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Luca's pov

Siamo in auto, non ho aperto bocca da quando siamo partiti, lei sembra nemmeno rendersene conto, perché è troppo presa a guardare fuori. E quanto è bella...

La guardo di sfuggita e mi mordo un labbro, è la mia opera d'arte preferita, altro che pittori famosi.

Punto lo sguardo sulla strada e mi ritorna in mente la scommessa, mi ritornano in mente i soldi che dovrò consegnare a Ciro, mi torna in mente tutto e la passione svanisce, dando spazio alla rabbia.

Stringo tra le mani il volante e sulla strada inizio a sfrecciare più velocemente, quasi come a voler sfogare tutto ciò che mi porto chiuso dentro.

-Chi è Ciro?- mi domanda Aurora.

Sgrano gli occhi e quasi sobbalzo, le rivolgo uno sguardo, che riporto subito sulla strada e deglutisco.

-N-nessuno- mi schiarisco la gola.

-Non è nessuno- espongo con tono più sicuro.

-Ti ha scritto "Stronzo"- mi riferisce con tono perplesso, per fortuna non cerca di sbloccare il telefono.

-Va bene, posa il cellulare- le dico cercando di non apparire troppo nervoso.

-Ho capito, Luca. Ho capito tutto- non appena finise questa frase, serro la mascella, rimango gelido e sento già il mio cuore farsi a pezzi.

-Cazzo, Aurora. Lasciami spiegare....- mi interrompe.

-Ho capito tutto! Tu vuoi organizzare qualcosa a sorpresa con questo tuo amico Ciro per festeggiare il mio compleanno, che è tra pochi giorni!- esclama e lascio un sospiro di sollievo così grande, che credo sia arrivato persino sulla sua pelle.

Semplicemente non le rispondo.

Fortunatamente posa il cellulare al suo posto e sento il mio cuore tornare al battito normale, credevo nel peggio.

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Aurora's pov

Tornare a Napoli mi fa piacere, era da un po' che non ci venivamo. 

Ricordo quando venni qui la prima volta insieme a Luca, ci odiavamo e al solo pensiero mi viene da ridere.

Come possono cambiare le cose...

Siamo in giro, qui sul Lungomare, mano nella mano. Il mare, il Sole leggero che bacia la pelle, il fresco venticello che soffia e mi smuove i capelli... Sembra tutto troppo perfetto, non permetterei a niente e a nessuno di rovinare tutto questo, finalmente siamo ritornati insieme, dopo settimane intere, dopo un'orribile attesa.

Sorrido guardando il profilo di Luca. Possibile che sia sempre stupendo guardato da ogni prospettiva?

Abbiamo affittato la camera di un hotel soltanto per stanotte, sinceramente non mi dispiace affatto dover passare la notte qui a Napoli.

-Non mi sembra vero- dico di punto in bianco, molla la presa e mi guarda freddo, ma evito.

Preferisco pensare che sia stanco.

-Che cosa?- sbotta.

-Tutto questo. Siamo ritornati insieme dopo un lunghissimo periodo, non sei felice?- gli domando raggiante, mentre lui serra la mascella e sbuffa.

-Felice un cazzo!- esclama, assumo un'espressione confusa e sento quasi il mio cuore spezzarsi.

Luca's pov

Cazzo, ero totalmente immerso nei miei pensieri, stavo pensando a Ciro e al fatto della scommessa, non le stavo dando retta al 100% e devo essere in grado di sparare qualche cazzata, per non farle venire dubbi.

-Luca, ti senti bene?- alza un sopracciglio ed io forzo un sorriso.

-Scherzetto!- fingo di ridacchiare e lei mi guarda confusa.

Fa per parlare, ma la interrompo.

-Aurora, va' a farti un giro da sola. Ho un attimo da fare. Torno subito- le dico. 

Non posso fare altro, non potrei mai portarla con me.

-Ma...- prima che possa ribattere qualcosa, mi incammino verso il luogo d'incontro: spero soltanto vada tutto liscio.

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-D'Orso- bofonchia il ragazzo davanti a me, con un ghigno sul volto.

-Non istigarmi, stron... Cioè, Ciro- sbotto acido, ma poi cerco di calmarmi, perché alla fine lui ha tra le sue sporche mani la mia storia con Aurora.

Non glielo perdonerei mai se la rovinasse; piuttosto rovinerei lui.

Ridacchia, non lo sopporto. Lo prenderei a pugni e calci.

-Dove cazzo sono i miei soldi?- sbotta.

Lo guardo serio per un momemto e lui afferra il cellulare.

-Guarda che non ci metto tanto a riferire tutto alla tua rag...- lo interrompo afferrando il sacchetto con tutti i bigliettoni.

-Cazzo, chiudi quella boccaccia e ora che hai i tuoi sporchissimi soldi, lasciami stare, ti prego- borbotto, lui controlla e un attimo dopo punta i suoi occhi scuri su di me.

-Va bene, va bene- si passa una mano tra i capelli castani e mi fissa.

-Non dirò niente, ma ad una sola condizione, bello- dice e serro immediatamente la mascella.

Cosa cazzo vuole più?

-Che cazzo vuoi? Ti ho portato i tuoi soldi, da adesso in poi non voglio avere più niente a che fare con te, hai capito?- sputo.

-Uoh uoh, con calma, D'Orso. Qui si fa come dico io, altrimenti "Ciao ciao" Aurora- dice scuotendo il suo cellulare.

-Come cazzo hai il suo numero!?- ringhio nervoso.

-Ho le mie risorse, ma questo non deve importarti- mi guarda e sorride malizioso.

Vorrei spaccargli il setto nasale, ma mi trattengo e credo sia meglio, se penso ad Aurora riesco quasi subito a calmarmi.

Prendo un bel respiro e stringo le mie mani in due pugni saldi.

-Non devi scriverle, non devi darle corda, hai capito? Lei è la mia ragazza e la amo, quella sera in discoteca non ero in me, non devi azzardarti ad avvicinarti a lei- gli punto il dito contro, lui per tutta risposta mi guarda serio, poi scoppia subito a ridermi faccia.

-Qui si fa come dico io, bello- mi dà degli schiaffetti sulla guancia e stringo i denti per non picchiarlo.

-Va bene- mi arrendo e prendo un bel respiro.

-Quale sarebbe questa condizione?- gli domando cercando di controllare la rabbia.

-Voglio conoscerla.-

ORMAI//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora