Il Jet atterrò alle due e otto minuti ora legale di Kitchener, in Ontario, l'undici luglio duemilaquattordici. A differenza del primo spostamento, nessuno dei passeggeri dovette far i conti con il jet-lag, in quanto l'ora legale delle due città, quella che avevano lasciato, New York, e quella di destinazione, Kitchener, era praticamente la stessa. Non che le tre ore di differenza tra Los Angeles e New York avessero creato chissà quali difficoltà, ma a lungo andare ne avrebbero risentito.
Diversa fu invece la temperatura dell'Ontario, caratterizzata da un clima più asciutto e fresco, seppur sempre caldo, perché in fondo, si trattava di un tour estivo.
Il sole picchiava violento contro la pelle pallida di Liv, che appena scesa dal jet si era sfilata la felpa, legandosela in vita. Posò la mano destra contro la superficie calda del braccio sinistro, meravigliata dal fatto che l'arto non fosse sudato: merito del clima canadese.
Guardò Slash passarle affianco, salutandola con un sorrisino gentile sulle belle labbra e si rese conto che, dietro a quegli occhiali scuri che aveva nuovamente indossato, il viso era più rilassato, riposato. Si era svegliata, una ventina di minuti prima, con la testa appoggiata inconsapevolmente contro la spalla del chitarrista che, a sua volta, sonnecchiava con il capo reclinato accanto a quello di lei. Era stata probabilmente la prima a sollevare le palpebre perché, accortasi del braccio che le sosteneva la testa, aveva sollevato il capo quel poco da permetterle di guardarlo in viso, trovandolo ancora addormentato.
Liv osservò il cielo limpido, di un azzurro pazzesco, merito forse del temporale che si era abbattuto il giorno precedente nella città, liberandola dalla tipica coltre di smog che avvolgeva gran parte delle città del continente americano. Raggiunse una delle grandi auto che li attendeva, una sorta di suv a sei posti, e sedette tra Joe e Steven, stranamente quieti.
- Piani per questa giornata?- chiese mentre, cellulare alla mano, toglieva la modalità aereo dallo schermo.
- Io non sento storie al riguardo, ma ho un fottuto bisogno di dormire - brontolò Joe con il mento appoggiato al petto, il berretto sceso sul viso e le braccia incrociate ad altezza del diaframma.
Liv ridacchiò e scosse il capo. Nonostante l'età, Joe conservava ancora quel fascino che lo aveva reso un icona sexy durante tutti gli anni ottanta, ma per lei era come un parente, una sorta di zio acquisito e non lo avrebbe mai visto diversamente.
- Ci riposiamo un paio di ore prima del servizio fotografico e dell'intervista per una rivista di musica di cui non ricordo il nome. Poi ci saranno delle prove presso uno studio vicino al parco nel quale si tiene il festival. Per il resto della giornata, libertà assoluta - rispose il frontman senza staccare lo sguardo dal cellulare sul qualche stava digitando qualcosa
- Qualche party post concerto, questa volta?- chiese Liv riponendo il telefono nella borsa che reggeva sulle gambe. Steven la guardò accennando un sorriso prima di scuotere leggermente la testa.
- Niente festa questa volta. Ognuno è libero di fare quel che vuole, sia oggi che domani- le fece l'occhiolino e, con ancora il sorriso a tirargli l'angolo sinistro della bocca, tornò a picchiettare con i pollici sul display.
Liv rimase a guardarlo per qualche secondo consapevole di avere lo sguardo di chi sembrava nascondere qualcosa. Battette le palpebre un paio di volte e ruotò la testa di fronte a lei, puntando gli occhi sulla strada, ma l'attenzione duro il tempo di un respiro. Era troppo stanca sia per guardare fisso davanti a sé che per chiudere gli occhi e addormentarsi. Inoltre non le conveniva riposarsi ora, dato che sarebbero giunti in Hotel di lì a poco. Prese il telefono dalla borsa e digitò un messaggio a Mia.
" Arrivati. Ora stiamo andando in Hotel. Riposino pomeridiano prima del concerto. Tu? Come stai?"
Ripose il telefono in borsa, consapevole che Mia era probabilmente impegnata con il suo lavoro.
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Sweet child of mine
FanfictionLasciatevi trascinare dalla passione appena sbocciata tra Slash e Liv, incontratisi per la prima volta nel 2014, anno in cui è ambientata anche la storia. Durante il Let Rock Rule Tour degli Aerosmith, dove Slash e la sua band dei Cospirators apre i...