Sono passati all'incirca due mesi, Luca dopo la nostra rottura non si è fatto più vivo, né a scuola, né nella quotidianità.
Da quel giorno non l'ho chiamato più, non gli ho più scritto, nemmeno lui si è fatto vivo. Sarà ancora arrabbiato, certo, ma come avrei potuto fare?
La nuova scommessa, Jo, suo figlio...
Ho accumulato un sacco di stress nell'ultimo periodo, la notte non riesco a chiudere occhio, non mangio più come si deve -infatti credo di aver perso minimo cinque chili- e a scuola combino poco e pure male.
Non ho la testa per studiare, nella mia vita sta succedendo tutto e di più.
Oggi ho deciso di fare filone, non mi andava proprio di fare due ore di matematica.
Porto la sigaretta alla bocca e subito dopo caccio una boccata di fumo, che mi invade. Ormai neanche più le sigarette mi rilassano più, ho la testa che mi scoppia.
Chiudo gli occhi e quando li riapro .i ritrovo davanti Greta: i suoi capelli sono raccolti in una coda alta e noto subito che li ha tinti di verde acqua, alle punte sembrano quasi blu.
Mi concentro sui suoi occhi e noto che ha anche messo le lentine grigie.
-Il fumo fa male- mi ricorda, sulle mie labbra si increspa un mezzo sorrisetto e credo che le mie occhiaie, siano ancora più evidenti adesso che ho alzato il volto verso la sua direzione.
-Non più di certe persone- ribatto ironicamente, per poi fare l'ennesimo tiro, butto la cicca ormai consumata a terra e la schiaccio col piede, dopo di che la guardo un'altra volta negli occhi e libero la nuova di fumo dalla mia bocca.
-Sei scomparsa- dice.
-Sono sempre stata qui- ribatto.
-Hai donato tutto il tuo tempo a Luca- sbotta acida e non appena sento nominare il mio rag... il mio ex, sento il mio cuore eseguire una capriole e le guance rosse.
-Be'... Luca ormai è caso chiuso, è finita già da un bel po'!- esclamo.
-È per questo che adesso cerchi me?- ridacchia nervosa e incrocia le braccia al petto.
-Come?- scatto in piedi.
-Sì, Aurora. Hai capito bene. Adesso che Luca ti ha lasciata, cerchi me. Non è normale e non mi sembra neanche tanto corretto, a dirla tutta!- si ribella.
Schiudo leggermente la bocca.
-Ma...- mi interrompe.
-Mi sto riferendo ai messaggi di stanotte- scuote il suo telefono davanti ai miei occhi e alzo un sopracciglio.
-Cosa c'è di strano nel cercare un'amica? Anzi, la mia migliore amica?- domando con ovvietà, ma queste parole sembrano non risultare tanto dolci alle sue orecchie.
-Ah, ora ricordi di avere una migliore amica? Quando il tuo ragazzo ti scarica? Questa non è amicizia, bensì convenienza, che è una cosa del tutto differente- sbotta.
-Stai insinuando che io ti stia usando?- apro la bocca sconcertata dalle sue parole e lei annuisce, ferendomi ancor di più.
-Ma che cazzo dici, Greta? Come ti salta in mente una cosa del genere?- alzo il tono di voce e lei mi fulmina con lo sguardo.
-Hai capito benissimo, Aurora!- esclama lei, abbastanza irritata.
-Sei tu che sei scomparsa, più che altro. Prima dell'estate e anche dopo l'estate, sembrava fossi diventata di troppo nella tua vita, in qualche modo sei stata tu a scacciarmi. Luca non c'entra niente- chiarisco.
-Non trovare scuse, per favore. Ho solo affrontato un periodo bruttissimo, stavo nervosa, sì e no sono riuscita a diplomarmi, infatti mi sono diplomata con un 60 scarso. Doveva essere 50, ma i professori hanno voluto aiutarmi, essendo consapevoli di ciò che stavo passando e mi hanno messo la sufficienza- si ribella.
-Sì, mi dispiace, ma non hai il diritto di scaricare la tua rabbia su di me!- esclamo indignata.
-Ah, adesso sono anche un peso? Ma cazzo, nel passato, chi stava con te al telefono fino alle quattro passate di mattina a darti supporto? Sai cosa sei, Aurora?- mi addita.
-Sei soltanto un'egoista, pensi solo a te stessa senza mai provare a calarti nei panni degli altri- mi provoca, ma io limito a sospirare.
So che è soltanto arrabbiata per ciò che le è successo, anche se non so bene di preciso di cosa si sia trattato.
-Ho tanti pensieri in testa, Greta. Per favore, non mi vi di litigare, va bene?- le chiedo quasi con tono supplichevole.
-Certo, perché sai benissimo che ho ragione!- esclama acida.
-Ma chi ti ha messo nella testa tutte queste stronzate, eh? Cos'hai il quella testa? Cazzo! Ti sto dicendo che ho già pensieri in testa e che non mi va di litigare, tu ovviamente che fai? Mi provochi. Non ti riconosco più- alzo la voce arrabbiata e lei chiude gli occhi in due piccolissime fessure.
-No, sono io a non riconoscerti più. Ma certo, ci credo che Luca si sia stancato di te. Pensi sempre e solo a ciò che vuoi tu, ma devi capire che non esisti soltanto tu, non hai solo tu problemi, lo capisci?- urla a sua volta e sento il sangue ribollire nelle vene, mi sta incazzando sul serio adesso.
-Che ti prende?- le chiedo spiazzata.
-Sei una brutta persona, ecco cosa sei. Ma come cazzo ho fatto a non rendermene conto? Mi hai sempre presa per il culo, sfruttandomi, ti sei sempre approfitatta della mia bontà. E tu? Tu per me cosa hai fatto, mh? Piccolo spoiler: niente. Ecco, tu per me non hai mai fatto un cazzo- si ribella e qui non ci vedo più dalla rabbia, le mollo uno schiaffetto sul volto.
Fa uno scatto col collo, dopo ritorna a guardarmi negli occhi. I suoi sono lucidi, sta trattenendo le lacrime, la conosco bene.
Sulle sue labbra si increspa un sorrisetto nervoso e nelle sue iridi, per un momento, vedo passare la rabbia pura.
Fa per ribattere, ma una voce acuta la interrompe.
-Greta, andiamo?- domanda la ragazza bionda tinta.
Giulia. Cosa sta succednedo?
Gli errori verranno corretti.
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ORMAI//CAPO PLAZA
FanfictionSequel di: "UN CAOS PER DUE." L'amore consuma dentro, proprio come si consuma una sigaretta. Aurora non ha più rivisto Luca dopo quel giorno, dopo quel litigio, ne ha perso completamente le tracce. Intanto anche l'estate è finita, Aurora non ha su...