«Non è finita, non ancora, figlio mio».
Kaeler appoggiò il microfono sul tavolo, voltandosi verso la propria destra. Cinque inviati della Confederazione, rimasti immobili alle sue spalle fino a quel momento, annuirono all'unisono quando l'Affiliato , seguendo la battaglia da Kiaphus, dalla sala di controllo del Patto. Nessuno aveva cambiato i programmi e gli schermi continuavano a elencare le astronavi distrutte e quelle che, per i computer, non erano altro che traditori.
«Dovevano morire tutti» sibilò uno dei cinque.
«La Discordia non andrà lontano: benché abbiano staccato la rilevazione, c'è un solo luogo in tutta la galassia che non è sotto il controllo - diretto o indiretto - della Confederazione delle Venti Stelle. Si dirigeranno su Grinda» rispose Kaeler.
L'uomo serrò le labbra, annuendo piano con la testa. «Lo so, l'intera Confederazione è al corrente della loro meta. Ma finché non saranno loro a venire fuori da lì, dubito che re Davian ci farà atterrare».
«La Discordia ha a bordo database sulla Mano Scarlatta?»
«Siamo tutti schedati: per loro non siamo altro che scarti della società, siamo inutili. Passerà tutto a Davian».
«Vostro figlio non è sulla Discordia?»
«Sì, ma potrebbero averlo scoperto. È sotto copertura, ma nell'attacco potrebbe essere saltata».
L'uomo annuì, accarezzandosi il mento. «Quindi?»
«Dovremmo aspettare».
«E dare il tempo a Grinda di aiutarli?» si inserì nel discorso un altro dei presenti. «Dovremmo invadere il pianeta».
«Non prima di sapere se mio figlio è stato scoperto o no. Potrebbe scatenarsi una crisi politica e Grinda potrebbe mettere in stallo i commerci di tutta la galassia. Senza i loro soldi, nemmeno la Confederazione può fare qualcosa» ringhiò Kaeler prima di allungare di scatto il braccio sinistro e afferrare, dopo qualche tentativo, una stecca di Chow.
Gli uomini della Confederazione annuirono. «Rimarremo in attesa di vostre notizie» disse quello che tra loro indossava la divisa più decorata da medaglie - segno che aveva dato a Kaeler l'idea che si trattasse del capo; quando l'Affiliato fece un cenno con la testa, uno dopo l'altro uscirono dalla stanza. Rimasto solo, Kaeler addentò la stecca, lasciandosi scivolare sulla sedia: aveva seguito tutta la battaglia ascoltando le comunicazioni della Discordia e i movimenti delle navi attraverso gli schermi. Aveva violato tutti i loro sistemi con l'aiuto di uno degli uomini della Confederazione e, per qualche istante, gli era sembrato di essere di nuovo a bordo di quelle astronavi.
Sospirò, massaggiando con forza le palpebre: non era una novità l'essere venuto a sapere che la Discordia era riuscita a fuggire dalla Confederazione, ma quella volta rappresentava solo un problema.
Avrebbero potuto riportare la galassia alla sua purezza originaria se non fosse stato per la Anderz.
Più lei si andava a fondo nella guerra con la Confederazione, più Kaeler desiderava sentire il suo sangue scorrere tra le proprie dita. Si leccò le labbra mentre nella mente si formava quell'immagine, ispirata anche dal Chow. Sperava che Briya lo temesse, o se non lui personalmente, avesse paura della Mano Scarlatta, coloro che potevano arrivare ovunque indisturbati. Era certo che, prima o poi, gli Affiliati avrebbero avuto in pugno anche la Confederazione e allora non sarebbero stati i reietti, i traditori, gli scarti della società.
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Discordia
Science FictionStardust Saga I La galassia Proxima Hemithea è il teatro di guerra tra la Confederazione delle Venti Stelle e il Patto della Frontiera, un conflitto nato dalla differenza di ideali tra le due fazioni. Il rapimento di Laera Breckett durante una miss...