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È sera, le stelle illuminano il cielo e fa più freddo del previsto.

Sono qui distesa sul mio letto a leggere un libro che parla dell'amore, i due protagonisti sono felicemente innamorati, c'è qualche litigio, ma nulla di così tanto eclatante.

Okay, questo libro mi ha stufata. Proprio nel momento in cui lo appoggio sul comò accanto al letto, vedo lo schermo del mio cellulare illuminarsi.

Non riuscendo a vedere bene di chi si tratti, mi sporgo un po' in più e afferro l'aggeggio: stavo quasi per rotolare giù dal letto, sarei andata a finire completamente faccia a faccia col pavimento.

Da Nicolò:
Mi fermo per qualche giorno a Salerno, preparati che tra poco passo a prenderti. Ah, sai che non mi fa impazzire l'idea di dover stare in hotel, no? Bene, dovrai sopportarmi per qualche giorno a casa tua, così ricambi il favore.

Sorrido quasi come se avessi appena sentito queste parole uscire dalla sua bocca e scuoto la testa: ah, finalmente qualcuno dopo tanto tempo mi fa sorridere sinceramente!

A Nicolò:
Okay;). Dove mi porta di bello, signore?

Risponde praticamente subito.

A Nicolò:
A scatenarti un po', scema. :D

Scuoto la tesa divertita, blocco il telefono e corro immediatamente verso il bagno collegato alla mia camera: devo assolutamente lavare i capelli, fanno veramente pietà.

Luca's pov

Aurora. Aurora. Aurora.

Questo è l'unico pensiero che ho in testa. Anche se bevo, anche se fumo, persino se vado a letto con un'altra ho il suo nome stampato in testa e non decide di andarsene.

Non capisco più niente e di certo questa musica così alta non mi aiuta molto.

-Mettine ancora!- dico alla ragazza dietro al bancone che mi sorride in maniera maliziosa.

Ha due occhi grandi e blu, sono molto truccati, la linea di eyeliner è molto doppia, le guance sono colorate di un rosso quasi acceso e le labbra sono colorate di un rosso vivo, invece i capelli sono castani, raccolti in una coda di cavallo alta, con le punte leggermente arricciate. La sua testa è coperta da un cappellino bianco munito di visiera.

-Come vuoi, tesoro- sorride maliziosamente e solo ora noto i suoi denti bianchissimi.

Afferra il bicchiere e noto le sue lunghissime unghie laccate di nero, versa altra vodka e me lo porge, guardandomi con quello sguardo seducente.

È una bellissima ragazza, sembra essere anche molto sveglia, ma nessuna mi fa lo stesso effetto di Aurora.

Lei è diversa in tutto...

Scuoto la testa e mi ricordo di esser venuto qui, per evitare di pensarla.

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Inizio ad avere caldo, la vodka che ho ingerito è come se mi scorresse nelle vene e per un attimo sento la mia testa più leggera.

Mi volto verso la pista e d'un tratto la ragazza dietro al bancone, si trova di fianco a me a strizzarmi la coscia.

Punto gli occhi su di lei e noto che non indossa più la giacca di pelle nera di prima, adesso ha una semplice maglietta bianca scollata, legata in vita, che mette in risalto mezzo addome.

La squadro dalla testa ai piedi, indossa dei pantalocini con delle calze a rete e dei tacchi neri con lo spillo.

-Balliamo, ti va?- si lecca le labbra, la vodka sta facendo sempre più effetto, osservo la sua scollatura per qualche secondo ed annuisco un attimo dopo.

Si toglie il cappellino e lo appoggia sul bancone, mi guarda in un modo particolare, con malizia e si scioglie i capelli, tira leggermente la testa indietro e scuoto a piccoli movimenti la testa.

Le luci colorate della discoteca ricadono sui suoi capelli arricciati, poi li aggiusta con le mani e punta un attimo dopo i suoi occhioni blu su di me.

L'afferro per i fianchi e l'avvicino a me, iniziamo a ballare, lei ondula i fianchi, devo dire che è piacevole, ma continua a non farmi lo stesso effetto che mi fa Aurora.

Cazzo, non devo pensarla. Devo concentrarmi su questa ragazza, che è qui davanti a me e che sta ondulando i fianchi.

Mi mordo il labbro immaginando Aurora qui, al posto suo, la squadro dalla testa ai piedi ed avverto la mancanza della mia ex.

-Dai, non fare il difficile. Non pensare a niente, pensa a me!- esclama, solo ora mi rendo conto del suo marcato accento napoletano.

Mi cinge il collo con le braccia e mi attira di più a sé, le nostre labbra quasi si sfiorano, lei sorride per questo, io mi limito a forzare un mezzo sorriso, anche se in testa ho solo lei.

Gli errori verranno corretti.

ORMAI//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora