto e girando più e più volte la sciarpa di lana grigia intorno al mio collo. La porta è ancora chiusa, fuori si sentono soltanto dei rumori soffusi, sono ormai le nove e tutte le lezioni sono finite. Ci siamo solo noi insegnanti che stiamo per andar via. Spingere in basso quella maniglia significa ritrovarmi in corridoio e rincontrare Ghali. Non mi va. Non mi va proprio. Non che non voglia vedere le sue labbra perfette, il suo caschetto corto di dread castani, non che non voglia vedere i suoi occhi magnifici, il suo fisico perfetto, che non voglia sentire la sua voce, perché...s-si, mi piace proprio tanto, ma il problema è che a lui non piaccio io, a lui non piace nessuna, ne cambia una ogni sera, e io non voglio ritrovarmi nella sua ragnatela di baci senza amore e impronte su un letto lasciate senza sentimento. Voglio un ragazzo serio, non uno come lui... "Permesso? Posso?" domanda una voce dietro la porta. È Ghali. Non gli rispondo, ma abbasso direttamente la maniglia spingendola verso l'esterno, ritrovandomi vicinissima al suo viso delicato. "Hei...hai finito con le lezioni?" domanda con premura guardandomi negli occhi. Che bello che è... e-emh. Basta, smettila. Subito mi allontano da lui, che poggiando le mani sullo stand della porta mi impedisce di uscire ignorandolo. "Che c'è Ghali?! Si, si ho finito." Rispondo freddamente gesticolando animatamente mentre mi sistemo la borsa sulle spalle. "Allora andiamo." Continua semplicemente sorridendomi. Non ho capito: ma che vuole?! "Ma andiamo dove? Io ora me ne vado a casa!" "Dai Cris, andiamo a bere qualcosa..." "Io non vado da nessuna parte con te." Lo ammonisco fulminandolo con gli occhi. Chiudo gli occhi, prendo un bel respiro e mi decido a dirglielo: "Molto chiaramente, senza fare troppi giri di parole... Ghali, io non ci vengo a letto con te." Lui si fa la risatina, irritandomi ancora di più...

"Ti ho chiesto di bere qualcosa, non di scopare!" "Non bevo." Rispondo sul colpo incrociando le braccia al petto. "Vuoi farti un giro?" propone lui per alternativa. "Piove." "Andiamo al ristorante?" continua cercando di portarmi fuori in ogni modo. "No, non ho fame." Invento evitando il suo sguardo. "Ah rossa...sei proprio impossibile!" esclama sbuffando in una risata. "Facciamo così, scommettiamo: Se domani Theresa mette uno di quei maglioni terribili, tu vieni con me a cena." Furbo il ragazzo, gioca sul facile. "Ahah! Ma che scommessa è? Ti piace vincere facile?" "No, mi piace vincere te."

"Voglio vincere te." Le sue parole si ripetono per qualche secondo nella mia testa, lasciandomi imbambolata di fronte al suo viso. "Okay,hai accettato." Dice lui sorridendo maliziosamente riportandomi per terra. "Ma...! G-hali?! Cos..." "Oh dai, che ti costa venire a cena con me!" mi interrompe lui ridacchiando. "O-oh...i-io...adesso devo andare." Balbetto dopo qualche secondo di silenzio, mentre sento le mie guance farsi sempre più calde e rosse. "Anche io." Aggiunge incamminandosi al mio fianco fuori dalla scuola. Appena usciamo, alzo gli occhi in alto per guardare dei nuvoloni neri ed enormi che stanno coprendo tutto il cielo. Secondo me si sta preparando uno di quei temporali... "Che ci fai qui?" mi domanda Ghali mentre passeggiamo verso le nostre case. "Tra una settimana inizio l'università, e lavoro qua per pagarmi gli studi." "Ah, capito. Anche io studio." "Davvero?!" domando stupita accennando un sorriso. "Si, architettura." mi risponde guardandomi negli occhi, ricambiando il sorriso. "Non ti facevo uno da Università!" continuo sempre più incredula guardando i suoi zigomi alzarsi sempre di più dal sorriso. "Nessuno mi fa uno da università, eppure..." commenta lui, poi aggiunge: "...vabbè. Tu invece che studi?" "Ancora niente, sono una primina. Comunque...medicina. Inizierò a studiare medicina." Rispondo portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Si vede che sei una in gamba Cris." Commenta lui fermandosi a guardarmi in volto. Annuisco lentamente, "Grazie." Per un attimo tra noi cala il silenzio, un silenzio che però non mi imbarazza... "Quanti anni hai?" mi domanda mentre si guarda le scarpe camminando. "Diciotto. Tu?" "Perfetto!" sussurra abbozzando un sorriso debole, perché è così felice? Lo guardo per un secondo con aria interrogativa, "No, niente..." sospira lui ancora divertito. "Io venti comunque." "Ah, bene..." mi fermo di colpo di fronte casa mia. Come è passato in fretta questo tempo... devo ammettere che chiacchierare con Ghali non è niente male. "Sono arrivata." Dico guardando il piccolo palazzo in cui vivo. "Ah..." "Buonanotte allora..." balbetto imbarazzata, vicina al suo viso fantastico.

Lui prende la mia ciocca dietro l'orecchio, e dolcemente la riporta al fianco delle mie guance. "Sei bellissima così..." sussurra ad occhi chiusi. "Beh, g-grazie. Buonanotte, di nuovo..."

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