36

705 25 6
                                    

Luca's pov

È all'incirca una settimana che Aurora è in quel maledetto letto d'ospedale. Mi manca il respiro sempre di più.

Non sopporto più tutto questo, cazzo.

I dottori hanno detto che è una situazione critica, dieci persone su mille ne escono vive e il solo pensiero che possa succederle qualcosa, mi viene da urlare, vomitare... 

Ho la testa sottosopra, lo stomaco attorcigliato e l'amaro in gola. Ho bisogno di sapere che Aurora ne uscirà viva da questo posto di merda, ho bisogno che Aurora sia forte, così dopo vivremo la nostra storia.

Alzo la testa e lo vedo entrare: James.

Mi alzo di scatto e mi avvento immediatamente su di lui, con tutta la rabbia che ho in corpo.

-Che cazzo ci fai qua, eh?- sputo acido.

-Sono qui per Aurora, non per te. Levati- mi dice, mi scosta avendo una statura più robusta e alta di me, ma mi riposiziono davanti a lui, che sospira irritato.

-Senti D'Orso, in quel letto c'è una vita in pericolo, una vita a cui tengo molto, perciò sei pregato di non metterti in mezzo, okay? Avrò fatto anche le più brutte cazzate, ma ero arrabbiato. Arrabbiato dal fatto che uno come te, potesse rubarmi la ragazza!- esclama sinceramente ed io stringo i pugni.

-Devi andartene, James- ringhio.

-No, non sei tu a decidere cosa devo fare e cosa non devo fare- sputa freddo, con gli occhi colmi di irritazione.

Sospiro per non spaccargli tutti i denti e cerco di rilassare le spalle tese, ho i nervi a fior di pelle.

-Ti ricordo che l'hai ottenuta grazie a mio padre, per una cazzo di scommessa, tutto un giro di soldi. Perciò ti chiedo il sacrosanto piacere di toglierti, ho bisogno di vederla. Dopotutto la amo ancora- spiega.

-No, tu non la ami. Solo io la amo. Lei ama me, nessun altro. Non tocca nessuno come tocca me, non bacia nessuno come bacia me e sono sicuro che se fosse sveglia, non vorrebbe vederti- puntualizzo additandolo.

-Ti ricordo che è solo grazie a me se ti sei infilato tra le sue gambe- ribatte.

Perdo il controllo, faccio per tirargli un pugno, ma qualcuno mi afferra da dietro.

Comincio a ribellarmi, vorrei picchiare James fino a fargli schizzare tutto il sangue possibile. Cazzo.

Sento il mio respiro accelerare, sono incazzato, credo che neanche l'erba potrebbe calmarmi in questo momento.

-Luca, stai fermo- mi ordina Nicolò, prendo un respiro, mentre James entra nella stanza e richiude la porta.

Mollo le prese con dei strattoni e mi volto verso quello che credevo fosse un fratello.

Mi calmo sia mentalmente che fisicamente e lo guardo con espressione seria.

-Che ci fai tu qua?- chiedo.

-A lei ci tengo, la amo. Non potevo lasciarla sola- dice.

Sentirgli dire quelle parole mi spezza in due, non so perché. Credevo di provare rabbia e invece no. Non so descrivere questa sensazione, ma è come se in questo preciso momento, Nicolò fosse quello giusto per Aurora.

È come se io non la meritassi.

Avverto i miei occhi inumidirsi, devo scappare da qua, prima che mi metta a piangere in pubblico.

-Forse tu la meriti più di me- dico, volevo che il mio tono apparisse duro, ma la mia stessa voce mi ha tradito.

-Che c'è, ti sei stancato? Non lotti più?- mi domanda con espressione che più seria non si può.

ORMAI//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora