Jareth scorreva con gli occhi il messaggio inviato dalla Discordia.
Il silenzio che regnava sull'Olavia non l'aveva mai preoccupato così tanto. Avevano dimezzato la potenza dei generatori per la notte e, da quando li avevano cambiati, non c'era più il costante rumore che gli teneva compagnia durante le nottate insonni trascorse a verificare che tutto andasse bene.Briya aveva fatto rapporto: dopo tre giorni dalla partenza, non avevano trovato nulla di interessante. Il luogo indicato dai radar di Kiaphus non presentava anomalie. I sistemi della Discordia non rilevavano altre navi nei paraggi, né della Confederazione né da navi senza bandiera. Sembrava che la Discordia fosse l'unica in quel luogo. Non avevano ricevuto nessun messaggio, tantomeno attacchi a sorpresa.
Giuro che se scopro che tutto questo è un tuo tentativo di tenermi lontano dalla rissa ti stacco la testa appena ti vedo.
A Jareth sfuggì un sorriso nel leggere l'ultima frase. A causa del tono con cui Briya aveva concluso il messaggio, a Jareth sembrava di vederla con il dito puntato verso di lui, a sibilargli quelle parole in faccia. Doveva ammettere che gli sarebbe mancata la sua presenza.
Incrociò le braccia dietro la testa, continuando a guardare lo schermo. Era una delle poche fonti luminose e gli illuminava il viso con una sfumatura azzurrina.
Non che per il resto della flotta le cose volgessero al meglio: era partito portandosi dietro aspettative ben diverse da ciò che era accaduto davvero.
Avevano trovato sì quella della Confederazione, ma le loro navi erano fuggite prima che la battaglia potesse iniziare e non volendo rischiare di cadere in una trappola, Jareth aveva dato ordine di fermarsi su un pianeta disabitato e da lì condurre le ricerche per la nuova posizione della flotta della Confederazione.Non sarebbero fuggiti un'altra volta, ne era certo.
Sul ponte dell'Olavia si sentivano solo i bip emessi a intervalli di tempo regolari dal radar. Non era facile tracciare la posizione o la rotta delle navi nemiche: potevano essere fuori dal raggio di azione dei satelliti fantasma disseminati nella galassia potevano anche avere schermi protettivi contro il segnale nemico.
Dopo tutti quegli anni passati nella Proxima Hemithea, Jareth non aveva la minima idea di quale fosse il livello della tecnologia lì. Ogni giorno gli sembrava di scoprire qualcosa di nuovo. Si alzò dal sedile, dirigendosi verso un'altra postazione. Voleva parlare con la Anderz, accertarsi che i suoi rapporti non fossero stati intercettati dalla Confederazione che gli aveva alterati, rendendoli tutti uguali. La frase finale lasciava pochi dubbi, ma avere la certezza rimaneva la cosa migliore. Avviò la chiamata, aspettando che qualcuno sulla Discordia rispondesse.
«Chi non muore si rivede, a quanto pare, Edam» scherzò Briya prima che la sua immagine si formasse completamente sullo schermo.
«Finalmente ti sei degnato di contattarci. Sono giorni che non riceviamo notizie dalla flotta e vaghiamo nel vuoto. Vi credevamo morti».
Prima che Jareth potesse rispondere, una terza voce si aggiunse alla chiamata. Riconobbe la Breckett rimproverare la Anderz.
«La tua diplomazia è inesistente».
«E non colpirmi con i fogli! BIT non dire una parola prima che ti tolga tutto l'olio. Cielo, quanto vorrei un mese di vacanze lontano da questa nave. Ora che c'è, Edam?»
«Volevo sapere se veramente non avete incontrato nessuno».
«È vero. E la cosa mi preoccupa. Non vorrei che la storia dell'arma segreta fosse un pretesto per attirarci in qualche trappola».
«La Confederazione non si lascerebbe scappare l'occasione di catturare la Discordia» aggiunse Laera.
«Concordo con il Soprammobile, per una volta. Siamo da soli, anche se abbiamo tutti i sistemi di allarme in funzione potrebbero piombarci addosso da un momento all'altro. Ho una nave, niente di più, niente di meno».
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Discordia
Science FictionStardust Saga I La galassia Proxima Hemithea è il teatro di guerra tra la Confederazione delle Venti Stelle e il Patto della Frontiera, un conflitto nato dalla differenza di ideali tra le due fazioni. Il rapimento di Laera Breckett durante una miss...