Capitolo quattordici

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- Slash...- Liv sussurrò il suo nome con la guancia appoggiata contro il petto del chitarrista, che si alzava e abbassava lieve. Poteva sentirlo battere forte contro lo sterno a ridosso del suo orecchio e la peluria appena accennata le solleticava le labbra, mentre le dita maschili scivolavano pigre lungo la colonna vertebrale, in una lenta e dolce carezza.

Mosse le sue di dita disegnando piccoli cerchi sulla pelle olivastra, sfiorando il capezzolo con i polpastrelli. Le piaceva come la sua pelle candida spiccava contro quella di lui così particolare, chiara in inverno e scurissima d'estate, complici i geni materni.

Slash chinò leggermente la testa per guardarla negli occhi e lei sollevò la sua, finché i loro sguardi non si incrociarono. I segni della stanchezza e della notte in bianco erano visibili sul volto dell'uomo, specialmente appena sotto le palpebre leggermente gonfie. Le sorrise rimanendo in silenzio, ma il sorriso parve non raggiungere gli occhi. Probabilmente era stanco per davvero.

Le dita di Slash scesero ancora una volta leggere, dalla base del collo percorrendo l'intera colonna vertebrale, fin sotto il lenzuolo che copriva i fianchi della donna. Posò la mano sulla curva del gluteo, strizzandolo appena e si sporse verso la sua bocca per baciarla. Fu un bacio tenero, questa volta, senza l'ombra della lussuria pronta ad accenderlo, almeno fino ad allora...

- Se mi mostri le tette in maniera così spudorata, rischiamo di perdere il volo -disse fissandole il seno non più premuto contro parte della sua gabbia toracica.

Liv afferrò il lenzuolo ridendo e se lo
portò a coprire la parte incriminata, avvolgendoci l'intero corpo nudo. Sollevò la testa e posò il mento sopra il polso osservandogli il volto con attenzione.

- Cosa?- chiese lui aggrottando le sopracciglia, ma smussando l'espressione seria con una piega serena delle labbra.

Lei sorrise e cercò di imprimere quel viso bene nella mente: le labbra carnose dai contorni perfettamente disegnati, le stesse per le quali aveva fantasticato anni e anni fa; l'accenno di barba brizzolata che copriva la sua pelle dorata, donandogli un aspetto maturo ma estremamente sexy; il naso importante, adornato da un piccolo anellino sulla narice destra e quegli occhi splendidi, quasi abissali, dove il nero dell'iride quasi inglobava quello della pupilla. Era un peccato, a suo avviso, tenerli perennemente nascosti dai capelli e dalle scure lenti degli occhiali da sole.

- Nulla- rispose Liv sporgendosi in avanti per un ulteriore bacio a stampo e, sebbene l'idea fosse quella, non seppe resistere alla tentazione di serrargli il labbro inferiore tra i denti. Sorrise, occhi negli occhi, e strinse quel tanto che servì a farlo mugolare prima di trasformare quel tenero contatto in qualcosa di più impegnativo, in un bacio vero.

Si issò con entrambe le mani sul torace dell'uomo, ma il pensiero improvviso del suo cuore ballerino le fece cambiare posizione, ricadendo sul materasso prima di avvolgerlo in un abbraccio e tirarselo sopra, lasciandogli libero accesso al seno con le sue labbra avide. Inarcò la schiena in un muro invito a prenderla ancora.

Il trillo del cellulare interruppe quel momento magico e Slash si staccò da lei con una serie di imprecazioni colorite. Rotolò sulla schiena e allungò il braccio destro oltre il letto, fino a toccare con la mano il telefono sul comodino. Liv riuscì a leggere il nome della chiamata in entrata sullo schermo, " Perla", e umettandosi le labbra si scostò da lui, evitando di guardarlo in viso.

-  Ti lascio un po' di privacy. Grazie di tutto - gli sorrise e si alzò dal letto, nuda, cercando di ricomporsi più in fretta possibile, mentre lui rispondeva alla telefonata. Non le sembrava giusto rimanere al suo fianco o peggio rimanere nel suo letto mentre lui si chiudeva in bagno per rispondere alla moglie perché, in fondo, era stata la sua amante per una notte e alla stregua di tutte le altre, aveva permesso a lui di ferire ancora una volta la donna che lo amava e che gli aveva dato una famiglia.

Sweet child of mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora