«E questo?» chiesi indicando un altro tatuaggio sul braccio destro di Jay.
«È uno scorpione. Il segno zodiacale di mia madre. Oltre ad ubriacarsi e finire in coma etilico, sa anche essere una madre.»
Sorrisi e poi addentai un'altra patatina. Avevo finito il mio cheesburger in pochi morsi.
Stavo morendo di fame.
Jay ancora stava terminando il suo hamburger. Si era complimentato con la sottoscritta per la velocità con cui mi ero leccata il piatto.La bottiglia di vino che all'inizio era stata poggiata sulla tavola, scoprii essere vuota. Era solo una copertura per fare bella figura; non appena ci sedemmo, Jay tirò fuori due birre ed un cavatappi.
Grezzo, ma divertente.«Questo qui, invece?» ne indicai un altro, appoggiando il polpastrello sulla sua pelle.
«È Medusa, la figura mitologica.»
«Perché te la sei tatuata?»
«Mi fa ridere.»
«Come?» chiesi confusa.
«Cioè, pensa che figo. Qualcuno incrocia il suo sguardo, anche per sbaglio, e si pietrifica improvvisamente. Esilarante.» sghignazzò.
Scoppiai a ridere. «Non mi fa ridere la storia in sé, ma il fatto che a te faccia ridere.»
«L'ho detto io che è divertente.» rise, asciugandosi delle lacrime agli angoli degli occhi.
«Raccontami questo.» dissi indicandone un altro, smettendo di ridere e poggiando il gomito sul tavolo. «Perché ti sei tatuato questo...questo...cos'è? Un serpente?»
La mano che mi sorreggeva la testa piegata, gli occhi dentro quelli di Jay.
«È un drago, stupida.» sorrise.
«Perché l'hai fatto?»
«Mi piaceva.»
Bevvi un altro sorso di birra.
Jay diede altri due morsi alla sua cena.«Sai, trovo affascinante sapere che hai fatto tutto...questo in un solo momento.»
«In realtà due.» rise masticando con la bocca aperta, il che mi costrinse a socchiudere gli occhi per privarmi di quell'orrore. «Però vedi, ecco, ne avevo voglia. Mi ero sempre detto "lo farò più avanti", ma se non ci fosse stato un "più avanti"? Mi sarei pentito per sempre. Ho deciso che preferisco cogliere le cose al primo momento che capitano. Carpe Diem.»
Finita la frase, mi indicò il suo polso, dove una piccola frase scritta in stampatello galleggiava allegramente in mezzo a draghi e tarantole e Meduse e scorpioni e date e alieni.
Carpe Diem, c'era scritto.«Ammirevole.»
Unii le mani sotto al mento e mi soffermai a guardare la città di fianco a noi. Erano passate ormai due ore dall'inizio dell'appuntamento.
Sì, Jay era molto lento a mangiare.
Se poi iniziava a parlare, come in quel caso, allora era la fine!«Mi è piaciuta molto questa serata.» dissi continuando a guardare le luci della città.
«Passato prossimo?»
«Come?»
«Perché hai usato il passato prossimo? La serata non è ancora finita.»
«Giusto.» sorrisi imbarazzata, tornando a guardare Jay. «Allora...questa serata mi sta piacendo molto.»
«Molto meglio.» sorrise, prendendomi una mano. «Hai in mente di fare qualcosa?»
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Sopra lo stesso tetto | #Wattys2019
Romance[COMPLETA] [EX: "DA SEMPRE VICINI PER CASO"] Nella vita di Keira, tutto le è sempre stato regalato. Una casa di lusso, un cognome importante, due amiche su cui contare sempre ed una scuola ai suoi piedi. Keira possiede Miami e nessuno può mettersi c...