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Aurora's pov

Tornare a Salerno non è il massimo, ma ora che sto con Luca, persino questa città mi sembra Las Vegas.

Siamo passati a posare prima le cose a casa di Luca e adesso siamo qui a casa mia, sdraiati sul divano a non fare niente.

In realtà stamattina il moro sembrava distante, lo stesso adesso, ma preferisco pensare che sia perché è successo tutto troppo velocemente.

Gli accarezzo i capelli, sembra sussultare. Sorrido e mi posiziono a cavalcioni su di lui.

È come se questa separazione per tutto questo tempo avesse alimentato molta più passione.

-Che hai?- gli chiedo accarezzandogli la testa.

-Niente, solo un po' di stanchezza- sbotta acido e quasi mi si gela il sangue.

Non starà rivalutando l'opzione di lasciarmi stare? Non si sarà pentito di quello che è successo, vero?

Mi si forma un nodo grosso in gola che mi fa un male cane e alzo un sopracciglio.

-Mi vuoi lasciare di nuovo?- gli domando e sento il mio cuore battere fortissimo.

Inizio a tremare e le mie iridi si cristallizzano.

-No, Aurora. Sto bene, è solo stanchezza, te l'ho detto- ripete, solo che in questo momento risulta più irritato.

Mi mordo il labbro e avverto immediatamente la confusione alimentarsi dentro di me.

-Se mi vuoi lasciare, Luca... Be', basta che m-me lo dici, devi essere chiaro con me. Io non voglio...- mi interrompe e stavolta si sta irritando di più.

-Cazzo, Aurora! No. Non ti voglio lasciare. Levati un attimo dalle palle e fammi rilassare un attimo- sbotta con tutta la rabbia possibile.

Mi scosta da sopra di lui, così mi alzo e noto il pentimento sul suo volto.

-Auror...- lo blocco e scatta in piedi anche lui.

-Il tuo scopo era portarmi a letto per sfogo, per ripicca o altro? La mia mente è andata a parare a diversi pensieri e spero di sbagliarmi- alzo il tono di voce e deglutisco, mentre i suoi occhi si inumidiscono, facendomi spezzare il cuore.

Non ribatte.

-Certo, avrei dovuto immaginarlo. Era troppo bello per essere vero e ci sono caduta come una stupida nella trappola- sbotto.

-Non ci posso credere- scuoto la testa, faccio per andarmene, ma lui mi ferma.

-Non c'è nulla sotto, Aurora. Mi devi credere. È solo un periodo un po' buio per me, per fatti miei, tu devi stare solo tranquilla. Sei importante, piccola, e non lascerò rovinare più da nessuno questo amore- dice tenendomi ferma per il polso e il mio cuore esegue ripetute capriole.

I miei occhi si illuminano, mi alzo sulle punte e mi butto tra le sue braccia, scacciando via tutta le tensione che avevo accumulato.

Gli bacio ripetute volte le labbra in maniera dolce e lui, guardandomi con i suoi occhioni scuri, quelle due pozze che tanto mi hanno fatta innamorare, ricambia teneramente.

Intensifica il bacio aggiungendo anche la lingua e mi sento volare in Paradiso. Mi sento incredibilmente una meraviglia.

È questo l'effetto che l'erba ha su di Luca? O una cosa simile?

Mi stacco e lo guardo sorridendo.

-Vado a fare una doccia- gli dico e lui annuisce.

Mi reco verso le scale e inizio a salire saltellando.

Luca's Pov

La osservo salire le scale, è così bella e spensierata.

Mi mordo il labbro e mi tuffo sul divano, sospirando. Mi arrivano delle notifiche, così decido di evitarle e chiudo gli occhi, per rilassarmi.

Proprio quando stavo cadendo in un sonno profondo, il mio cellulare inizia a squillare insistentemente.

Roteo gli occhi al cielo sbuffando e lo sfilo dalla tasca: è Ciro.

-Che cazzo vuoi? Sono con lei, si può sapere cosa cazzo mi cerchi ogni due per tre?- sussurro per non farmi sentire da Aurora.

Appoggio i gomiti sulle cosce e stringo la mano sinistra in un pugno fortissimo.

-Calmo, stronzo. Non posso venire più a Salerno, ho la macchina dal meccanico e posso andare a ritirarla la settimana prossima. Non pensare che io prenda il treno, vieni tu a Napoli a portarmi i soldi e tutto filerà liscio, altrimenti parlerò- dice, faccio per ribattere, ma lui ha già riagganciato e ciò mi fa ribollire solo di più il sangue nelle vene.

Sbatto il telefono sul divano, un attimo dopo vibra.

Da Ciro:
Domani mattina alle 6.00 a Mergellina, poi per il resto vedremo lì.

Mi mordo il labbro e per poco non spacco qualcosa. Sono troppo infuriato.

Vorrei spaccargli la faccia in mille pezzi e calpestarla.

A Ciro:
Mi spieghi dove cazzo li prendo 20.000 euro?

Ovviamente la risposta non tarda ad arrivare.

Da Ciro:
I tuoi risparmi, bello. Sono informato su tutto. Porta qui i tuoi risparmi e comprerai il mio silenzio, altrimenti parlerò.

Stringo il cellulare tra le mani e per poco non inizio ad urlare come uno psicopatico.

Sono nei guai.

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