33_Bianco e Rosso

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I crack della pesante porta dell'infermeria si fermava nel silenzio, facendo intuire l'entrata del preside. Silente era molto anziano ma sempre carico e inarrestabile.
Era una delle poche volte in cui il suo viso era in panico. Era notte fonda, si sarebbe potuto risolvere qualcosa di giorno, alla luce del sole. Mandò i due studenti ai loro dormitori.
Passavano i lunghi corridoi scricchiolanti, quando ad un certo silenzioso punto una voce risuona.
-Il saggio risuona nella vostra testa, la predizione riscuote il presente -
Rimasero fermi, non capendo praticamente nulla, iniziava forse la predizione della strana sagoma.
Stavano tornando al dormitorio con quella frase risonante nella testa.
Aprirono la porta e il silenzio li ingiottí. Li pietrificò, ma i lievi passi cercavano di non svegliare nessuno.
La lungha stanza era piena di letti, che erano riempiti da studenti molto silenziosi. Nessuno russava, nessun rumore proveniva dalla stanza. Non volevano rompere quel silenzio, anche se era inquietante e camminavano quasi in punta di piedi.
Si misero nei loro letti, quasi increduli dell'insistente silenzio. Anche la loro mente era ora silenziosa.
Si addormentarono anche con quel rumoroso silenzio.

Si risvegliarono quando ancora tutti erano nei letti, nessuno si era alzato.
Nemmeno Bernard il mattiniere.
Era così strano e inquietante quel silenzio anche di mattina.
Si avvicinarono proprio a Bernard, vicino di letto a Draco. Si accorsero in quel momento che qualcosa non stava andando bene. Le lenzuola dello studente erano sporche di sangue e alcuni tagli erano presenti.
Il viso di Bernard era bianco.
Si guardarono attorno e ogni letto era ridotto allo stesso modo.
Chiusero gli occhi e, cercando di svegliarsi, capirono che era tutto vero.
Tutti gli studenti erano stati uccisi mentre dormivano, tranne loro.
Corsero fuori dal dormitorio e andarono a bussare al preside.
Non ottenendo risposta entrarono.
Silente era seduto alla sua cattedra, con gli occhiali posati sopra essa.
Aveva la testa china sul braccio e probabilmente piangeva.
Non li guardò, ma disse -Ragazzi, sono felice che siate qui - poi però alzò la testa. Prima che potessero dire ciò che era successo lui disse subito -so di aver sbagliato tutto, faccio pena come preside, non ho saputo proteggere i miei studenti, voglio ora proteggere voi, almeno voi -
-Silente, lei è un preside eccezionale-
-sono un pessimo preside e sono un pessimo padre -
-lei è padre? -
-ero,... anche mio figlio è stato ucciso-
Loro, ancora increduli dissero - suo figlio?! Aveva un figlio?! -

Entrò la professoressa McGonagall con gli occhi lucidi dicendo
-ho trovato il corpo della Weslay-

Loro rimasero a bocca aperta.
-In più c'è qualcosa fuori dal castello-

Se Harry Potter fosse stato SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora