Passarono giorni da quella guerra.
Non c'era ancora traccia di Lavanda e Ron era sempre più preoccupato.
Pensò sempre a lei, aveva paura che le fosse successo qualcosa, si chiedeva costantemente perché l'avesse persa di vista, quando e dove.
Dovette rimandare il suo matrimonio a data da destinarsi.
Lui continuava ancora a farsi domande e non potersi dare risposte, rimaneva spesso solo, senza la moglie e senza la sua dolce figlia.
Non pensò solo un giorno a loro, il giorno del matrimonio di Harry.
Quel grande giorno Ron volle scacciare tutti i pensieri e dedicarsi al suo migliore amico, al quale doveva fare da testimone.
Ci furono molti invitati : amici di Ron, parenti, amici di Harry, amiche e amici di Hermione, e anche i suoi genitori, che erano babbani. I suoi genitori restarono tutto il tempo vicino ad Hagrid e il padre sudava fissando l'enorme uomo barbuto. I due non erano ancora abituati del tutto del mondo magico, anche a distanza di anni.
-Salve signori Granger - disse Hagrid
-Ehi, come... va? - chiese la mamma di Hermione con una vocina sottile
- Beh, non bene, come ben sa Hogwarts non esiste più, per colpa dei mangiamorte -
-eheh- fece una risatina isterica - che peccato, era una così grande scuola, mia figlia ne ha parlato molto bene, anche se noi non ne abbiamo mai capito molto di magia... -
-Ah, già, vero, voi siete babbani-
Lei lo guardò male - scusi? -
-Come? Oh, babbani! Sono quelli non magici, noi li chiamiamo così -
-Ahh, giusto - disse la donna - Hermione deve avercelo accennato -
C'era tutta la grande famiglia di Ron.
Mamma Weasley era entusiasta per Harry, l'aveva accolto varie volte a casa, come un figlio.
C'era anche Zia Petunia, che si era presa l'impegno di andarci, promettendo ad Harry, dato che dopo la morte di zio Vernon era così sola, il cugino di Harry non c'era quasi mai, era sempre fuori a varie feste.
Zia Petunia si girava intorno facendo facce schifate.
Ron era spensierato, forse nemmeno quel giorno non riusciva a dimenticarle.
Silente e gli altri erano in prima fila.
Harry era all'altare, aspettando con ansia la sua futura sposa.
Iniziò a contare i libri sui quali era messo il prete, ch'era nano.
Erano molti, quel prete era così basso che gli ricordò Flich, una delle numerose vittime.
Harry osservò attentamente le lenti e si accorse che si erano appannati.
Tirò fuori dal taschino un fazzoletto.
Strofinò con cura il vetro di entrambe.
Poi si rimise gli occhiali sul naso, accorgendosi dei residui di polvere negli angoli delle lenti.
Non si notava così tanto e se ne dimenticò praticamente subito.
Apparve Hermione da un vortice azzurro.
Aveva uno stupendo vestito rosa e una corona in testa.
Avanzò, accompagnata del padre, verso Harry, mentre erano tutti immersi in una melodia nuziale.
Arrivò all'altare e sorrise a Harry.
Per il resto tutta la cerimonia fu stupenda e indimenticabile.
Era quel giorno che poteva far dimenticare ciò che era successo prima.
Quel magico momento.Passarono dei giorni e i ragazzi annunciarono definitivamente la scomparsa di Lavanda, nella speranza di ritrovarsela a bussare alla porta di casa, un giorno.
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Se Harry Potter fosse stato Serpeverde
FantasyCosa succederebbe se Harry Potter fosse smistato in Serpeverde? La storia non si limita a riadattare quella raccontata dalla Rowling, ma prosegue anche oltre. 100 capitoli di pura magia.