16_La donna in rosa

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L'anno dopo fu un gran rientro a scuola. Per tutti quanti.
A parte che per Harry, il quale si trova giustamente in tribunale, dopo aver usato un expeto patronum davanti a suo cugino. Una donna in maglione rosa faceva di tutto per farlo espellere. Quelli che gridavano contro Harry. Quegl'altri che gridavano contro l'odiosa donna in
rosa: Umbridge.
«Silenzio!»
«Chiedo la parola, a nome di preside»
«Mi oppongo»gridava la Umbridge«è inopportuno»
«Ordine!Ordine in aula !»
«Il qui presente Signor Potter è colpevole di infrazione della legge, il codice della magia prevede che è severamente vietato a ogni studente eseguire qualsiasi tipo di magia al di fuori della scuola di magia e stregoneria di Hogwars e soprattutto è proibito esercitare magia davanti a un babbabo...»
«Lo sappiamo Dolores, il ragazzo ha commesso un errore...»
«No Silente!Ha commesso un reato»
«Come preside chiedo...»
«..Mi oppongo, la signorina Dolores Umbridge ha il diritto di parlare»
«Silenzio! Do la parola al preside Albus Persival Vulius Silente»
«La ringrazio ministro...»scandì dolcemente le parole«...Harry Potter ha commesso un grave errore, ma il qui presente ha utilizzato un expeto patronum per salvare la vita di suo cugino...»
«...babbano! Cugino babbano»
«Per cortesia Dolores, lascia la parola a Silente»
«...dicevo, Harry Potter ha utilizzato la magia per salvare un babbano e i babbani non sono inferiori, non bisogna lasciarli morire per una legge»
«Su questo posso concordare fino a un certo punto con lei...»disse il ministro« ...la legge è legge, dunque la lezione sarà sospesa per un anno, non finirà ad Azkaban, né sarà definitivamente espulso, potrà seguire lo stesso gli studi con una professoressa specializzata in molte discipline»
«Ministro chiedo i voti»
«Come preside può chiedere i voti e dunque alzi la mano chi vuole che Harry Potter non venga sospeso»
Silente e altri cinque alzarono la mano«dunque dichiaro ufficialmente la sospensione annuale delle lezioni a Hogwars del qui presente Harry Potter e non ammetto altre obiezioni: la sentenza è chiusa!»
Una risatina fu quella della Umbridge.
Harry doveva passare l'anno in una sala al ministero, con una professoressa ancora sconosciuta.
Le lezioni sarebbero iniziate il giorno dopo.
Harry volle avvisare i suoi amici, ma il pavimento della stanza ospitale era ricoperta da lettere:
Da Draco, da Hermione, da Ron, da Hagrid, da Silente e persino dalla McGonagall e da un grifondoro, Neville Longbottom.
Dicevano di non preoccuparsi e di passare un buon anno e nel tempo libero sarebbero venuti a trovarlo.
Ora era già sera e Edvige, la civetta bianca, dormiva nella gabbia e Harry si infilò nel letto fissando ogni parte della stanza.
Era passato qualcuno, che lavorava notturno al ministero, era in tunica e con un libro in mano e si notò un animale strano e fantastico disegnato sopra. Ma la luce della stanza accanto era stata coperta dalla porta richiusa.
Che strano e magari interessante libro, assomigliava al libro di prima: Gli Animali Fantastici e Dove Trovarli, e si leggeva anche una scritta in oro, di sfuggita somigliante a quella del libro. Harry aveva dimenticato di togliere gli occhiali e li appoggiò sul comodino. Poi la vista si appannò e Harry si addormentò.

Se Harry Potter fosse stato SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora