Il rumore dei macchinari si sentiva fin da fuori: martellante e continuo, già rimbombava nella testa di Briya.
«Mia sorella dice che è questione di abitudine… vedi di farlo in fretta perché non credo che potrai lasciare Xallao a breve».
Briya alzò entrambe le sopracciglia, voltandosi poi verso Roys.
«Sembra che tu debba tornare su Grinda…»
«Guerra o no, ho un lavoro da svolgere e non posso lasciare Re Damian senza protezione per troppo tempo: potrebbe essere una mossa fatale per lui, ora che non tutti i nobili sono concordi nella sua scelta. Mi ha solo chiesto di accompagnarti qui, non di farti da guida turistica. Ci vediamo, Anderz. Guarda di non far saltare le teste dei robot che lavorano qui». La salutò con un cenno della mano prima di allontanarsi, tornando verso la navetta.
«Tu controlla che BIT non disturbi i feriti all'ospedale. Ah, Roys» urlò Briya.
«Dimmi» rispose lui fermandosi e voltandosi appena verso di lei.
«Puoi farmi avere notizie dall'ospedale? Ho lasciato la faccenda agli ufficiali negli ultimi giorni, ma non mi sembra giusto trascurare chi ci ha quasi lasciato la pelle in battaglia».
«Certamente».
Briya sospirò, rimanendo ferma nel mezzo del piazzale: non aveva la minima idea di dove avrebbe dovuto dirigersi, se avrebbe potuto incontrare qualcuno o dove era scappata Gabije. Non sapere niente la spaventata più che avere la certezza che tutto sarebbe andato a rotoli.
Dopo qualche minuto passato a guardarsi intorno – il grigiore continuo degli edifici non le pareva affatto rassicurante – si decise a prendere il pad.
«Mio fratello si è dimenticato di dirti dove andare, vero?» chiese Gabije, senza curarsi dei convenevoli, rispondendo dopo pochi squilli a vuoto.
«Immagino di sì».
«Ah, per la Confederazione! Che idiota! Resta pure nel piazzale dove sei, ti mando qualcuno» le disse lei prima di urlare qualcosa nella lingua di Grinda.
Non passò molto tempo prima che notò una figura uscire da una porta scorrevole e avvicinarsi velocemente.
«Rayven Braley, sezione materiali» disse quella allungando una mano che Briya strinse appena, sforzandosi di sorridere.
«Briya Anderz, comandante dell'Armonia».
Faceva fatica a pronunciare quel nome, a realizzare di avere sulle spalle la responsabilità di tutta la guerra. Forse avevano ragione coloro che mal la sopportavano nel Patto e nel Consiglio, coloro che dicevano che era inadatta al comando della stessa Discordia – figuriamoci a una flotta.
«Immagino tu non sappia niente» le disse, indugiando sull'ultima parola. Le risultava difficile parlare la lingua comune, ma Briya sapeva che Grinda avrebbe mal rinunciato alle sue tradizioni e ormai ci aveva fatto l'abitudine a sentire quei suoni così diversi cercare un punto di contatto.
«Nessuno mi ha detto niente, se non di recarmi su Xallao».
«D'accordo, d'accordo» disse Rayven, gettandosi alle spalle una delle due trecce che, nella leggera corsa, le era ricaduta sul petto. «Con Benteleye pensavamo di sistemare prima la Discordia… o almeno, dedicarci a quella durante i tempi di produzione in modo da ottimizzare il processo. Molte lamiere di niobus sono già state prodotte».
«Almeno un'astronave da guerra funzionante devo averla».
«In effetti... la Confederazione non si può certo affrontare lanciando una sedia…»
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Discordia
Science FictionStardust Saga I La galassia Proxima Hemithea è il teatro di guerra tra la Confederazione delle Venti Stelle e il Patto della Frontiera, un conflitto nato dalla differenza di ideali tra le due fazioni. Il rapimento di Laera Breckett durante una miss...