Capitolo 14

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«Che decisioni ha preso il Consiglio che non sono state ratificate alle navi?» sbottò Briya allargando le braccia. «Le spie ci servono».

«È stato notato che negli ultimi tempi non sono state molto usate durante le missioni» rispose Laera.

«Quali ultimi tempi? È ovvio, siamo stati fermi per mes...» ribatté Briya, ma si bloccò non appena entrambi le rivolsero un'occhiataccia.

«Credo che intenda nelle ultime missioni prima del disastro, Anderz» sibilò Jareth. Laera tossì, richiamando l'attenzione dei due su di sé.

«È stato deciso di riservare le spie ad altri incarichi a terra piuttosto che sulle navi. Capisco che la decisione sia arrivata all'improvviso, ma...»

«Le spie conoscevano le navi, sapevano come muoversi. Ora abbiamo reclute che non hanno mai sparato contro qualcosa di vivo, raccattate senza sapere il loro livello di addestramento. O il loro passato».

«Capisco le vostre opposizioni, Edam, ma...»

«Potevate ratificare la decisione mesi fa. Su cos'avevate da discutere voi politici di tanto importante? La nuova moda? Non è facile coordinare una flotta di queste dimensioni già quando tutti conoscono ogni cosa, figuriamoci quando sono nuovi».

«Non abbiamo tempo di spiegare loro come le cose dovrebbero funzionare. Possiamo solo incrociare le dita e sperare che capiscano da soli come ricaricare un fucile in battaglia senza lasciarci la pelle o che quelli ai comandi non si facciano prendere dal panico. Alcune spie, sulla Discordia, avevano ruoli ben precisi. Un po' come copertura, un po' per evitare il sovraccarico della nave» aggiunse Briya.

«Anche sull'Olavia. E sulle restanti navi. Concordo con la Anderz, potevate pensarci prima».

«Non c'era una maggioranza forte, ma alla fine è stato deciso e approvato di far infiltrare le spie nei ranghi della Confederazione in modo da avere notizie dirette».

«Ottimo non sapere motivazioni valide che ci riguardano da vicino».

«Tecnicamente erano informazioni riservate, Anderz».

«Ehi, Soprammobile, guarda che siamo noi quelli che ci mettiamo l'anima nel fare il culo a strisce alla Confederazione. Le informazioni raccolte dalle spie servono anche a noi».

«Sono informazioni di tipo politico quelle di cui si sarebbero occupate una volta tolte dagli incarichi della flotta che riguardano eventuali legami tra la Mano Scarlatta e la Confederazione. Non avrei dovuto dirvelo, non dovevate avere più pensieri di quel che avete già».

«Voglio quelle informazioni» sentenziò Jareth. «Avere eventuali Affiliati a bordo, potrebbe essere... anzi, sarebbe un problema. Sapendo qualcosa in più, potremmo organizzare meglio eventuali difese interne. Passeremo l'ordine alla flotta di non dare informazioni riservate alle reclute finché il loro quadro familiare e sociale non sarà completo. Quanto a voi, Breckett, vi chiedo di passare le nostre richieste al Consiglio».

«Sarà fatto» mormorò Laera stringendo un pugno sopra la coscia. Non aveva pensato prima di riferire loro la decisione del Consiglio, ma era d'accordo sulle loro argomentazioni. Almeno sulla Discordia non aveva visto volti comunemente associati alla Mano Scarlatta, ma sulle altre navi la situazione poteva non essere la stessa. Non era solita andare alle condanne - era contro il metodo usato dal Patto e sarebbe stata una mossa ipocrita. Poteva sperare che le spie impegnate nei raghi della Confederazione trovassero qualcosa di interessante che potesse far saltare fuori eventuali legami che altrimenti sarebbero rimasti nascosti. Tirò fuori il pad dalla tasca dei pantaloni, iniziando a scrivere il messaggio. Digitava velocemente sullo schermo contraendo appena la fronte e, non appena ebbe finito, ripose nella tasca il pad, alzando lo sguardo fino a incrociare quello di Jareth. Briya aveva ripreso a tamburellare sul tavolo, come se fosse immersa nel pensare a qualcosa che non riusciva a far quadrare.

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