Capitolo 21: Vicki

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«Ricorda, Kiki, i ragazzi che ci proveranno con te si divideranno in due categorie: chi ci terrà davvero a te e alla vostra relazione, e chi amerà diventare sterile in seguito ad un calcio nelle palle da parte mia. Non dimenticare mai quello che ti sto dicendo, intesi? Il tuo ragazzo dovrà trattarti bene, come una principessa. Non metterti con un viscido amante del sesso! Tu meriti di più, okay? Voglio che tu ti metta con un ragazzo che ti faccia sentire in paradiso, che ti faccia sentire le farfalle nello stomaco dopo un semplice bacio. Se mai un solo ragazzo proverà ad insultarti, affibbiandoti nomignoli poco consoni al tuo modo di essere, reputandoti magari una 'poco di buono', tu chiamami. Chiama me e ci penserò io a rovinare i suoi gioielli di famiglia»

***
Ogni volta che vedevo Chad per i corridoi della scuola ripensavo a quel discorso. Il discorso fatto da Harriet subito dopo il suo primo giorno di liceo. Ricordai di come mia sorella fosse tornata a casa entusiasta. Corse da me, mi abbracciò e mi raccontò per filo e per segno quel mondo che vedevo solo attraverso i programmi tv di Disney Channel. Non credevo alle mie orecchie quando Harriet mi raccontava di professoresse con i baffi, di inservienti nevrotici, di quattordicenni che pompavano quei due o tre muscoli non appena passava una bella ragazzina. Il mondo delle medie era così lontano dal liceo, ed io non riuscivo a capacitarmene.

«Keira» sentire il mio nome fuoriuscire da quella bocca, mi faceva ribrezzo.

«Chad» incrociai le braccia ed inchiodai gli occhi nei suoi.

Sentii un mormorio ed alcune persone iniziarono a radunarsi attorno a me e al biondo, ma poco me ne importò. Volevano che dessimo spettacolo? Avrebbero fatto la standing ovation.

«Non ti vedo da un po'»

«Pensa che fortuna»

Fece qualche passo in mia direzione e placai Kelsie con il braccio affinché non andasse ad uccidere Chad. Non avevo raccontato a lei e Kylie ciò che era successo nel bagno alla festa, ma il loro odio nei confronti del biondo si basava su altri episodi accaduti in passato. Se avessi detto loro che Chad Bennett aveva cercato di molestarmi, a pochi metri da loro, si sarebbero colpevolizzate ed avrebbero dichiarato guerra al ragazzo di fronte a noi. Non volevo quello. Non volevo che le mie amiche combattessero una guerra non loro. Se qualcuno doveva combattere, eravamo io e Chad, ma io odiavo la guerra.

«Sei sempre più bella» sorrise pericoloso, fin troppo vicino a me.

Allungai un braccio e ciò bastò per fermarlo a debita distanza. «Spazio vitale, Bennett»

«Mi rendi le cose difficili»

«Chad, sparisci» ringhiò Kylie di fianco a me.

«Ti do' tre secondi» disse invece Kelsie. «Tre...»

«Keira ci vediamo a pranzo quindi?»

«Due...»

«Assolutamente no!» dissi disgustata.

«Uno...»

«Devo parlarti! E con i tuoi scagnozzi sempre in mezzo, mi è difficile» mi supplicò con lo sguardo.

«Vedi di scappare» disse nervosa Kylie.

Come diavolo potevo spegnere quelle due macchine della morte? Kylie e Kelsie erano assetate di vendetta.
Vendetta per tutte le umiliazioni pubbliche di Chad, per tutte le finte attenzioni nei miei confronti.
Per i primi due anni di liceo ero stata immersa in una situazione più grande di me. Ero cotta persa di Chad Bennett, e lui essendone ovviamente al corrente, aveva deciso di scherzarci su, giocando con i miei sentimenti.
Alla fine della seconda superiore mi ero stancata di aver reso il mio cuore una marionetta. Chad era stato il burattinaio per troppo tempo.

«Io non ho intezione di parlare con te, ti è chiaro o devo stamparmelo su una maglietta?» dissi scocciata, seguita dal suono della seconda campanella. «Adesso scusami, ma la prima lezione dell'anno mi sta aspettando»

Detto questo, lo sorpassai, assieme alle mie 'guardaspalle'. Passammo in mezzo alla piccola mandria di studenti che si era raggruppata per spettegolare su di me, su di noi e poi mi fermai quando sentii la voce di Chad.

«Hai il culo più bello della scuola» disse sorridendo, credendo di offendermi.

Mi voltai verso di lui. «Lo so, ma cedo volentieri il primo posto alla tua faccia»

Seguita da vari schiamazzi e 'ooooh' da parte dei ragazzi, entrai in classe.
Sentii sghignazzare da dietro di me sia Kylie che Kelsie, ma decisi di lasciar stare.
Seduta in prima fila c'era Vicki.
Victoria "Vicki" Brown, direttrice del giornalino scolastico della MHS e pettegola numero uno.
Mi rivolse un sorriso tirato che io non ricambiai volontariamente, ed andai a sedermi accanto a Kelsie nella terza fila centrale. Kylie attendeva un suo amico, Daniel, con cui divideva il banco fin dal primo anno di liceo.
La classe si stava man mano riempiendo, ma dell'insegnante, per fortuna, nemmeno l'ombra. Mi piaceva la matematica, ma preferivo l'estate.

«Keira Kelley!» esclamò Vicki, sedendosi sul mio banco.

«Victoria Brown!» finsi il suo stesso entusiasmo.

«Non vedevo l'ora di incontrarti. È da giugno che non ci vediamo! Hai novità?»

«Non fingere di non sapere» dissi in una risata che sapeva di amaro.

«Mhh...» disse fingendo di pensare. «Giusto! La tua adorabile casetta andata a fuoco! Come stai? Spero che nessuno si sia fatto male!»

«Non rilascerò alcuna informazione, Vicki. Tu ed il tuo stupido giornalino potete anche sparire dalla mia vita»

«Tenebrosa! Vedo già la prima pagina del giornalino: 'Il ritorno di Keira Kelley dopo l'incendio' e dopodiché farò presente del tuo comportamento acido nei confronti degli alunni. Sei molto fredda nei modi di fare, lo sapevi? Forse casa tua non è andata abbastanza a fuoco per poterti scaldare» sghignazzò arricciando il naso e ridendo come un maiale.

«Okay. Abbiamo finito? Non vorrei che tu diventassi un ghiacciolo di fianco a me»

Prima che Vicki potesse aprire bocca, il professor Walker fece il suo ingresso nella classe. A seguirlo, era Jay Evans.
Trattenni il fiato per qualche assurdo motivo a me sconosciuto, e con la coda dell'occhio seguii Victoria andarsi a sedere al suo banco senza staccare lo sguardo dal moro.
Sentii uno strano bruciore nel mio corpo, ma poi la voce di Walker mi fece tornare con i piedi per terra.

«Buongiorno a tutti, cari studenti. Spero che abbiate trascorso delle buone vacanze estive. Prima di perderci in chiacchiere riguardanti l'estate e gli argomenti che affronteremo quest'anno, voglio presentarvi un nuovo studente della Miami High School: Justin Evans! Frequenterà con voi il mio corso di matematica. Spero che questa scuola ti piaccia, Evans»

Ouch, Jay odiava essere chiamato col suo vero nome. Vidi perfettamente la smorfia che stava tentando di camuffare.

«Grazie, lo spero anche io» sorrise Jay guardando il professore, per poi voltarsi in direzione di tutta la classe.

«Puoi andarti a sed-»

«Qui!» esclamò Victoria interrompendo il professore. Indicò il banco vuoto di fianco al suo e sorrise a trentadue denti, rendendo ben visibile il nuovo brillantino incastrato nell'incisivo. «Justin può sedersi qui!»

Walker sorrise acconsentendo. «Vicino a Victoria»

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Buongiorno buongiornissimo! Come va? Spero bene!
Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto, mi raccomando
come abbiamo potuto constatare, Keira a scuola ha molti "nemici" ahaha.
Ora scappo, passate un buon pomeriggio ❤

-Alessia

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