Capitolo ventiquattro

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Passate al capitolo precedente, se vi siete persi l'aggiornamento di ieri notte

Il quattordici di luglio del 2014 fu per Liv uno di quei giorni che sembrano passare senza che ce se ne renda conto. Se avesse dovuto ricostruire l'intera giornata durante una ipotetica intervista, avrebbe elencato in maniera meccanica le azioni da automa compiute da quel mattino alla sera.

Assieme alle band, aveva avuto il volo nell'immediato primo pomeriggio, un paio d'ore dopo che si era svegliata con la luce del sole di mezzogiorno a colpirle il viso, sebbene i capelli fossero sparsi sul volto a mo di protezione. Occuparsi delle procedure di imbarco nell'aereo, senza le interminabili file presso i check-in e la gente che chiedeva autografi o foto, sopratutto a Steven e Slash, rendeva i trasferimenti più snelli e meno stressanti possibili.

Arrivavano davanti all'ingresso dell'aeroporto, venivano scortati e accompagnati fino alla pista e salivano sul veivolo personale senza pensare praticamente a nulla, finché non giungevano al nuovo aeroporto dove venivano accompagnati in Hotel.

Il giorno seguente all'arrivo presso la città che li avrebbe ospitati per due giorni era solitamente all'insegna del relax: i gruppi provavano qualche canzone come da routin e avevano il resto della giornata libera, se non dovevano affrontare interviste o comparire in qualche programma televisivo come ospiti. A parte Slash che si chiudeva in qualche studio a firmare per un'ora abbondate diverse chitarre o gadget che avrebbe venduto a prezzo maggiorato, per soli collezionisti o fans.




Le seguenti tre date di tour, che avevano coperto un lasso di tempo che andava dal sedici luglio al ventidue passarono senza grandi novità. Le band arrivarono nelle città, si sistemarono, trascorrevano la loro giornata di libertà come meglio crederono; c'era chi si era organizzato per qualche breve tour della città, cercando di passare inosservato, e chi aveva preferito rilassarsi nell'hotel riservato, magari affittando tutta l'area piscina per qualche ora.

E così, quella sera del 24 luglio, Liv decise di regalarsi un bagno nell'enorme piscina dell'albergo, affittata dagli Aerosmith fino a notte inoltrata, prima della cena organizzata in quella stessa area.

Il clima nella zona dell'Illinois, a sud di Chicago, era particolarmente caldo in estate, sopratutto a Luglio, e sebbene fossero le sei di sera, la calura non sembrava volersi ancora attenuare.

Ritirato il suo telo mare presso il piccolo ufficio all'ingresso dell'area piscina, Liv si incamminò lungo il breve sentiero alberato che conduceva alla vasca. Voci maschili iniziarono a farsi strada, sempre più vicine, fino a scorgere, dietro alla cancellata protetta tutt'intorno da una siepe ben curata, qualche tecnico e i volti noti dei musicisti.

Vide quattro paio di occhi voltarsi nella sua direzione e il suo sguardo si allacciò, senza troppa fatica, a quello nero del chitarrista.

Liv salutò i presenti e si diresse verso uno dei lettini liberi alla destra della vasca. Si sfilò il parasole giallo e rosso e, dando le spalle agli uomini in ammollo, sistemò meglio il seno dentro il tessuto nero a forma triangolare. Sapeva di essere particolarmente formosa, e sperò di non attirare troppi sguardi su di sé.

L'ultima cosa che voleva diventare era oggetto di discussione maschile. Si voltò e vide Joe avvicinarsi al bordo della vasca, con un sorriso divertito sul viso.

- Dai, Liv, salta dentro che la temperatura è perfetta per il caldo infernale che fa fuori -

Sciolse la coda di cavallo e lasciò che i capelli ricadessero dietro alle spalle. Voleva evitare di spostare gli occhi alla sua destra, ma ci non riuscì... il cuore perse un battito.

Slash era immerso fino a metà busto e la guardava senza un briciolo di pudore. Sentì le gote andare a fuoco sotto quello sguardo rovente e spostò velocemente gli occhi, in cerca della scaletta d'ingresso alla vasca. Si sarebbe volentieri tuffata, ma l'immagine di lei che perdeva il reggiseno sotto gli occhi divertiti di quattro uomini le aveva fatto passare la voglia.

Sweet child of mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora