43. Il Branco

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Un ululato attirò la nostra attenzione: avevano trovato qualcosa

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Un ululato attirò la nostra attenzione: avevano trovato qualcosa.
Alzai il muso e risposi al richiamo, seguito da Hurit, Logan e Nicholas. Senza dire nulla iniziammo a correre.
«Speriamo in qualcosa di grosso» commentò Nicholas, la pelliccia nera come la pece sporca di neve.
Da qualche ora, ormai, avevano iniziato a cadere dei fiocchi di neve, le temperature erano calate e tutto stava diventando bianco. Però qualcosa mi diceva che non sarebbe durato a lungo, sentivo l'arrivo imminente del caldo e del sole.
«Se non lo fosse stato, non ci avrebbero chiamati» gli fece notare Logan.
«Magari volevano farci vedere la caccia alla lepre dei cuccioli!» rispose il gemello, tirando fuori la lingua come se fosse una linguaccia umana.
Con uno sbuffo, saltai ed affrettai il passo. Volevo solo tornarmene nella tana, da solo e al caldo.
«Va tutto bene?» chiese Hurit, affiancandomi.
Sorrisi pensando a quando sarebbe stato tutto innevato: la sua pelliccia bianca l'avrebbe fatta mimetizzare perfettamente e per lei sarebbe stato semplicissimo cacciare.
Tutto bene. Risposi continuando a correre.
«Dopo hai qualcosa da fare?».
Dormire.
«Perché non dormiamo insieme?» chiese dandomi un colpetto con il muso, con fare malizioso.
No, grazie. Risposi sbuffando. Il mio fiato si condensò in una nuvoletta di vapore.
«Ultimamente dici sempre di no!» si lamentò lei.
Hurit, non rompere. Vai a dormire con Logan, non vede l'ora da quando è entrato nel branco.
«Ho già dormito con lui. Più volte».
E allora... Sbuffai, ma mi interruppe.
«Ed è meglio con te» continuò con tono accattivante.
Solo perché forse sarò l'Alpha. Dissi infastidito.
«Non è vero!» guaì lei, colpita nel profondo.
Oh, sì che è vero! Risposi e mi scrollai la pelliccia. Era leggermente bagnata a causa di quella stupida neve. Comunque sarò Alpha senza una lupa. Starò bene da solo.
«Sai che non puoi».
Rimasi in silenzio. Aveva ragione: un Alpha doveva avere qualcuno con cui fare altri cuccioli, altrimenti non ci sarebbero più stati Alpha dopo di lui (o lei) e sarebbe scoppiato il caos. Beh, ci sono molte altre lupe.
«Tipo?» borbottò lei, palesemente gelosa.
Non lo so.
«Sono solo tre le femmine del branco single e con l'età giusta per te: io, Katara e Ominotago. Ominotago non ti piace e ti ignora, Katara la odi perché odi suo fratello Khator e quindi resto io».
Non deve essere una lupa del branco. Gli feci notare senza pensarci. Pensa al nostro Alpha: suo padre non era di  questo branco, era un lupo decisamente diverso.
«Cosa intendi dire?» chiese stranita, scoprendo i denti.
Che la lupa non deve essere di questo branco.
«E quindi... aspetta! Intendi dire che vorresti quella dof come Alpha? Sei serio?!» ringhiò fermandosi davanti a me, la pelliccia alzata e le orecchie appiattite all'indietro.
Aveva usato il termine dei Sangue di Lupo per definire gli addomesticati.
Piantai le zampe nel terreno, per non finirle addosso, e la guardai. Non ho detto questo. Risposi. E adesso dobbiamo raggiungere gli altri.
«Tu vuoi avere un'Addomesticata come compagna!» ringhiò irritata.
Ringhiai a mia volta, abbassandomi leggermente per preparare l'attacco. Tu non sai niente. Hai frainteso tutto.
«Ehi, ehi, ehi» la voce di Nicholas si aggiunse alle nostre e il lupo si frappose tra di noi. «Dobbiamo andare a cacciare, non ucciderci tra di noi».
«Tu stai zitto!» gli ringhiò Hurit.
«Stai zitta tu!» rispose lui.
Infastidito, mi alzai e ringhiai un "BASTA" che non ammetteva repliche. Andiamo. Ordinai e poi partii.
Se volevano seguirmi, bene, altrimenti non mi interessava.

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