29. Forks

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Mi alzai tardi quel giorno, non avevo voglia di fare nulla.
Erano le 09.59 A.M., stando all'ora segnata sul mio telefono ed ero stata buona parte della mattina sdraiata sul letto a leggere "Il ritratto di Dorian Gray", di Oscar Wilde.
Sospirai chiudendo il libro, dopo aver letto la mia parte preferita: la morte di Dorian. Non era così male come personaggio, anzi, mi piaceva pure, ma adoravo come l'autore era riuscito a descrivere quel momento finale. Presi il telefono mentre scendevo le scale e sbuffai quando vidi il messaggio di Alexis appena arrivato.

Alexis
Ciao, Chiara.
So che non ti interesserà, ma, ecco, ho paura per Andrea. Io e Brian abbiamo paura. È strano, ci evita, ieri non era a scuola e nemmeno oggi...
Siamo andati da lui [siamo usciti da scuola alla 3° ora... già (e ora stiamo per saltare la 4°)]... Kanai'i ha detto che era a scuola, ma Andrea a scuola non c'era.
Siamo andati da Jeremy [che era a casa perché avevamo una verifica di matematica alla 1° ora (appunto per questo sto usando mille parentesi)], ma Andrea, che sta sempre con lui, non era nemmeno lì e non gli aveva detto nulla...
Cosa facciamo?
Ieri magari non c'era perché era l'anniversario della morte della nonna, ok... ma oggi?

L'anniversario del rosario?

Risposi. Non mi importava se Andrea era scappato di casa. Affari suoi.

Alexis
Chiara! Sii seria!
E se sta male?!

Alexis... perché ne parli a me? Chiamate la polizia, non lo so.
Se vuoi ti do il numero dello sceriffo Swan.

Alexis
Ne parlo con te perché eravamo amiche e parlavamo di tutto, un tempo!
Capisco che tu e Andrea vi odiate perché vi siete lasciati male, ma preoccupati almeno un po'!
Magari si è buttato giù da un ponte e non lo sappiamo! O è stato stuprato, o rapito! Oppure si è ubriacato e si è perso!

Alexis... i film mentali che ti stai facendo non saranno mai reali...

Risposi quasi con cattiveria. Ma perché si ostinava a non capire che l'argomento non mi interessava minimamente?
Quando arrivai nel salotto rimasi stupita nel notare che non c'era nessuno, nemmeno un singolo vampiro o un licantropo.
Saranno andati a caccia. Pensai alzando le spalle, mentre mi dirigevo in cucina per cercare del cibo.
Una vaschetta di prosciutto cotto fu la mia preda. Iniziai a mangiarlo, restando appoggiata al bancone della cucina, mentre Alexis contiuava a riempirmi con le sue paturnie insensate.
Non capivo nemmeno perché stavo continuando a leggere quei messaggi. Potevo spegnere il telefono, metterlo in silenzioso o, ancora meglio, bloccare Alexis e non sbloccarla per i prossimi due secoli.
Distratta dai messaggi della mia amica, non mi accorsi che avevo finito tutto il prosciutto. Sospirai leggermente infastidita dalla cosa e buttai la vaschetta vuota, andando poi a lavarmi le mani al lavandino.
Uscii fuori e mi sdraiai per terra. Il telefono continuava a vibrare per i messaggi di Alexis, ma decisi di non leggerli più.
Osservai il cielo nuvoloso e di un grigio molto chiaro, tendente al bianco. I miei sensi mi dicevano che stava per nevicare.
Sospirai e una nuvoletta di vapore si condensò davanti alla mia bocca, salendo poi verso il cielo. La strada da qui a Forks non è troppo lunga. Pensai, ma poi scossi la testa. No, che ci pensino lei e Brian a cercare Andrea. Non sono affari miei se si mette nei guai.
Anche se continuavo a pensare ad altro per distrarmi -il freddo pungente, le nuvole sopra di me, la vita di Oscar Wilde- le parole di Alexis mi tornavano nella mente, accompagnate da brutte immagini: Andrea che veniva rapito da qualche brutta persona; Andrea che andava in giro in moto senza fare attenzione e finiva coinvolto in un incidente; Andrea che, irritato per qualche motivo, iniziava una rissa con qualcuno decisamente più forte di lui; Andrea che assumeva troppo alcool e stava male; Andrea che prendeva sostanze strane; Andrea che esagerava con quelle sostanze strane e stava male; Andrea che, pieno di alcool, saliva in sella alla moto; Andrea che, pieno di sostanze strane, saliva in sella alla moto; peggio ancora, Andrea che, pieno di alcool e sostanze strane, saliva in sella alla sua moto.
Mi alzai di scatto e, senza pensarci, corsi in casa. Salii in camera mia e presi immediatamente uno zainetto non troppo ingombrante, ci buttai dentro un cambio di vestiti, il telefono e il portafoglio con i documenti e dei soldi. Me lo misi in spalla mentre scendevo le scale e, appena fui fuori, mi trasformai.
Fu una liberazione.
Era da davvero tanto che non lo facevo e sentire l'erba morbida e fredda sotto le zampe e il vento che passava nella pelliccia fu un qualcosa di magnifico. Mi presi qualche minuto per assaporare quelle sensazioni che mi ero negata a lungo e senza un vero motivo, poi mi ricordai di Alice. Di sicuro aveva visto tutto appena avevo deciso cosa fare.
Iniziai a correre verso la direzione di Forks. O almeno l'istinto mi diceva che fosse lì, all'incirca.
Corsi con la paura di essere rintracciata. Se mi avessero raggiunta, forse mi avrebbero fermata e non mi avrebbero lasciata tornare a Forks. In effetti, poteva essere rischioso andarci... da quanto sapevo, i cacciatori erano ancora all'erta per trovare i lupi. Di sicuro la vita per i licantropi Quileute non doveva essere facile.
Ci starò giusto questa sera... non mi accadrà nulla. Pensai convinta mentre correvo.
Il paesaggio mi scorreva velocemente di fianco e il vento mi sferzava la pelliccia.
Ero felice di riuscire a muovermi ancora con naturalezza; ogni tanto mi veniva il dubbio che non avrei più saputo usare la mia forma da lupo, se non mi fossi trasformata per tanto tempo.
Le zampe in alto, in avanti e a terra, in alto, in avanti e a terra. Era un movimento così semplice e automatico.
Saltai un tronco e continuai ad inoltrarmi nel bosco innevato.
Corsi molto velocemente, quasi al massimo delle mie capacità.
Per mia fortuna nessun altro del branco era trasformato, c'eravamo solo io e il paesaggio che mi si apriva intorno.
In breve, gli alberi e i cespugli bianchi lasciarono posto ad alberi e cespugli rossicci o gialli, segno distintivo dell'autunno. Adoravo l'autunno, mi piacevano un sacco i colori che assumeva la natura, tutto quel rosso e quel giallo erano davvero stupendi, soprattutto qui.

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