12

159 1 0
                                    

CARLEIGH 


Oggi

Quando io e Ben entriamo in casa, i più tra i presenti continuano a bere e chiacchierare senza degnarci di uno sguardo. «Quando vuoi andare, dimmelo. Ti riaccompagno» mi sussurra, e io gli sorrido con gratitudine. Ci sono due ragazze del mio dormitorio e vado subito a sedermi con loro, che mi presentano ad altre persone. Il mio umore è alle stelle... finché non arriva la Cozza Rossa e si siede accanto a una delle mie nuove amiche, unendosi alla conversazione. Il guaio è che è pure simpatica. Non particolarmente intelligente o spiritosa, ma non è la stronza totale che avevo immaginato. E di questo mi vergogno un po'. So che Tucker è nell'altra stanza a giocare ai videogame – qualcuno lo ha detto prima e di tanto in tanto l'ho sentito esultare – e così non ho osato avventurarmi al di là del salotto per le due ore che sono stata qui. Ma adesso all'improvviso ho la gola secca, vorrei bere un bicchier d'acqua. O forse allontanarmi dalla Cozza Rossa... che adesso non posso nemmeno più insultare mentalmente senza sentirmi una vipera. Sorrido quando sento la voce di Ben, ma poi mi blocco di colpo fuori la cucina quando capisco con chi sta parlando. «Hai fatto di nuovo il culo a Vance?» «Certo» risponde Tucker con la solita presunzione. «C'è Courtney» gli dice Ben con tono allusivo. «Lo so.» La voce di Tucker non lascia trapelare nulla, e io cerco di ignorare la fitta di gelosia che sento alla bocca dello stomaco. «Com'è andata la tua... ehm, cena?» «Bene. È una ragazza fantastica. Ma ha detto chiaro e tondo che è in cerca solo di amici.» Non so chi dei due sospira... se Tucker per il sollievo o Ben per la frustrazione. Magari mi sto immaginando tutto. «È qui anche lei, lo sai?» lo informa Ben con cautela. Segue una pausa, poi: «Sì. Lo so». «Non siete amici?» domanda Ben, presumibilmente cercando di venire a capo dei trascorsi di cui gli ha parlato Tucker. «Non lo so» ribatte lui. «Non siamo proprio niente, mi sa.» Non è una novità, ma questo non attutisce la sofferenza causata dalle sue parole. «Vuoi andare a salutarla?» lo incalza Ben. Un'altra pausa, e poi: «Sai una cosa? Sì, credo proprio che andrò a salutarla». Tucker vuole salutarmi? La sorpresa lascia subito il posto all'eccitazione, e mi allontano prima che mi becchino a origliare. Torno alla conversazione sul divano, il petto gonfio di speranza, anche se una vocina nella mente mi fa presente che il tono di Tucker non era esattamente amichevole. Tengo lo sguardo sulla ragazza che parla, senza sentire una sola parola. Sto attenta a non dare a vedere che lo sto aspettando, e solo quando qualcuno dice "ciao" mi volto nella sua direzione. «Volevo salutarti» mormora con collaudata nonchalance, e sfodero un sorriso esitante mentre alzo lo sguardo. Ma Tucker non viene affatto verso di me. Va da Courtney, la abbraccia. Le avvicina le labbra all'orecchio. Qualunque cosa le dica, lei sorride. E io riesco a malapena a respirare. «Vieni a giocare con me» le propone poi, forte abbastanza perché lo senta anch'io. Le tende una mano e lei la afferra con avidità. Mentre si allontanano mi scopro a desiderare di odiarla... ma non riesco a fare neanche questo. Perché davanti al fascino e alla perfezione di Tucker è impotente proprio come lo sono stata io. Sono io quella da biasimare, perché ho lasciato fiorire la speranza senza motivo, mi sono esposta ancora una volta alla sofferenza. Questa serata doveva servirmi per dimenticare Tucker. Voltare pagina. Mi alzo e vado a cercare Ben. Lo trovo ancora in cucina, a sorseggiare una birra mentre chiacchiera con uno dei suoi compagni di squadra. 

«Ehi» dice. «Vuoi andare via?» Sì. Ma sono in missione per dimenticare una relazione distruttiva e scappare non è il modo migliore per riuscirci. Indico la sua birra. «Posso averne una?» Ben sorride compiaciuto, ma prima che possa rispondere il suo amico apre bocca. «Alcol a volontà per le nostre puttanelle... regole della casa» bofonchia. A quanto pare la sua non è la prima birra della serata. Ben alza gli occhi al cielo, esasperato. «Bello.» Il tizio solleva le sopracciglia, del tutto ignaro di quale sia il problema. Ben capisce che è una causa persa. «Fuori dalle palle» gli ordina, e il cretino dà un'alzata di spalle e se ne va. Seguo l'intero scambio con silenzioso interesse, finché Ben e io non restiamo soli in cucina, e nell'istante in cui i nostri sguardi s'incontrano scoppiamo a ridere entrambi. «Scusa... è un buffone, anche quando è sobrio.» «Lo sospettavo. I tuoi amici sono piuttosto misogini quando sono ubriachi» gli faccio notare. Lui ride. «Sono misogini sempre, Carleigh» ammette. «Solo che da ubriachi dimenticano di nasconderlo.» Apre il frigo, mi prende una birra e la stappa premendo il tappo lungo il bordo del bancone. Qualcuno lo chiama dal corridoio, e in quel momento Ricky entra in cucina, fermandosi quando mi vede. «Oh, ciao, Carleigh.» «Ricky Vance, cazzo.» Lo accolgo con un sorriso affettato, ricordandogli la volgarità con cui si è rivolto a me quando ci siamo conosciuti quella famosa sera al bar. Ricky sorride in imbarazzo, le guance gli si colorano dalla vergogna. «Non riuscirò mai a farmi perdonare, eh?» «Poco probabile» risponde Ben, e tutti ci facciamo una risata a spese di Ricky, lui incluso. Ricky gli dice che è arrivato il suo turno di giocare a dio sa cosa, e lui tenta di passare la mano, ma io insisto che è tutto a posto e che vada a giocare. Mi dico che non è perché so che Tucker e Courtney sono in quella stanza, e con Ben lì almeno non saranno da soli. Dio, sembra proprio che non riesca a liberarmi di Tucker. O... O che non ci abbia nemmeno provato. È l'unica spiegazione. Mi colpisce il fatto di aver mentito a me stessa. La scoperta è improvvisa e dolorosa, e le pareti della casa cominciano a farsi soffocanti, costringendomi a cercare quella benedetta via di fuga. Mi precipito fuori sotto il portico, mi siedo sul primo gradino e faccio un respiro profondo. Non dovrei essere qui. Non se voglio andare avanti con la mia vita. Ma l'ultima cosa che vorrei fare è tornare dentro per chiedere a Ben di riaccompagnarmi al dormitorio. Anzi, non voglio proprio vederlo, Ben, in questo momento. So che è ingiusto nei suoi confronti, e non voglio scaricare un amico per colpa di un ex. Ma ho solo bisogno di allontanarmi da questo posto... da tutto ciò che mi collega al ragazzo che è diventato la mia kryptonite, in grado di rendermi irriconoscibile dalla persona capace di cui parlava Zayne nella sua mail. La mail di Zayne

Ruin me. Ogni volta che mi spezzi il cuore - Danielle PearlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora