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Finalmente è arrivata l'ultima ora, iniziamo già con le sostituzioni, un punto a favore della classe.

Questo professore non l'ho mai visto prima, è senza capelli, porta gli occhiali ed è vestito come i professori di un tempo; sembra un tipo all'antica.

Luca è seduto qui accanto a me a giocherellare col suo telefono, mentre io ogni due per tre lo guardo passando inosservata, visto che ha il cappuccio in testa.

-Mi hai sostituita subito, vedo che sei molto veloce- mi esce spontaneamente questa frase dalla bocca, ma me ne pento subito dopo.

Oscura lo schermo del suo cellulare e mi punta i suoi occhi addosso, mi trasmette all'istante infiniti brividi, ma tento di spegnere per un momento le mie sensazioni.

-A cosa ti riferisci?- domanda freddo, infilandosi il cellulare in tasca.

Incrocia le braccia al petto e con i suoi occhi scuri mi scruta attentamente, aspettando una risposta valida.

-Mi riferisco alla tua nuova amica. Prima mi ha minacciata di non starti intorno, ma stavo troppo nervosa per fatti miei per poterla rispondere gentilmente. Comunque dille di stare tranquilla, visto che per me, ormai la nostra storia è un libro chiuso- forzo un sorriso, lui si limita a scrollare le spalle.

-Se ti ha detto qualcosa, vuol dire che ti ha visto troppo intorno a me, non credi? Ha pur sempre ragione, stiamo insieme da un po', ormai- ribatte con indifferenza, i miei occhi si illuminano e deglutisco lievemente.

-Oltre a questo mi ha detto pure che per te non ho avuto importanza, credo abbia ragione Giulia. Per te la nostra storia non ha mai avuto un significato- sbotto con rabbia e delusione, visto il suo comportamento da menefreghista.

Punta di nuovo i suoi occhi su di me e sbuffa con aria scocciata.

-Hai finito di torturarmi, Aurora? Che importanza ha sapere se tu sia stata importante per me, o meno? È finita, è storia vecchia, ho una nuova vita, te lo ripeto, ho altre cose per la testa. Davvero credevi che il mondo girasse intorno a te? No, cara mia. Di sofferenze ne ho già subìte abbastanza, persino di delusioni, tu sei stata davvero l'ultima per cui c'ho messo il cuore. Basta, voglio soltanto divertirmi, proprio come ho sempre fatto prima di conoscerti sul serio. Ho capito che una relazione stabile non fa per me e va bene così. Tu sei stata quel trampolino che mi ha slanciato a capire che l'amore vero, per me, non esiste. Credo di averti dato fin troppe spiegazioni, mi ero addirittura promesso di non parlarti, di non rivolgerti nemmeno una parola, ma tu mi stuzzichi ed è più forte di me tacere- mi spiega guardandomi.

Abbasso la testa sentendomi ferita ancora di più, credo che non ritornerà mai più tra me e lui la passione di un tempo; ormai si è spento tutto, la fiamma è svanita e con essa anche la mia voglia di innamorarmi nuovamente di qualcuno.

-La cosa che più mi fa male, Luca, sai qual è?- gli punto il dito contro cercando di non piangere, ma i miei occhi bruciano fin troppo per poter riuscire a trattenere le lacrime amare e salate.

-Non mi interessa saperlo, ti ho già detto come la penso, per te non voglio più sprecare una sola parola, ho già parlato abbastanza e ritieniti fortunata se non ti abbia mandata ancora a fanculo, visto che mi stai veramente rompendo le palle con queste frasette da film e serie tv! Apri un po' gli occhi, cara. Tra noi non tornerà mai più nulla, è del tutto inutile sprecare fiato per cercare di addolcirmi, perché non mi farai scogliere. La mia decisione l'ho presa, tu sei fuori dalla mia vita. Adesso basta, non mi far ripetere le cose all'infinito- forza un sorriso guardandomi negli occhi e sento il mio cuore frantumarsi, ancora ancora e ancora.

-Non puoi capire quanto male mi stai facendo, Luca. Tu non lo puoi capire- scuoto la testa versando delle lacrime, fortunatamente tutti gli altri sono troppo presi a fare caos, perciò non si sono nemmeno resi conto della mia discussione con Luca.

-E tu? Tu non hai fatto nulla per riprendermi quando era il tempo, hai preferito stare con quel bastardo di James e come se non bastasse hai baciato Nicolò, ci sei quasi finita a letto, cazzo! Se quella volta non fossi arrivato io, tu ci saresti andata a letto e non mi avresti pensato minimamente. Adesso dovrei essere io quello a pensare al male che ti sto facendo? Cosa vuoi? Cosa ti aspettavi, Aurora? Che sarei corso da te non appena avresti riaperto di nuovo le braccia per potermi accogliere? No, non sono un cagnolino che tratti a tuo piacimento, grazie!- esclama sicuro di sé.

-Ho cercato di r-riprenderti...- borbotto.

-Certo, sì! Come no. Dopo esser tornata con quello stronzo di James e dopo esserti quasi portata a letto uno dei miei amici fidati. Era troppo tardi, Aurora e ora il tempo è più che scaduto. Ho lasciato fare a te, ma adesso non illuderti, è inutile che tu lo faccia, niente sarà più come prima- scrolla le spalle ed io mi asciugo le lacrime che rigano il mio volto insistentemente.

-Queste sono lacrime da coccodrillo, non mi servono queste scenette del cazzo. Eravamo perfetti, ma ormai...- alza le spalle, scuoto leggermente la testa e persino questa classe sta diventando troppo soffocante.

Mi alzo dalla sedia, afferro il mio cellulare e mi reco fuori dall'aula, sbattendo con forza la porta.

Da Nicolò:
D'accordo, ti ospito. Massimo per una settimana, non voglio problemi con l'uomo che viene a prendersi i soldi dell'affitto. Anche tu mi manchi, Aurora.

Ah, almeno una cosa positiva è arrivata e, finalmente, Nicolò inizia a sciogliersi: spero di recuperare almeno una parte del nostro rapporto che avevamo prima dell'enorme disagio scaturito da quei fottutissimi baci.

Partirò stasera stessa, più sto qua, più peggiora la situazione, tanto vale staccare un po'.

ORMAI//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora