87_Incontro

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Il giorno era arrivato.
Al mattino si potevano vedere i membri dell'esercito di Harry smontare le tende e alcuni a provare incantesimi.

Nel frattempo sul tetto di un museo...
-Jacob, che ore sono? -
-Le 15:00, Joanne -
-Bene, direi che è l'ora di attaccare Londra! -
-Ma, Joanne..., io... -
-Tu? Sei pronto! È l'occasione che cercavi, ora potrai far vedere come sai usare bene la tua magia -
-Lo so, Joanne, ma...,non credo di essere forte abbastanza -
-Senti, Jacob, è l'ora decisiva, dobbiamo attaccare, ti decidi?! Tu sei pronto per questo! -
-Joanne, davvero? -
-Sì, davvero -
-E se... non fossi in grado? - il sorriso di Joanne era molto nervoso
-Jacob... Jacob... Jacob, perché ti fai venire i dubbi? -
-Forse io non so niente. Io sono ignorante, sono consapevole della mia ignoranza...-

-Jacob, ma che stai dicendo? - domandò sempre più nervosa
-È questo che ha detto Socrate! -

-Lo so, anche io so la filosofia. Ma non tutti i filosofi dicono qualcosa di sensato. Socrate sapeva di non sapere che era capace? -
-Ora mi confondi... -

-Jacob. Tu non sai che puoi farcela, è questo il problema, oltre il fatto che dobbiamo attaccare una maledetta città e tu stai facendo problemi unitili per i tuoi insignificanti pensieri, che NON CI PORTERANNO DA NESSUNA PARTE SE CONTINUERAI A ESSERE COSÌ TANTO STUPIDO DA NON CAPIRE CHE LE COSE PIÙ IMPORTANTI SONO I SOGNI E IL CREDERE IN SE STESSI!!!! -

-Oh... ok..., va bene Joanne. Se non credo in me stesso allora forse non sono in grado di proseguire... -
-Jacob!!! Non siamo in grado di proseguire se non mi dici le coordinate e le istruzioni che ci siamo scritti, grazie -
-Sì, ce li ho nei miei appunti, proprio quelli che... ho...., quelli che.... ho...., che.... ho...., perso?! -

-Perso? Come perso? -
-Joanne... io non so come sia possibile... o forse....: Harry Potter! Me l'ha preso lui! -
-Lo sapevo, vogliono sabotarci il piano, e ora? -
-Tranquilla Joanne -
-Beh, piano B : senza piano! Distruggeremo l'intera città senza alcuno schema! -
-Facciamolo! - ma quando Joanne e Jacob stavano per saltare dal tetto...
- dove credete di andare? - chiese Harry, seguito da Draco, Sirius e l'esercito.

-Oh, Harry. Chi... chi sono quei tizi? -
-Oh, solo il mio esercito, Joanne -

Lei guardò quella gente che era a pochi metri distante da Harry, Draco e Sirius.

Così mosse rapidamente il braccio che teneva il bastone, lanciando una palla di fuoco enorme verso l'esercito di Harry e tutti vennero colpiti, mentre il tetto di vetro crollò sotto i loro piedi, anche quelli di Harry, Draco e Sirius che cercando di aggrapparsi alla parte in pietra del tetto vennero portati alla sala principale del museo dalla forza di gravità.

Se Harry Potter fosse stato SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora