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Siamo tutti introno al falò con un panino tra le mani, a quest'ora della sera fa freschetto, ma sto troppo bene qui seduta per andare infilarmi in tenda a prendere qualche indumento più caldo.

Il mio sguardo si posa involontariamente su Luca, che ha tirato il cappuccio sulla testa.

-Perché tendi così tanto a coprirti, D'Orso?- gli domanda la docente, sembra avermi letto nel pensiero.

Anche il moro sembra stesse vagando nella sua mente.

-Ehm, non so. Non mi piace parecchio espormi agli altri- confessa, aggancia il mio sguardo, che evita poco dopo abbassandolo sull'erba verde.

-Ma come, un bel ragazzo come te e tanto ricercato dalle ragazze, è insicuro?- scherza la donna, così lui alza un sopracciglio.

-Sai, perché si dice che chi tende a coprirsi, è perché si sente insicuro- spiega l'insegnante, così il moro resta immobile, guardandola, senza ribattere.

Dà un altro morso al panino, mentre io cerco di allontanare il più possibile tutti i nostri bei ricordi.

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Il fuoco si è spento del tutto, perciò la prof. ci ha dato l'ordine di entrare in tenda e dormire, visto anche che si è fatto abbastanza tardi.

Ognuno si raduna nella propria "dimora", inclusa la donna, ma io e Luca restiamo fuori, a fissare il piccolo laghetto, a debita distanza.

Questo silenzio è snervante, mi manca tantissimo la sua voce, le sue dolci parole sussurrate all'orecchio, mi manca il suo profumo, ho bisogno dei suoi baci e tutto ciò, potrei negarlo davanti a chiunque, ma non posso mentire a me stessa, perché in realtà so e saprò sempre, che Luca D'Orso è l'unico che voglio e che vorrò.

Non mi ero nemmeno accorta che si fosse spogliato e che fosse entrato in acqua, resto a guardarlo a primo impatto un po' fredda, poi mi avvicino alla riva e lo osservo; lui si comporta con indifferenza, quasi come se non gliene importasse veramente più nulla di me.

Ho provato a non pensarlo, a non sentire più il bisogno delle sue labbra, ma è veramente più forte di me.

Luca è la mia dipendenza.

Va sott'acuqa ancora una volta, riemerge e si tira indietro i capelli bagnati.

Lo guardo e giuro che resterei a guardarlo per ore.

La mia mano inizia a muoversi da sola, senza alcun comando. Mi privo della maglietta, in seguito dei jeans e infine delle scarpe.

Luca mi guarda, sposta lo sguardo da un'altra parte ma appena realizza che mi sono spogliata, mi fissa.

La sua espressione è tesa, le mie gote iniziano ad avvampare, prendo un bel respiro e mi immergo anch'io in acqua, sentendo il mio cuore battere fortissimo, peggio di un tamburo.

Luca non mi toglie gli occhi di dosso e ciò mi fa bruciare il fuoco dentro, mi fa ancora lo stesso effetto, le emozioni che provo per lui non sono cambiate, semmai sono aumentate e non di poco.

Vado ancora una volta sott'acqua, riemergo e tiro indietro i capelli, posando i miei occhi verdi su di lui.

-Ancora non ti arrendi?- sputa acido.

-Sto solo facendo un bagno per schiarire le idee- ribatto ondeggiando le braccia per mantenermi a galla.

Fa un sorrisetto nervoso e mi guarda dopo aver sospirato pesantemente.

-Non mi riferisco a questo. Non ti arrendi proprio al fatto di starmi tra i piedi, eh?- mi stuzzica.

Fa un ghigno e mi dà le spalla, sospiro e d'instinto nuoto verso di lui, lo afferro per il braccio, facendolo voltare verso di me e, Dio, i suoi occhi visti da questa prospettiva mi erano mancati un sacco.

-Aurora, ma che fai?- sputa acido, ma non mi scosta.

Serra la mascella, invece io appoggio la mano sul suo petto, il suo cuore batte forte, così si allontana leggermente da me, dandomi nuovamente le spalle.

-Mi odio per quello che ho fatto- dico, lui alza la testa e si volta di scatto, squadrandomi con attenzione, riducendo le sue bellissime iridi che amo tanto in due piccole fessure.

-Ma mi odio ancora di più per averti perso, per aver perso tutto ciò che avevamo costruito insieme. Non so più che pensare, in questi ultimi mesi cambio spessissimo umore, prima dico di non volerti più, l'attimo dopo scoppio a piangere perché ti ho perso, perché mi manchi, perché... Luca, perché ti amo- sospiro e noto i suoi occhi luccicare come non hanno mai fatto, intanto il mio cuore batte fortissimo nella gabbia toracica e inizio ad avere freddissimo, essendo solo in biancheria intima.

-Per me sei stata solo una scomnessa- dopo aver pronunciato questa frase, sento qualcosa spezzarsi in me, ma non è il cuore, stavolta credo sia l'anima.

Mi ha rubato l'anima e mi ha spezzato anche questa.

-Ah, e-e lo ammetti così? Come se niente fosse?- alzo il tono di voce e lui scrolla le spalle.

-Sì, tanto che problema c'è? Nessuno, suppongo, visto che ti sei quasi fatta Nicolò, un mio "amico"- improvvisa delle virgolette in aria ed io in questo preciso istante vorrei sparire.

-Ancora? Perché insisti? Già lo sai come stanno le cose e tu fai lo stronzo soltanto per orgoglio, Luca. So che anche a te manca la nostra relazione proprio quanto manca a me, ma adesso ce l'hai con me e col mondo per dei miei fottutissimi errori commessi. Ma cazzo, ho provato a vivere senza di te, ma tutti questi giorni non hanno avuto senso- tiro su col naso trattenendo le lacrime.

-Nemmeno un giorno ha avuto senso senza di te, Luca. Ti amo ancora, nonostante tutto e non smetterò mai di farlo. Ci sono troppo dentro per abbandonare tutto- gli confesso apertamente, schiude la bocca come se volesse ribattere, ma resta in silenzio.

Lo scruto incuriosita di una reazione, ma si ostina a non aprire bocca.

-Davvero? È davvero finito tutto? Sul serio tra di noi non c'è più nulla?- domando più a me stessa che a lui.

Dai miei occhi fuoriescono delle lacrime taglienti, che spero lui non veda.

-Non l'avevi ancora capito, Rossi? Puoi solo ricordare, ora, perché per quanto mi riguarda, io non tornerò più con te. Nemmeno nei tuoi più bei sogni succederà!- esclama con tono così freddo, che sembra congelarmi.

-Sei uno stronzo, Luca. Sul serio. Ti ho detto che mi dispiace e tutto il resto e dopo tutto ciò che abbiamo passato insieme è così che mi ripaghi?- sbotto tirando su col naso, lui si limita a scrollare le spalle con nonchalance.

-Va bene, ho capito, ho capito davvero tutto ora. È inutile restare qui!- esclamo guardandolo un'ultima volta negli occhi, gli do le spalle ed esco velocemente dal lago, afferro le mie cose e sgattaiolo in tenda, giusto il tempo di asciugarmi, così dopo passeggerò nella natura, perché di certo non dormirò col mio ex, dopo l'evento veritifatosi pochi istanti fa, non se ne parla proprio e mi sembrerebbe da maleducata svegliare la docente per farmi cambiare tenda e fortunatamente, era solo una notte da dover passare fuori casa.

Non vedo l'ora di rientrare in città.

ORMAI//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora